Libri spazzatura: sono utili o dannosi?

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Xenia
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Re: Libri spazzatura: sono utili o dannosi?

Messaggio da Xenia »

alfiere ha scritto:
Corso ha scritto:...ma, per come e cosa scrive, qualche problemino lo deve avere per forza...
Scusa, ma non ti sembra di essere un pò presuntuoso affermando ciò?
In fin dei conti in Italia vige ancora la libertà d'espressione e quindi definirlo "con dei problemi" mi sembra un pò eccessivo....
anche a me per la verità pare eccessivo, e soprattutto mi sembra si tratti di un'accusa un po' generica... Mi piacerebbe sapere a che cosa, nello scrivere di Baricco, Corso facesse di preciso riferimento...

ciao
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zazie
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Re: u trash

Messaggio da zazie »

alfiere ha scritto:
Marcello Basie ha scritto:......sto leggendo "La compagnia dei Celestini" di Benni e per me e' un buon libro di intrattenimento...
L'ho appena finito e lo libererò oggi,
a me è piaciuto e non me la sento di classificarlo fra i "leggeri"!
poi mi farai sapere....
E proprio qui sta il problema secondo me. "Leggero" non è una categoria qualitativa, anzi non è proprio una categoria letteraria. La distinzione tra serio, leggero, pesante non può portare lontano perché riflette una serie di pregiudizi. Pennac è leggero? Camilleri è leggero? Il fatto che un libro "si lasci leggere" vuol dire che non è di qualità? Alcuni libri richiedono un impegno maggiore, ma questo non ci dice nulla sulla loro qualità. Anche un libro "serio" può essere trash!
Su Baricco non mi pronuncio.
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Marcello Basie
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Re: u trash

Messaggio da Marcello Basie »

zazie ha scritto: Il fatto che un libro "si lasci leggere" vuol dire che non è di qualità? Alcuni libri richiedono un impegno maggiore, ma questo non ci dice nulla sulla loro qualità.
Anche perche', come diceva Galileo, a scrivere difficile sono capaci tutti, a scriver chiaro pochi ;)

Io, per carattere, trovo difficile 'distrarmi' con la lettura di un libro; preferisco leggere un quotidiano, ad esempio...leggere un libro e' sempre, o quasi, per me qualcosa che implica un certo impegno. Cio' non toglie che e' possibile scrivere ottimi libri 'di intrattenimento', e quindi 'leggeri' (ma non e' una corrispondenza biunivoca)

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alfiere
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Re: u trash

Messaggio da alfiere »

zazie ha scritto:
alfiere ha scritto:
Marcello Basie ha scritto:......sto leggendo "La compagnia dei Celestini" di Benni e per me e' un buon libro di intrattenimento...
L'ho appena finito e lo libererò oggi,
a me è piaciuto e non me la sento di classificarlo fra i "leggeri"!
poi mi farai sapere....
E proprio qui sta il problema secondo me. "Leggero" non è una categoria qualitativa, anzi non è proprio una categoria letteraria.
vediamo se riesco a spiegarmi, il fatto di non voler utilizzare categorie letterarie, è una scelta volontaria, nel senso che quando devo esprimere giudizi, mi pongo sempre un quesito (per me fondamentale), ovvero:
"IO posso giudicare serenamente o il mio giudizio verrebbe falsato da fattori non definibili che mi farebbero sbagliare giudizio?"
Lo sò che a rispondere così ad una laureata in filosofia mi tiro la zappa sui piedi, ma io non mi sento di definire un libro "trash" solo perchè IO reputo che i suoi contenuti non siano abbastanza elevati per il mio intelletto superiore.... Non si corre il rischio di essere un filino superbi?
Preferisco scegliere (e quindi comunque giudicare) tra "leggeri" e "pesanti" in termini di impegno intellettuale che ho sperimentato in prima persona...

Per quanto riguarda il leggere un quotidiano per distrarmi, non ci penso proprio (per informarmi, sì), perchè a distrarmi leggendo notizie o di disastri, di cronaca, di politica, a distrarmi non riesco proprio....(la cronaca rosa la salto a piè pari...)

P.s.: comunque penso che non leggerò mai libri della De Filippi o di Costanzo o di Vespa... tanto per citarne alcuni....

Pace e prosperità!
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zazie
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giudizi

Messaggio da zazie »

Non intendevo riferirmi a categorie letterarie per spostare il livello del dibattito su un terreno specialistico, ma
semplicemente perché,
così come utilizzi categorie culinarie per giudicare un piatto (è buono? è bello da vedere? è sano?), altrettanto si
suppone tu faccia con i
libri.
Sulla soggettività del giudizio si è spaccata la testa un bel po' di gente e onestamente
non credo di riuscire a darti una risposta convincente e univoca. Rilancio con una domanda: dire che
un libro è pesante non è dare un giudizio soggettivo e personale quanto dire che è trash?
La pesantezza non è forse legata al
livello culutrale e alle aspettative (queste ultime secondo me sono il punto chiave) di chi legge, esattamente come
accade per il giudizio sulla qualità?
La superbia è sempre in agguato, ma noi corriamo più veloci se usiamo il senso critico come strumento anziché
come arma dialettica.
Non è un caso se ho evitato di citare nomi di illustri pensatori a sostegno delle mie tesi, ho una grossa antipatia per
la filosofia da supermercato, che pesa le citazioni dei filosofi e valuta un tanto al chilo.
Cmque questa discussione mi piace e sono contenta che il nostro forum sia così stimolante!
Besos
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alfiere
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Re: giudizi

Messaggio da alfiere »

zazie ha scritto:dire che un libro è pesante non è dare un giudizio soggettivo e personale quanto dire che è trash?
La pesantezza non è forse legata al livello culutrale e alle aspettative (queste ultime secondo me sono il punto chiave) di chi legge, esattamente come accade per il giudizio sulla qualità?
Non proprio, almeno per me, ovvero,
quando dico che un libro è "pesante", dico che MI ha richiesto una certa dose di sforzo mentale, per riuscire a comprenderlo e a farlo mio (è poi chiaro che comunque sono sempre giudizi personali) però è "quantificabile", così se invece lo definisco "leggero", vuol dire che non MI ha impegnato più di tanto le meningi. A questo punto è chiaro che ciò che può essere leggero per me è/può essere pesante per altri e viceversa (e qui entrano in gioco le basi socio culturali dell'individuo), però il definirlo "trash", per me è comunque esprimere un giudizio molto negativo. Giudizio che io non mi sento di dare, perchè comunque anche se chi ha scritto quel libro ha detto vaccate, scontate, trite, ritrite, superficiali, ha comunque il diritto di dirle e di esprimerle, sarò poi io che decido di ascoltarlo o meno.
Non sò, forse il mio rifiuto di esprimere un giudizio "molto negativo" può essere un atto di codardia, probabilmente ho paura di non riuscire a essere più veloce della superbia... :lol:

bye!

P.s.: lo sapevo che mi tiravo la zappa sui piedi.... :D

Peace and Love (possibilmente molto Love).
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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Zazie non riporto il tuo commento perchè è lungo,cmq hai tutto il mio sostegno:secondo me la lettura è un fatto soggettivo,c'è poco da dire!
Cmq è vero ci sono dei libri veramente impegnativi(che richiedono il cervello sgombro da pensieri,ma non x questo è + difficile leggerli) e altri meno,ma...dipende!Siamo diversi ed è questo il bello! :)
Ciao!
** Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet) **

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zazie
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Re: giudizi

Messaggio da zazie »

alfiere ha scritto:
Non proprio, almeno per me, ovvero,
A questo punto è chiaro che ciò che può essere leggero per me è/può essere pesante per altri e viceversa (e qui entrano in gioco le basi socio culturali dell'individuo), però il definirlo "trash", per me è comunque esprimere un giudizio molto negativo.
Il giudizio non può mai essere esclusivamente soggettivo, altrimenti non riusciresti neanche a comunicarlo. Ci sono regole e convenzioni che esistono perché esiste una comunità di persone che le condivide. Il giudizio "pesante" è evidentemente riferito a una categoria condivisa. Ma sei sicuro che sia meno negativa di trash? A volte bisogna essere cattivi ma concordo che su questo ognuno abbia il sacrosanto diritto di comportarsi come meglio crede.
Besos
Zazie
p.s. :wink: sì, ti sei dato proprio la zappa sui piedi!!

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Messaggio da Lisa »

Bene bene, vedo che il dibattito si fa acceso e se non siamo ancora riusciti a definire il trash chissà quando arriveremo a decidere se faccia bene o faccia male.
Ho già dato la mia personalissima definizione di trash. Aggiungerei solo che il trash non ha niente a che vedere col leggero e col pesante. Il trash, quando lo incontri davvero e magari te lo scoli in un pomeriggio in cui non hai proprio voglia di nient'altro (uh quanto me ne sono sparato io e con che gusto!) lo riconosci senza ombra di dubbio. Perché è pura e semplice vuotaggine impastata di banalità, luoghi comuni, gossip d'accatto, pseudo psicologia da salotto, alta portineria sul questo o quel Vip, guardonismo contrabbandato per indagine sociale e via elencando. Tutta roba che serve a gettare fumo neglio occhi senza mai dare realmente niente. Né informazione, né divertimento, né cultura. Solo un modo per per ammazzare il tempo come le riviste che si sfogliano dal parrucchiere. E questo vale per il trash leggero, perché se oltre che vuoto e inutile, un libro è anche pesante. va da sé che ha fallito anche lo scopo minimo di offrire distrazione facile facile.
Ora mi chiedo: fanno bene o fanno male overdosi di trash in chi si spara solo quello e nient'altro (non nei Bc che sono comunque lettori scafatissimi e a quanto vedo anche raffinati)? Sono meglio di niente oppure sarebbe meglio niente perché almeno si uscirebbe a fare una passeggiata o si impiegherebbe il cervello per pensare.
Ahimé, mi sono dilungata troppo. Perdoantemi!
ciao da Lisal
:oops: :oops: :oops:
Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!

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alfiere
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Re: giudizi

Messaggio da alfiere »

zazie ha scritto:p.s. :wink: sì, ti sei dato proprio la zappa sui piedi!!
e allora ormai che siamo in ballo balliamo...
lisa ha scritto:...perché è pura e semplice vuotaggine impastata di banalità, luoghi comuni, gossip d'accatto, pseudo psicologia da salotto, alta portineria sul questo o quel Vip, guardonismo contrabbandato per indagine sociale e via elencando. Tutta roba che serve a gettare fumo neglio occhi senza mai dare realmente niente. Né informazione, né divertimento, né cultura.
[omissis].
E questo vale per il trash leggero, perché se oltre che vuoto e inutile, un libro è anche pesante. va da sé che ha fallito anche lo scopo minimo di offrire distrazione facile facile...
...vale il discorso, "dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei"?
oppure è "il solito luogo comune"?

Altra considerazione,
per banale, vuoto, stupido, insomma "trash" (ok :evil: , mi avete quasi convinto) che sia un libro,
mi piace pensare che chi lo legge, lo faccia per una forma di curiosità, che (forse :?) alla lunga può portare al desiderio di approfondire l'argomento, capendo che non è leggendo questo tipo di libri che si riesce a soddisfare la curiosità (lo sò fondamentalmente sono un ottimista... :D ).
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.

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Un nuovo libro

Messaggio da cuore-vivo »

alfiere ha scritto:
zazie ha scritto:p.s. :wink: sì, ti sei dato proprio la zappa sui piedi!!
e allora ormai che siamo in ballo balliamo...
lisa ha scritto:...perché è pura e semplice vuotaggine impastata di banalità, luoghi comuni, gossip d'accatto, pseudo psicologia da salotto, alta portineria sul questo o quel Vip, guardonismo contrabbandato per indagine sociale e via elencando. Tutta roba che serve a gettare fumo neglio occhi senza mai dare realmente niente. Né informazione, né divertimento, né cultura.
[omissis].
E questo vale per il trash leggero, perché se oltre che vuoto e inutile, un libro è anche pesante. va da sé che ha fallito anche lo scopo minimo di offrire distrazione facile facile...
...vale il discorso, "dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei"?
oppure è "il solito luogo comune"?

Altra considerazione,
per banale, vuoto, stupido, insomma "trash" (ok :evil: , mi avete quasi convinto) che sia un libro,
mi piace pensare che chi lo legge, lo faccia per una forma di curiosità, che (forse :?) alla lunga può portare al desiderio di approfondire l'argomento, capendo che non è leggendo questo tipo di libri che si riesce a soddisfare la curiosità (lo sò fondamentalmente sono un ottimista... :D ).
Buon sabato a tutti e buon sabato ad Alfiere, che zitto zitto, lemme lemme, alle 7 di sabato mattina si è messo al computer. :o
Io sono mattiniero, ed ora non è neanche tanto tardi, per essere un sabato mattina (le ore 9:44), ma Alfiere mi batte! :D
Il discorso sui vari tipi di libri, trash oppure leggeri oppure pesanti trash è veramente interessante. Vediamo se riesco a scrivere qualche frase di mio.
Il lettore che si pone di fronte ad un libro spera di trovarne una qualche specie di "conforto". Questo conforto può essere una nuova idea, una nuova visione delle cose del mondo, un nuovo pensiero illuminante, una nuova sensazione sconvolgente, un nuovo sentimento trascinante, un nuovo entusiasmo prepotente. Oppure anche trovare una "conferma" ai propri pensieri, ai propri pre-giudizi, alle proprie convinzioni, passioni, interessi, visioni di parte. Io penso che quando ci poniamo di fronte ad un nuovo libro da leggere abbiamo entro di noi un pochino di tutto ciò. E dalle nostre individuali "aspettative" iniziali ecco che poi si dipana il senso sicuramente individuale del nostro "sentire" il libro, la storia, il senso di essa.
Certo, poi a fronte di tutta questa bella premessa, esiste sempre l'influenza che hanno su di noi il "raccordo sociale", il contesto nel quale noi siamo immersi, la famiglia che ci ha accolto, i suoi affetti riversati su di noi in mille modi, la scuola e gli amici, le nostre prime letture.
E poi, non dimentichiamoci la nostra innata indole, il retaggio che in un modo o nell'altro noi ci siamo portati in grembo sin dalla nascita. Perchè è vero che ognuno di noi nasce con particolarità e caratteristiche sue proprie, diverse gli uni dagli altri.
Bene, scusatemi per questa bella lunga pappardella. Ora sono le ore 10:57 am e, tra un pm ed un altro, forse riesco a spedire il messaggio.
Buon sabato a voi tutti.
Ciao.
Marco
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"Per far rivivere il pensiero di un uomo ricostruisci la sua biblioteca" 
(M. Yourcenar)

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Re: Libri spazzatura: sono utili o dannosi?

Messaggio da Corso »

alfiere ha scritto: In fin dei conti in Italia vige ancora la libertà d'espressione e quindi definirlo "con dei problemi" mi sembra un pò eccessivo....
Hai ragione, scusa :!: Non volevo dire che Baricco ha dei problemi: Baricco ha dei GRAVI PROBLEMI
:twisted:
Per quanto riguarda la libertà di espressione ben venga, sono d'accordo.
Stavo solo mettendo in allerta chi magari, per sua fortuna, non lo ha mai letto e magari aveva avuto la mal augurata idea di sprecare qualche euro per leggere le sue fandonie

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Messaggio da Lapis »

Lisa ha scritto:Ho già dato la mia personalissima definizione di trash. (...) lo riconosci senza ombra di dubbio. Perché è pura e semplice vuotaggine impastata di banalità, luoghi comuni, gossip d'accatto, pseudo psicologia da salotto, alta portineria sul questo o quel Vip, guardonismo contrabbandato per indagine sociale e via elencando. Tutta roba che serve a gettare fumo neglio occhi senza mai dare realmente niente. (...)Ora mi chiedo: fanno bene o fanno male overdosi di trash in chi si spara solo quello e nient'altro ...oppure sarebbe meglio niente perché almeno si uscirebbe a fare una passeggiata o si impiegherebbe il cervello per pensare?
concordo con la definizione, ma rilancio una diversa domanda: che significa fa bene o fa male?
Se vogliamo farci del male da soli, qualche volta può anche essere utile / necessario...
è vero anche che il trash può essere un inizio per chi non leggerebbe afatto, e poi può evolversi come lettore e passare a cose più degne del nome di libro. Chi sono io per decretare che un libro debba essere letto oppure no? (stesso esempio potrebbe valere per un film) per decidere che un lettore debba per forza essere vittima di un libro trash e non, invece, beneficiario (potrebbe stimolare il suo senso critico, ad esempio)?
e poi anche il libro più trash può veicolare messaggi che parlano al cuore di una persona, a volte il libro parla a una persona di cose che nemmeno l'autore sapeva di dire. Questo è il più grande mistero della parola scritta, che chi scrive può dare più di quello che possiede, perché le parole sono scrigni molto più antichi di chi li usa....
adesso vado sul lirico, ma se ripenso a tutti i libri che ho divorato nella mia adolescenza, quanti di quelli adesso mi "strapperei" dalle mani se dovessi giudicarli per quello che sono veramente, eppure mi hanno mosso emozioni e mi hanno fatto sognare e, sì, anche maturare come lettrice.
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Re: Libri spazzatura: sono utili o dannosi?

Messaggio da Xenia »

Corso ha scritto: Non volevo dire che Baricco ha dei problemi: Baricco ha dei GRAVI PROBLEMI
:twisted:
mi viene da pensare che non sia il solo ad averne :-)
Corso ha scritto: Per quanto riguarda la libertà di espressione ben venga, sono d'accordo.
Stavo solo mettendo in allerta chi magari, per sua fortuna, non lo ha mai letto e magari aveva avuto la mal augurata idea di sprecare qualche euro per leggere le sue fandonie
per sua fortuna non ha mai letto... sprecato qualche euro... Certo che sei uno che hai il gusto della sfumatura, eh? :!:
Ora, se vai ad esempio a leggere fra le recensioni o sul 3d dedicato ai 10 libri preferiti spesso compare un Baricco: siamo tutti deficienti che hanno bevuto come niente fosse solo un ammasso di fandonie insignificanti? Non penso proprio.
C'è gente q cui B. sta sulle scatole e la cosa non mi dà certo fastidio, anche se non condivido l'opinione. Ma almeno si può discutere del perché!
Che non ti piaccia un autore è normalissimo, che tu lo critichi anche, ma una critica come la tua, priva di qualsiasi supporto teorico o motivazione esplicita, mi sembra un po' debole. Tutto qui.

ciao
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Messaggio da vesna »

a me Baricco nn piace ma sono daccordo con Xenia
per dare un giudizio tocca conoscere
e per conoscere tocca teggerlo
percio' ho letto tutto che ha scritto
e continua a dire che nn mi piace
ma cio' nn vol dire che nn deve piacere ad altri
:-)
baci

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Messaggio da Tanelorn »

Intervengo : io sono da sempre un sostenitore della soggettivita' nell'arte. Si puo' tentare di mettere dei paletti "oggettivi" (per esempio un'opera stimola 100 persone ed una 10), tuttavia l'effetto che si ottiene e' secondo me sempre soggettivo. Se io scrivo un libro per nulla onesto, scritto piu' con la "tecnica" che col cuore, ma qualcuno leggendolo si sente toccato in profondita', per me la soggettivita' e' gia' dimostrata cosi'...
Per questo faccio fatica a dire che "questo e' superiore a quello". Insomma, se per qualcuno l'artista che dipinge all'angolo delle strade e' meglio di Michelangelo, perche' tocca di piu' la sua anima, per lui quello vale indubbiamente di piu'. Per cui alla fine l'oggettivita' si riduce ad un calcolo probabilistico un po' squallido (poi so che si puo' dire "se qualcuno tocca 100 e qualcuno 10 e' perche' il primo evidentemente e' piu' grande, ma io non ne sarei cosi' sicuro..."). So che sono un po' estremo, ma sento molto il "soggettivismo"...
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when I try to go to sleep
but with you I start to feel
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Messaggio da fildel »

Come diceva qualcuno più su, o mi è parso di capire, è necessario argomentare l'opinione espressa, per poter essere compresi con pochi fraintendimenti ed evitare flames.
:? Di Baricco ho letto poco e niente.
Se mi fornite un riassunto delle sue tematiche, ve ne sarò grato.
Dopo poche pagine il suo stile mi ha fatto venire sonno. E' una mia mancanza.
... e ho detto tutto.

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Messaggio da Xenia »

vesna ha scritto:a me Baricco nn piace ma sono daccordo con Xenia
per dare un giudizio tocca conoscere
e per conoscere tocca teggerlo
percio' ho letto tutto che ha scritto
e continua a dire che nn mi piace
ma cio' nn vol dire che nn deve piacere ad altri
:-)
Grazie Vesna :) Stamattina ti dedicherei volentieri davvero una citazione illuminista e illuminata alla Voltaire sulla tolleranza...
tipo 'Je ne partage pas ton avis mais je suis pret à donner ma vie pour que tu puisses l'exprimer' (manca un circonflesso ma fate i bravi, da qui non posso inserire i simboli :-) )

baci
Ultima modifica di Xenia il lun mar 17, 2003 11:07 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Xenia »

Lapis ha scritto: Chi sono io per decretare che un libro debba essere letto oppure no? (stesso esempio potrebbe valere per un film) per decidere che un lettore debba per forza essere vittima di un libro trash e non, invece, beneficiario (potrebbe stimolare il suo senso critico, ad esempio)?
e poi anche il libro più trash può veicolare messaggi che parlano al cuore di una persona, a volte il libro parla a una persona di cose che nemmeno l'autore sapeva di dire. Questo è il più grande mistero della parola scritta, che chi scrive può dare più di quello che possiede, perché le parole sono scrigni molto più antichi di chi li usa....
adesso vado sul lirico, ma se ripenso a tutti i libri che ho divorato nella mia adolescenza, quanti di quelli adesso mi "strapperei" dalle mani se dovessi giudicarli per quello che sono veramente, eppure mi hanno mosso emozioni e mi hanno fatto sognare e, sì, anche maturare come lettrice.
sono perfettamente d'accordo, e infatti mi sembra un po' un gioco al massacro questo cercare di etichettare certi autori come trash, punto e basta, senza contare appunto quello che fai giustamente notare tu, ossia che anche un libro giudicato 'trash' (posso tradurre con 'vuoto', 'scadente', etc. etc.) è suscettibile di dare un contributo cmq positivo al singolo lettore: per il momento in cui viene letto, per le emozioni che suscita, nonché per le capacità critiche che può stimolare dopo la lettura :-)

Con questo non sto difendendo nessuno, ma come faceva notare Lisa anche un bel libro trash di tanto in tanto, se ben costruito, più cmq rappresentare una piacevole distrazione, e allora perché condannarlo a priori?
Ho letto un paio di Follett e mi sono divertita, appassionata; non sono fra i miei libri preferiti ma non li giudico peggiori di molti altri...

take care
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Messaggio da Marcello Basie »

Xenia ha scritto: tièo 'Je ne partage pas ton avis mais je suis pret à donner ma vie pour que tu puisses l'exprimer'
Traduzione (Xenia, gioia, mica tutti conoscono il francese!):
"Non sono d'accordo con le tue opinioni ma sono pronto a dare la mia vita perche' tu possa esprimerle".

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