la frase lapidaria

[il-picchio]

nel senso...
quella frase che, con poche parole, riesce a restituire non solo un'immagine vivida ma una condizione, un intero avvenimento, un periodo storico.

mi son resa conto in questi giorni, rileggendola, che per quanto mi riguarda la cosa più vicina alla SINTESI DELLA STORIA INTERA che abbia mai letto è Soldati di Ungaretti (la sapete tutti ma la metto perchè mi piace)

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

che con due righe chiude qualsiasi possibilità di discussione sulla stupidità profonda della guerra.


e poi, andando sullo shemo, Tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il" di Elio e le Storie Tese: un gioco di parole talmente ovvio ed evidente che nessuno ci aveva mai pensato prima...

[Towandaaa]

io ho letto proprio in questi giorni "I fantasmi di pietra" di Mauro Corona, e così, d'impulso, mi viene da citare, come frase lapidaria che descrive la miseria, quello che l'autore scrive a proposito di un gruppo di anziani che, abitando in una via poco soleggiata, invidiano a coloro che vivono in una posizione più propizia il
cappotto dei poveri

[ciucchino]

Spero di non andare troppo OT
Un pò di giorni fa una bookcorsara mi diceva che per capire i film di un regista (non mi ricordo più di chi parlassimo ) bisognerebbe leggere prima e dopo alcune spiegazioni. Un pò come alcune poesie.
Io sostenevo che una poesia è "perfetta" (almeno dal mio punto di vista) quando mi colpisce e mi emoziona leggendola, senza dovermi per forza sobbarcare spiegazioni prima o dopo. Se una forma di arte di qualsiasi genere (dalla poesia al quadro) ha bisogno di spiegazioni per farsi capire, allora per me non mi emoziona e non mi dice nulla.
E mentre le dicevo questo pensavo proprio a "Soldati" dove con pochissime parole Ungaretti spiega che cosa è la guerra. E non c'è bisogno di dire altro perchè ha già detto tutto.

Un pò più lunga ma molto efficace è anche "Odi et amo" di Catullo: anche se tutta l'ode è bellissima, bastano anche solo le prime tre parole per dire tutto.

[Towandaaa]

mi è venuta in mente un'altra bella frase lapidaria:

"il destino fa fuoco con la legna che c'è" "Castelli di rabbia" – Alessandro Baricco

[elfetto [la D.D.A.]]

e che dire degli haiku?

Chissà se il nostro singaporro li conosce e, magari, ne compone???

[gocciadisale]

Dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fiori.

La Spiega (solo per ciucchino ) Ama e ridi se amor risponde, piangi forte se non ti sente

[Diego]

Io stacco piano la luce dalle parole
e raduno i pensieri come un gregge di ombre

Karol Wojtyla, pp. Giovanni Paolo II.

[etnagigante]

La usavo anche come tag (prima di togliere quasi tutto) ed è veramente lapidaria , anche se ne manca un pezzettino (questa è solo la fine):

Here lies one whose name was writ in water

Così recita l'epitaffio di John Keats

[Lordpolo]

Non si è mai né abbastanza ricchi, né abbastanza magri.

Coco Chanel, sec. XX


Tutti siamo abbastanza forti da sopportare i mali altrui.

François de La Rochefoucauld, sec. XVI-XVII

[Momo]

Chi si perde nella propria passione ha perduto meno di chi perde la propria passione


cmq....Il destino fa fuoco con la legna che c'è è stata la mia firma per molto tempo...

[2teepot]

un gioco di parole talmente ovvio ed evidente che nessuno ci aveva mai pensato prima...

Certamente . Perchè tutti sanno che "e" e "il" sono due parole ( congiunzione+articolo) e quindi sarebbe : "Tra il dire e il fare ci sono di mezzo " .
Il mare è singolare e perdipiù neutro .

Quindi la frase lapidaria è : "Io speriamo che me la cavo"

[alexyr]

mezz'ora di lezione grammaticale per poi postare la frase-icona dell'errore??

"Ei fu" ha il suo sporco perchè.

[verdeacqua]

Veni, vidi, vici

Giulio Cesare è lapidario per antonomasia!