In effetti mi sono reso conto un po' tardi di aver toppato il tema della discussione. I libri di cui ho parlato li ho letti per la prima (e unica )volta al di fuori della scuola. Chiedo venia...testuggine ha scritto:tutte quelle cose che hanno impregnato la nostra cultura e a cui siamo abituati a vedere allusioni un pò ovunque, ma di cui in realtà sappiamo ben poco per esperienza diretta, se non quei due o tre brani tratti dalle antologie.
Come riscoperta di riserva posso citare "Myricae" di Pascoli? A dire la verità, già mi era piaciucchiato alle scuole medie (?), ma la lettura dell'intera raccolta è stata una bella sorpresa...
Per quanto riguarda i libri citati da Testuggine (aggiungo, chessò, anche "La Gerusalemme Liberata") sono fermo a velleità e buoni propositi.
Anche se il fatto di aver conosciuto, questa estate, ben due persone che si erano imbarcate nella lettura del "Paradiso perduto di Milton" dovrebbe costituire un bello stimolo a darmi da fare...
E infine: non speriate che io mi metta a rileggere "Il piacere" o "La coscienza di Zeno"...