Nelle carceri di Port-au-Prince, capitale della Repubblica di Haiti, un
prete cattolico, aderente alla teologia della liberazione, sta morendo
di leucemia. E’ detenuto illegalmente dallo scorso 12 luglio, accusato
di avere complottato contro la sicurezza dello stato haitiano da parte
di un regime dispotico, corrotto e autoritario, che in meno di due
anni, dopo il colpo di stato che ha deposto l’ex presidente Aristide il
29 febbraio 2004, ha provocato la detenzione arbitraria e l’assassinio
di migliaia di aderenti al movimento progressista Fanmi Lavalas.
A
causa dell’indebolimento delle difese immunitarie si è ammalato di
polmonite e morirà tra pochi giorni, se non fra poche ore, se non verrÃ
liberato e curato adeguatamente. Il padre Jean Juste è stato
recentemente dichiarato “prigioniero di coscienza†da Amnesty
International.
Per il popolo haitiano egli rappresenta ben più di un
prigioniero politico. Aderente al movimento politico Fanmi Lavalas,
vicino all’ex presidente Jean Bertrand Aristide, Jean Juste era stato
designato nel settembre 2005 come candidato alla presidenza della
repubblica.
Chiediamo alla delegazione dell’Unione Europea in Haiti,
di intervenire sul governo ad interim per l’immediata liberazione di
Gerard Jean Juste. Chiediamo a tutte le persone di sentimenti
democratici di inviare delle mail all’indirizzo web dell’Unione
Europea: DELEGATION-HAITI@cec.eu.int.
Altrimenti un prigioniero di
coscienza morirà in carcere, senza che l’UE abbia speso una sola parola
in suo favore. Per favore, fatelo al più presto, abbiamo pochissimo
tempo ormai.
Gianfranco Coggi
Appello per Jean Ruste
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya