I classici ritrovati

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Rodolfo II
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Messaggio da Rodolfo II »

testuggine ha scritto:tutte quelle cose che hanno impregnato la nostra cultura e a cui siamo abituati a vedere allusioni un pò ovunque, ma di cui in realtà sappiamo ben poco per esperienza diretta, se non quei due o tre brani tratti dalle antologie.
In effetti mi sono reso conto un po' tardi di aver toppato il tema della discussione. I libri di cui ho parlato li ho letti per la prima (e unica :roll: )volta al di fuori della scuola. Chiedo venia... :oops:
Come riscoperta di riserva posso citare "Myricae" di Pascoli? A dire la verità, già mi era piaciucchiato alle scuole medie (?), ma la lettura dell'intera raccolta è stata una bella sorpresa...

Per quanto riguarda i libri citati da Testuggine (aggiungo, chessò, anche "La Gerusalemme Liberata") sono fermo a velleità e buoni propositi.
Anche se il fatto di aver conosciuto, questa estate, ben due persone che si erano imbarcate nella lettura del "Paradiso perduto di Milton" dovrebbe costituire un bello stimolo a darmi da fare... :whistle:

E infine: non speriate che io mi metta a rileggere "Il piacere" o "La coscienza di Zeno"... :x :wink: :)
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG) Immagine La mia Wishlist

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tostoini
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Messaggio da tostoini »

No vabé é che probabilmente mi sono spiegata in maniera un pò confusa io..ho preso ad esempio i classici che si leggono a scuola perché sono quelli che fanno più parte della nostra 'formazione culturale', però la mia idea era più generale...nel senso: praticamente tutti chi più chi meno siamo in grado di afferrare una citazione in una conversazione o in un libro, da opere diventate talmente classiche da essere proverbiali.
Però spesso non sappiamo nient'altro che la trama letta in un'antologia.
O magari nemmeno quella, sappiamo solo riconoscere il significato dell'espressione.
Quindi a prescindere che le abbiamo lette o meno a scuola, mi incuriosiva la sensazione che si prova a incappare - o scegliere - la lettura di qualche classicone e pensare 'ah, ma allora c'é un perché se é un classico!E' veramente un grande libro!'
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

testuggine ha scritto:Mi piacerebbe magari sapere qualcosina di più che un titolo, qualcosa come cosa avete scoperto che non vi aspettavate, perché vi é piaciuto, insomma, non dico una recensione, ma uno spunto ad incuriosire anche altri alla lettura..
Beh, che qualcuno debba essere incuriosito e spinto a leggere i promessi sposi da quello che scrivo io è difficile visto, volenti o nolenti, lo abbiamo letto tutti. Beh, quasi tutti :wink:
Comunque, le mie motivazioni sono qui.

Ciao
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el camino y nada más;
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se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)

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chia snoopy78
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Messaggio da chia snoopy78 »

Un classico ritrovato, di recente è stato per me Cuore di De amicis, ho ricominciato a leggerlo da poco e non l'ho ancora terminato, ma è stata veramente una riscoperta. E devo dire che tutto è iniziato per caso: settimana scorsa ho fatto da baby sitter al mio nipotino che ha 5 anni e per farlo stare tranquillo gli ho fatto sentire alcune sigle di vecchi cartoni animati, nel sentire la sigla del "Libro cuore" quella canzoncina che inizia dicendo "ricordo ancora il primo giorno a scuola, le mie matite, i pennarelli blu..." penso qualcuno la ricordi; mi è venuta una voglia matta di rileggerlo ed è stata veramente una Ri-scoperta.
Questo libro me l'avevano fatto leggere a scuola ero alle elementari poco prima di leggerlo avevo visto il film televisivo che narrava il libro non so se qualcuno se lo ricorda era quello con Dorelli che interpretava il maestro, comunque leggere il libro dopo aver visto il film non mi andava e poi era un libro da leggere durante le vacanze per cui mi andava ancora meno. Non so non mi era piaciuto molto, poi più di recente, non ha aiutato la serie televisiva con Scarpati che me l'ha fatto diventare ancora più insopportabile. Invece adesso da una semplice canzoncina dei cartoni animati, ho riscoperto un GRANDE libro.
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau)
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Kurosawa
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Messaggio da Kurosawa »

... direi che mi affscina di Pirandello il modo di affrontare il tema dell'indivduo, dell'identità... insomma è un pazzo scervellotico che rimpiango di non aver letto illo tempore... e che assolutamente devo leggere nunc... perchè la cosa che ho scoperto leggendolo (che forse mi avranno pure detto quando cercavano di farmelo leggere) è che è assolutamente attuale.
Lo trovo ispirato ecco...
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tentai di cogliere il lato assurdo di Dio: l'uomo.
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professionalmente parlando:
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capola
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Messaggio da capola »

io sapevo che qualcuno sarebbe caduro nella rete di de amicis... :wink:

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coi tacchi a spillo ai piè...
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Still
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Messaggio da Still »

iniziando con Hermann Hesse passando da Franz Kafka e Goethe, mi sono ritrovata un'appossionata della letteratura tedesca
ultimamente ho letto cose del teatro di Bertold Brecht
...
senza citare poi la musica classica!
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
Love&Peace
"forse mia cara maestra non ha capito..è amore mio infinito.." Bugo&Viola

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tostoini
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Messaggio da tostoini »

Sempre dalla mia lettura dell'Iliada ho scoperto che:

Achille non é invulnerabile.
Ce lo hanno insegnato a scuola ma non é vero.
Omero non ne parla minimamente, e anzi può venire ferito come tutti gli altri.
E' solo uno molto bravo.

Il mito dell'invincibilità di Achille verrà creato moooooolto dopo.

Achille e Patroclo non avevano alcuna relazione diversa dall'amicizia.
Anche questo ce lo hanno insegnato a scuola e non é vero.
Sono amici, sono cresciuti assieme, e basta.

Non esiste alcuna 'epica' della guerra nei poemi epici, Omero ripete dappertutto che la guerra é brutta e senza senso e non piace a nessuno, e che non c'é niente di 'epico' nella guerra, niente atteggiamenti eroici, anzi é molto splatter: cervelli sparsi, viscere fuoriuscite, occhi cavati...c'é poco da celebrare insomma.

La guerra di Troia avrebbero dovuto vincerla i troiani, altroché.
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lupurk
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Messaggio da lupurk »

testuggine ha scritto:Achille non é invulnerabile.
ma...ma...ma come!! :eyes: e la storia di Teti che lo immerge nello Stige? oddio, dovrò proprio decidermi a leggerla!

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Frine
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Messaggio da Frine »

testù ha scritto:Non esiste alcuna 'epica' della guerra nei poemi epici, Omero ripete dappertutto che la guerra é brutta e senza senso e non piace a nessuno, e che non c'é niente di 'epico' nella guerra, niente atteggiamenti eroici, anzi é molto splatter: cervelli sparsi, viscere fuoriuscite, occhi cavati...c'é poco da celebrare insomma.
concordo quasi su tutto: per me l'aspetto dell'epica della guerra salta fuori quando, magari in un duello, i due avversari stanno lì a farsi dei discorsi chilometrici invece di iniziare a sbudellarsi..
La guerra di Troia avrebbero dovuto vincerla i troiani, altroché.
ecco, su questo concordo pienamente.
(Madò, se penso ad Ettore e Andromaca sulle porte Scee piango ancora adesso..)
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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Misunderstood
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Messaggio da Misunderstood »

Se i Troiani avessero vinto la guerra non ci sarebbe stata l'Odissea e poi neanche la Virgiliana Eneide. E Roma l'avrebbero fondata gli americani. I Troiani sono gli Interisti della mitologia. E Priamo è Moratti. Paride ovviamente è Mancini, Ettore è Adriano. Certe leggende le creano i perdenti.

A parte il refuso su Omero, ultimamente mi sto trangugiando Dumas: dopo il Conte di MonteCristo, sto leggendo i Tre Moschettieri ed è incredibile quanto diverso riesce ad essere Dumas nella sua prosa, in due romanzi scritti nello stesso anno, pur riferiti a periodi storici diversi. Contemporaneo nel Conte, e aulico e d'oil nei Moschettieri. Nel buio dei segreti della vendetta nel primo, e nella luce dell'allegria guascona nel secondo.
Veri e propri tesori di linguistica, oltre che di sceneggiatura.
Non tutti i mali vengono per nuocere: alcuni vengono con la precisa intenzione di ammazzarci.

didone
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Messaggio da didone »

e poi neanche la Virgiliana Eneide
e io sarei senza nick...

Ritornando al tema principale: io devo aver avuto degli insegnanti del ca....volo (già lo sapevo,mi avete dato solo la conferma!).
Tanto per fare un esempio: la prof. di italiano ha letteralmente saltato, al liceo, Goldoni perchè...
...non capiva!!
E Dante lo leggeva in "traduzione".

per fortuna la mia fame di lettura è sempre stata vorace, a 13 anni lessi Anna Karenina (favoloso) e ancora oggi tra i miei libri preferiti rimane saldo"i fratelli Karamazov" Ci sono intere pagine di pura filosofia semplicemente fantastiche.
ma professore, alla fine Nathasha sposa quel cretino integrale di Pierre Bezuchov!'
Ho riletto da poco Guerra e Pace e non toccarmi Pierre!! Va bene che a me sono sempre piaciuti gli sfigati però credo che anch'io mi sarei innamorata di lui...

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tostoini
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Messaggio da tostoini »

lafrain ha scritto:concordo quasi su tutto: per me l'aspetto dell'epica della guerra salta fuori quando, magari in un duello, i due avversari stanno lì a farsi dei discorsi chilometrici invece di iniziare a sbudellarsi..
vero, verissimo. In effetti mi sono espressa male io; quello che intendevo dire é che a scuola ci hanno fornito un'idea della 'classicità' parecchio distorta, nel senso: quando si pensa a una morte 'da eroe' e nalla fattispecie da eroe classico, é una morte pulita, senza sangue, sudore, polvere, con qualche ferita mortale ma non deturpante né sfigurante, insomma una bella morte, e la guerra all'arma bianca una cosa bella e nobile da bei giovani dai corpi scolpiti e le armi scintillanti.
Invece in Omero la gente ha sì un'etica della guerra, però muore in modi parecchio bruttini e ne é consapevole, a volte si fa prendere dal panico, insomma, non sono i modelli di armani con indosso un elmo che ci hanno millantato.


Ah, altra sorpresa. L'Iliade finisce con la morte di Ettore.
L'incendio e il cavallo é tutta un'altra storia.
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Rodolfo II
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Messaggio da Rodolfo II »

testuggine ha scritto:L'Iliade finisce con la morte di Ettore.
L'incendio e il cavallo é tutta un'altra storia.
Brava! Bella scoperta!
Lo sapeva anche Kurosawa ... :no!:

p.s. uè, si scherza, eh! :P :lol:
p.p.s. la battuta di riserva era: vogliamo imparare a usarli una buona volta 'sti spoiler? :no!: Decidete voi quale fa più pena... :eh?:
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Guardiano Cieco
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Messaggio da Guardiano Cieco »

C'è anche un'altra cosa: è vero che la guerra è brutta e che, come dice mi pare Menelao da qualche parte, sarebbe pazzo chi preferisse al vino e all'amore, ma se non ci fosse come si farebbe a guadagnarsi la gloria? Achille poteva anche decidere di starsene a casa e sarebbe campato cent'anni (votava già Berlusconi? :think: ), però sceglie di partire pur sapendo che ci avrebbe lasciato le penne. La guerra è brutta, ma necessaria.
In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro.
(Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo)

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Messaggio da tostoini »

Si si, ma infatti ad esempio Paride ed altri, che si tiravano indietro, vengono chiamati 'ladri di capretti', cioé gente che usurpa i privilegi che hanno (es.quello di mangiare carne in quantità, a differenza del popolo che non può permetterselo), privilegi che gli vengono concessi proprio perché il loro dovere é di difendere la comunità e di andare in guerra.

Puoi scegliere di restare a casa e campare cent'anni, ma non ci fai una bella figura.
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ladyinblue
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Messaggio da ladyinblue »

Io mi sono, di recente, innamorata di Dickens. L'ho "dovuto" studiare all'Università... ma ora rileggere Grandi Attese (mi pare che in Italiano Great Expectations si traduca così :roll: ) è stato un colpo di fulmine. Chi dice che i grandi Classici annoiano? Provate qui..... individui sordidi, carcerati evasi incontrati in foreste durante notti buie e tempestose, trovatelli, megere, angeli del paradiso, vecchie spettrali impazzite e vestite da sposa dentro un castello buio, tutto shakerato nella Londra vittoriana della rivoluzione industriale, degli spazzacamini e dei lumi a gas.... che sollucchero!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Sai che cosa ha fatto? Ha cercato di cancellare il sentimento con la ragione. Come se qualcuno, con i più svariati artifici, tentasse di convincere un pezzo di dinamite a non esplodere.. (Sandor Marai: La Donna Giusta

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liberliber
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Messaggio da liberliber »

adoro Dickens quindi son fuori tema :P
(cmq in italiano è tradotto 'Grandi speranze' ;) ).
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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girosauro
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Messaggio da girosauro »

io ho scoperto che le poesie di Leopardi sono a dir poco SPLENDIDE!!
in ogni caso ammiro chiunque riesca a mandar giù i romanzi russi...io ho il blocco del lettore appena li vedo.... :eyes:
Sai che le persone non possono vivere senza amore? Beh, l'ossigeno è ancora più importante
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non sai cosa regalarmi?
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laura_s
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Messaggio da laura_s »

Un classico moderno è Tournier. Per me il più intenso è Il re degli ontani.

l

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