Filosofia

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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La filosofia serve a qualcosa?

Sì, è uno strumento per capire meglio la realtà
20
38%
No, è uno sterile esercizio intellettuale
8
15%
Sì, senza "Essere e tempo" mi oscilla la zampa del tavolo
10
19%
No, la miniaturistica è senz'altro più efficace
2
4%
Non so, adesso provo ad accenderla e poi vi dico
12
23%
 
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zazie
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Dostojevskji

Messaggio da zazie »

...o come diavolo si scrive? Consiglio a tutti il libro di Luigi Pareyson, filosofo torinese, che al romanziere russo ha dedicato un'analisi profonda e coinvolgente. Il titolo è "Dostojevskji", l'edizione dovrei cercarla. Sono felice di vedere che il topic suscita interesse e propongo un nuovo spunto di riflessione: Si può davvero fare filosofia sulla letteratura? Quanto in là ci si può spingere nell'analisi critica senza perdere di vista l'opera? La mia risposta è la mia tesi su Isaac B. Singer :wink:

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daffy76
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Re: Dostojevskji

Messaggio da daffy76 »

zazie ha scritto:...o come diavolo si scrive? Consiglio a tutti il libro di Luigi Pareyson, filosofo torinese, che al romanziere russo ha dedicato un'analisi profonda e coinvolgente. Il titolo è "Dostojevskji", l'edizione dovrei cercarla. Sono felice di vedere che il topic suscita interesse e propongo un nuovo spunto di riflessione: Si può davvero fare filosofia sulla letteratura? Quanto in là ci si può spingere nell'analisi critica senza perdere di vista l'opera? La mia risposta è la mia tesi su Isaac B. Singer :wink:
Ciao.
Penso che si possa fare filosofia sulla letteratura.
La filosofia secondo il mio punto di vista, dovrebbe saper vedere l'opera come la intendi tu, ed essere l'espressione della somma del pensiero del suo tempo. Non e' mai cosi' facile come dirlo, specialmente per la filosofia contemporanea, la quale ha scavalcato molte delle restrizioni filosofiche che c'erano nei secoli passati, quindi si permettono anche pensieri o espressioni che non sempre sono genuini ma riescono molto bene a mascherare inettitudini e mancanze di idee.
Chi fa filosofia esprime una sua posizione personale e sottolineo solo personale.
Davide

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verdun
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Re: Dostojevskji

Messaggio da verdun »

daffy76 ha scritto: Penso che si possa fare filosofia sulla letteratura.
La filosofia secondo il mio punto di vista, dovrebbe saper vedere l'opera come la intendi tu, ed essere l'espressione della somma del pensiero del suo tempo. .Davide
non sono del tutto convinta...penso all'opera di shakesperare. ora non posso, però più tardi cercherò di spiegarmi! :wink:
verdun
"la sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini" (Leonardo Sciascia)

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zazie
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Re: Dostojevskji

Messaggio da zazie »

daffy76 ha scritto:

Chi fa filosofia esprime una sua posizione personale e sottolineo solo personale.
Davide
Certo sarebbe difficile esprimere in modo convincente le posizioni di qulcun'altro :wink:
Seriamente le tue considerazioni sono interessanti e stimolano il dibattito

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fildel
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Messaggio da fildel »

Marcello Basie ha scritto:Il mio atteggiamento non e' mai quello di prendere per vero cio' che trovo in un libro o un discorso di un filosofo (al contrario di quello che faccio quando leggo un libro di scienza, per esempio)
E invece mi capita di trattare allo stesso modo anche i libri di scienza!
Anch'essa è una costruzione dell'intelligenza umana.
A parte i libri di Zichichi.

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

fildel ha scritto:E invece mi capita di trattare allo stesso modo anche i libri di scienza!
Anch'essa è una costruzione dell'intelligenza umana..
Beh, si puo' essere scettici quanto si vuole, ma l'affermazione "2 + 2 = 4" la si *deve* assumere come universalmente valida. Non si fa altrettanto con affermazioni del tipo:"i cavolfiori sono molto buoni" oppure "il paradiso esiste", che sono intrinsecamente soggettive. La fisica e' oggettiva e universale, la metafisica no.
Quiz: quest'ultima affermazione e' universale o particolare? ;)

Peace

Marcello
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fildel
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Messaggio da fildel »

Correrò il rischio di sembrare un rompiscatole ed essere preso a pugni dal tuo avatar, Marcello, sperando che quello nella foto non sia un tuo ritratto.

Riguardo la matematica: ormai si sa da un bel po', che in ogni sistema formale c'è un insieme di proposizioni indimostrabili.
La geometria di euclide, per esempio, ha dei postulati, dai quali vengono derivate tutte le altre proprietà. E' bastato cambiarne uno, per generare mostri, geometrie che, pur essendo coerenti, sono "controintuitive" (messo tra virgolette perché, una volta studiate, diventano intuitive anch'esse, a sentire parlare un mio amico bravo in matematica), slegate dal mondo fisico.

Qual era il loro "grado di verità"?

(pausa di riflessione)

Poi arriva l'impiegato di un ufficio brevetti, che, appoggiandosi agli studi su una di quelle geometrie, ci spiega come è fatto il mondo fisico, o almeno una parte di esso.


La fisica, più che oggettiva, mi sembra "concreta", perché, oltre alla verifica della coerenza interna, ha un metodo di falsificazione largamente accettato, basato sull'osservazione strumentale; più che universale, mi sembra "universalmente riconosciuta", finché rimane a un epsilon dal senso comune.

Se, a partire da premesse da molti accettate e seguendo la logica aristotelica, ne venisse data una dimostrazione dell'esistenza, il paradiso sarebbe più oggettivo? Più reale?

Sarò ingenuo, ma oggi ho in mente che la verità è coerente, la realtà no.


Se quello nella foto sei proprio tu, considera il tutto uno scherzo, tanto fa lo stesso. :mrgreen:

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fildel
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Messaggio da fildel »

Sto leggendo l'altro thread col titolo sulla coerenza. Ovviamente col precedente messaggio parlavo d'altro tipo di coerenza.

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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

fildel ha scritto:E invece mi capita di trattare allo stesso modo anche i libri di scienza! Anch'essa è una costruzione dell'intelligenza umana.
A parte i libri di Zichichi.
:lol: :lol: :lol:
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zazie
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euclide

Messaggio da zazie »

Fidel mi ha battuta sul tempo, leggendo il msg di Marcello pensavo proprio alle geometrie non euclidee. Appoggio anche il resto della sua argomentazione, in particolare il riferimento ai metodi della scienza, che mi pare essere un punto decisivo. Non a caso è proprio il terreno su cui si è mosso il dibattito sulle cosiddette "scienze umane". A me è capitato di discutere di questioni "cosmiche" con persone di formazione scientifica e l'ho trovato molto stimolante, una volta che ci si è messi d'accordo su un paio di questioni di metodo e di rispetto reciproco.
L'altra sera con marcello si parlva di questo è sostenevo che anche nella teoria della relatività c'è qualcosa di personale...alla base del sistema c'è l'intuizione di Einstein che è cmque frutto della sua "persona". Chiudo qui per non appesantire il discorso, ma vi rilancio la palla: che succede se ci sbarazziamo del "soggetto" e parliamo della "persona"? Rif. bibliografici: l'esistenzialismo (non solo letterario...)

Zazie

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Sono d'accordo che nella teoria della relativita' di Einstein c'e' molto di personale, diciamo pure che c'e' il genio; l'intuizione di una teoria non e' da tutti, cosi' come l'intuizione di un'opera d'arte, che sia un libro o un quadro. Ma questo non significa che la fisica sia un'arte, non almeno nelle sue aspirazioni, nei suoi fini. La mia fisica deve essere uguale a quella di tutti gli altri. Non cosi' la mia arte. E tornando alla filosofia, io la trovo spesso piu' vicina alla letteratura o all'arte che alla fisica o alla matematica.

Peace

Marcello
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fildel
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Messaggio da fildel »

Un paio di link a recensioni di "Il Tao della Fisica"
http://www.collevalenza.it/Riviste/2002 ... 102_04.htm
http://www.riflessioni.it/testi/tao_fisica.htm
Avrei da proporre altri libri, sempre in edizioni economiche.
Faccio partire una bcbox?

"Una dimostrazione eseguita con eleganza è una poesia sotto ogni aspetto, tranne che nella forma in cui è scritta." M. Kline

Certo che quando provo a leggere un libro di filosofia e certi passaggi mi sembrano fasulli, mi viene una rabbia...
Almeno, col linguaggio della matematica, posso essere in grado di svergognare, se sono bravo, chi nelle deduzioni si perde per strada.

Ma ai tempi di Platone non era sufficiente liberarsi dei ceppi e uscire dalla caverna?

Poisson d'Avril (April Fish) - EP5010053

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zazie
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bcbox

Messaggio da zazie »

Si, si fai partire.
Sentite che bella questa frase dello scrittore Diego Marani "Il significato delle cose è un luogo nascosto, estraneo a ogni lingua, e ognuna tenta con le sue imperfette parole di raggiungerlo. Da sola nessuna può riuscirci. Servono tutte le lingue degli uomini per tenere vivo l'universo"
....che ne dite?
Zazie

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

fildel ha scritto:Un paio di link a recensioni di "Il Tao della Fisica"
Lo sto leggendo in questo periodo e lo trovo spesso irritante. Non so se riuscirò a sopportarlo fino alla fine. Perdonatemi ma sono un empirista illuminista razionalista: totalmente fuori moda. Chiedo venia. :)
Fildel, hai fatto studi umanisti o scientifici?

A +

Marcello
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zazie
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Messaggio da zazie »

Marcello Basie ha scritto:
Perdonatemi ma sono un empirista illuminista razionalista: totalmente fuori moda. Chiedo venia. :)
A +
Marcello
Fai bene a chiedere scusa :)
Sono ottimista, credo che con un po' di pazienza riusciremo a redimerti :mrgreen:
Zazie

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Manilo
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Messaggio da Manilo »

[..]Nella materia non c’è immaginazione: la ghirlanda azzurrognola delle montagne di Berkovica che circonda il paese a ovest è stata costruita dalla natura, senza immaginazione. Ma esiste per provocare, sedurre e smuovere la nostra immaginazione, cosi come i fulmini, le paludi e gli stagni che respirano, sbuffano e fanno gonfiare in continuazione delle bolle d’aria: anche loro sono stati creati senza immaginazione e messi intorno a noi per richiamare e far scatenare la nostra immaginazione, indietro fino ai pozzi profondi dell’incomprensibile, del mistico, della paura; come pure il gelo azzurrino d’inverno che col calare della notte striscia fuori dal bosco di Kerkezki come un rettile, oppure le inondazioni di luglio che spazzano via nel loro torbido impeto i piccoli campi e gli orti. Questo è un mondo materiale senza immaginazione, carico della furia degli elementi e che non conosce la pietà. E se non c’è pietà, non c’è nemmeno immaginazione, compassione, senso della giustizia, paura del castigo e cosi via: tutto questo infatti è frutto dell’immaginazione.
Allora perché all’uomo è stata data l’immaginazione, a che cosa voleva arrivare la natura distinguendolo da tutto il resto e donandogli quel peso impossibile che è la sua immaginazione? Se è stato solo perché soffrisse, ridesse e elaborasse dentro di sé la sensibilità verso il bello, allora il prezzo che gli viene chiesto di pagare è troppo alto![..]

JORDAN RADRCK0V La memoria dei cavalli

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cuore-vivo
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Immaginazione

Messaggio da cuore-vivo »

Manilo ha scritto:[..]Nella materia non c?è immaginazione: .....
Allora perché all?uomo è stata data l?immaginazione, a che cosa voleva arrivare la natura distinguendolo da tutto il resto e donandogli quel peso impossibile che è la sua immaginazione? Se è stato solo perché soffrisse, ridesse e elaborasse dentro di sé la sensibilità verso il bello, allora il prezzo che gli viene chiesto di pagare è troppo alto![..]
JORDAN RADRCK0V La memoria dei cavalli
Ciao Manilo,
grazie per il bel brano di Radrckov che ci hai fatto leggere. Ma tu sei completamente d'accordo con il suo pensiero? Ed una volta che tu dovessi scrivere di si (ma anche se scriverai di no) a cosa è prodromo tutta questa bella immaginazione dell'essere umano? Servirà a compiere qualche altra cosa oppure sta lì bella bellina solo a far bella mostra di sè? :)
Ciao!
Marco
"Only librarians like to search. Everyone else like to find" (R. Tennant)
"All is good" (Kelly)
"Qualunque cosa accada, ogni fine è anche un inizio" (?)
"Per far rivivere il pensiero di un uomo ricostruisci la sua biblioteca" 
(M. Yourcenar)

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Ok, dopo aver prodotto a sufficienza sproloqui in proprio, per esprimere meglio il mio atteggiamento verso la filosofia mi sento autorizzato, senza incorrere nelle rampogne di Zazie, a proporre una
Che faccia bello o cattivo tempo è mia abitudine andare a passeggiare ogni pomeriggio verso le 5 nei giardini del Palais Royal. Intrattengo me stesso con la politica, l'amore, la filosofia e abbandono la mente al suo libertinaggio lasciandola padrona di seguire ogni pensiero che le si presenti, saggio o folle che sia. E la mente si comporta come quei giovani dissoluti che corrono dietro alle ragazze con l'aria sventata, il volto sorridente, l'occhio vivace e il nasino all'insù, corteggiandole tutte senza attaccarsi a nessuna di loro. Ecco: i miei pensieri sono le mie puttane.
Denis Diderot, Le neveu de Rameau

;)

A +

Marcello
Ultima modifica di Marcello Basie il dom apr 06, 2003 2:23 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ALittaM »

Guardate... ho Storia della Filosofia martedì e ormai sono arrivata al punto in cui mi chiedo perchè Aristotele abbia dovuto aprire bocca :evil: ! Per non parlare di Gugliemo di Ockham...
Magari tra un paio di giorni potrò dare un parere non così negativo :P vedremo

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Manilo
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Re: Immaginazione

Messaggio da Manilo »

cuore-vivo ha scritto:Ciao Manilo,
grazie per il bel brano di Radrckov che ci hai fatto leggere. Ma tu sei completamente d'accordo con il suo pensiero? Ed una volta che tu dovessi scrivere di si (ma anche se scriverai di no) a cosa è prodromo tutta questa bella immaginazione dell'essere umano? Servirà a compiere qualche altra cosa oppure sta lì bella bellina solo a far bella mostra di sè? :)
Ciao!
Marco

Visto che forse la mia citazione non incastrava neanche tanto con il su detto, voleva forse essere un'esempio di letteratura che fa un po di filosofia, citero un'altra frase, presa da "Tutta la vita è risolvere i problemi" di Karl R. Popper un libro che credo ci azzecchi con l'argomento. Soprattutto lo spero non essendo certo esperto, sto provando a cimentarmici, e con la vostra pazienza magari mi direte cosa ne pensate di questo libro se lo conoscete.


[..]Immaginiamoci soltanto un uomo che disegni una mappa esatta della stanza in cui lavora.Facciamogli includere nel suo disegno pure la mappa che ha appena disegnato. E' chiaro che questo compito-che comporta un numero infinito di mappe via via piu piccole all'interno di ogni mappa-non potrà mai venir completato: ogni volta che si aggiunge una nuova linea sulla mappa, egli crea un nuovo oggetto da disegnare. La mappa, che deve contenere se stassa non si puo completare. [..]

La risposta per Marco è nei paradigmi di Popper nel suo libro.

Caio Manilo

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