Perché Baricco?

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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baricco è?

uno che se la tira
3
30%
uno che è convinto di essere un grende scrittore
3
30%
uno che ha studiato da grande scrittore
2
20%
uno che legge bene
2
20%
 
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zazie
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Perché Baricco?

Messaggio da zazie »

La quantità di bookcrosser baricchiani è secondo me inquietante...qui urge una presa di posizione.
Amici che avete odiato il tronfio/sotuttoio/sonoil+figo/laletteratural'hoinventataio fatevi sentire ed elencate i motivi per cui boicottare il nostro non sarebbe un'idea tanto cattiva...
Inizio io: caro Alex, smettila di buttare giù le parole solo in base a come suonano quando le leggi a voce alta.
Baricchiani non offendetevi, vi concedo che Picwick era un bellissimo programma. D'altra parte devo pur fare onore al mio nick e creare un po' di parapiglia, o no?
Zazie
:lol:

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liberliber
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Messaggio da liberliber »

ehm... avrei preferito l'ipotesi 'uno che è un grande scrittore'...
Di gente che se la tira in Italia ce n'è parecchia (vogliamo parlare di Eco? No, dico, vogliamo PARLARNE?) però il fatto che uno dica 'guardate quanto sono bravo' quando lo è, bravo, mi sembra meno peggio di chi lo fa quando non lo è...
Un conto è il gusto personale, che non discuto (ad esempio io davvero ODIO De Carlo - ma vi risparmio, al massimo faccio un topic apposta...).
Un conto è saper scrivere, e bene, e con una spocchia cmq abbastanza limitata (nei libri, di persona non so). Esemplifico: nei libri di Eco mi è capitato di trovare parole che neanche compaiono nel dizionario (Devoto-Oli, non quello a puntate per bambini...) il che mi girare abbastanza i cosiddetti. Se poi ci aggiungi una 'tronfietà' da paura, un tono assoluto di superiorità verso il lettore cretino (in quanto tale perché nessuno è intelligente come l'autore, ovviamente) ecc. ecc. QUESTO è quello che definirei il tronfio/sotuttoio/sonoil+figo/laletteratural'hoinventataio e in confronto Baricco fa quasi tenerezza!
Certo alcuno dei libri (Seta) sono davvero troppo costruiti. Certo altri (Castelli di rabbia) sono talmente involuti su se stessi da farti venire il nervoso. Ma: Novecento mi ha colpito al cuore. L'utilizzo della scrittura anche da un punto di vista visivo come in Oceano mare mi ha praticamente tramortito. L'originalità di City e Senza sangue è davvero unica.
Ok ci do un taglio. Ribadisco solo: i gusti sono personali, se qualcuno vuole discutere di Eco e De Carlo sa dove trovarmi... :roll: :wink:
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
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zazie
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d'accordo

Messaggio da zazie »

Liberliber ha scritto: Ok ci do un taglio. Ribadisco solo: i gusti sono personali, se qualcuno vuole discutere di Eco e De Carlo sa dove trovarmi... :roll: :wink:
Sono d'accordo che i gusti sono personali, ma trovo che non ci sia niente di male a discuterne, se condividiamo tolleranza e buon senso come accade su questo forum. E poi ogni tanto qualche provocazione ci vuole altrimenti scivoliamo nel buonismo. Credo fermamente nella partigianeria letteraria e rivendico il diritto per ogni lettore di parlar male di chiunque abbia scritto un libro che l'ha deluso...purché non si prenda troppo sul serio :wink:
Zazie

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Messaggio da Veronica84 »

Io ho promesso di leggere Novecento.....dopo mi esprimerò!
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Liberliber ha scritto:Ok ci do un taglio. Ribadisco solo: i gusti sono personali, se qualcuno vuole discutere di Eco e De Carlo sa dove trovarmi... :roll: :wink:
Perché no? Discutiamone.
Su De Carlo sono d'accordo con te. Ho letto solo "Due di due" che alcuni considerano il suo libro migliore e invece a me è sembrato semplicemente un pessimo libro. Chissà come saranno gli altri.
Per quel che riguarda Eco, non possiamo certo fargli una colpa del fatto che usa parole di cui Baricco non conosce neppure l'esistenza :D

Ciao
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LaVale
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Messaggio da LaVale »

Liberliber ha scritto: Un conto è saper scrivere, e bene, e con una spocchia cmq abbastanza limitata (nei libri, di persona non so).


ecco, io l'ho "conosciuto" di persona prima di leggere un suo libro (ero stata trascinata di forza da un'amica che lo voleva vedere il bellone di persona, ma si vergognava ad andarci da sola, e la spocchia non mi é sembrata molto limitata
:?

Poi ho letto qualche suo libro (Novecento e qualcos'altro che non mi ricordo). D'accordo, scrivere sa scrivere, peró mi sono sembrati troppo costruiti.

Seta non l'ho letto, quindi non mi esprimo, peró mi hanno detto che é pieno di errori "storici", e io penso che se uno ha pretese di scrivere un romanzo basato su avvenimenti storici, almeno dovrebbe documentarsi e non inventare cose a caso. Peró, boh, non avendolo letto, non so.


Parlando di Eco, invece, ho letto soltanto il DIario Minimo, un sacco di tempo fa, quindi non mi ricordo molto, e quello su come fare la tesi. Ecco, l'ha scritto una ventina di anni fa, quindi secondo me dovrebbe "aggiornarsi" ed evitare nelle nuove edizioni di dedicare la metá dei capitoli a come scrivere a macchina, o a come scrivere a mano per poi consegnare al tipografo/dattilografo che scriverá a macchina (non sono cose applicabili a chi usa il computer: ad esempio, "scrivete le note in fondo al capitolo, cosí se togliete una nota non dovete ribattere l'intero teso"), e magari aggiungere, anche scritto da qualcun altro, un capitolo che spieghi come scriverla al computer (non sto dicendo che deve dedicarsi alle spieghe sull'uso di word!).
Alcuni capitoli poi sono veramente ridicoli, per esempio "come non farsi sfruttare dal relatore".
Vabbé, sorvoliamo!
Il nome della rosa mi riprometto di leggerlo da anni, magari adesso che ho un po'di tempo... e poi ne riparliamo.

De Carlo invece a me non dispiace, cioé, non mi fa impazzire, anche lui secondo me se la tira ed é costruito.
Due di due che ha fatto impazzire tutti quelli che conosco l'ho trovato di una banalità sconcertante, come la sua fotocopia vent'anni dopo, Di noi tre. Peró il suo modo di scrivere mi piace, tranne in Uto, dove gli espertimenti secondo me gli sono venuti proprio malino.

CIao

Vale

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Tanelorn
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Messaggio da Tanelorn »

Interessante questo post, soprattutto visto che la settimana scorsa ho finito "Il pendolo di Foucault" e ieri sera "Oceano Mare". Che dire, Baricco non mi e' piaciuto. Mi sembra che voglia fare a tutti i costi della poesia, ma lo sento forzato (sia per quello che scrive, sia per come lo scrive). Qualche idea buona la ha, ma poi la seppellisce...
Eco invece sara' anche tronfio, vorra' anche mostrare al mondo quanto ne sa, ma nel suo libro ci ho sguazzato dentro, mi sono trovato avvinghiato alla storia e a tutte le cose che ci ha sbattuto dentro (comprese le parole che non compaiono sul vocabolario, per le quali ho dovuto rispolverare le mie conoscenze greco/latine da ex liceale classico). Alla fine si tratta sempre del "De Gustibus", cmq le mie sensazioni sono queste...
Adesso devo decidere su quale libro buttarmi (anche se c'e' un "Cuore di tenebra" che occhieggia dalla libreria...).
Ciao,
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)

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liberliber
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Messaggio da liberliber »

TierrayLibertad ha scritto:Per quel che riguarda Eco, non possiamo certo fargli una colpa del fatto che usa parole di cui Baricco non conosce neppure l'esistenza :D
e di quelle di cui né io né il Devoto-Oli conosciamo l'esistenza? :shock: :roll: :lol:
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Liberliber ha scritto:
TierrayLibertad ha scritto:Per quel che riguarda Eco, non possiamo certo fargli una colpa del fatto che usa parole di cui Baricco non conosce neppure l'esistenza :D
e di quelle di cui né io né il Devoto-Oli conosciamo l'esistenza? :shock: :roll: :lol:
Mica penserai che tu, Devoto ed Oli ne sappiate più di Baricco??? :D :D

Ciao
TyL

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liberliber
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Messaggio da liberliber »

intendevi Eco o io ho perso il filo? (propendo per la seconda) :lol:
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

Liberliber ha scritto:ehm... avrei preferito l'ipotesi 'uno che è un grande scrittore'...
Idem, grazie Liber :)

Allora, la questione Baricco è da sempre molto dibattuta e tanto x essere chiari io sono assolutamente baricchiana (non a caso ho messo in piedi http://www.oceanomare.com), anche se riconosco che il Nostro talvolta possa stare decisamente antipatico, per via di una immodestia che non riesce a celare.
Ok, ma qs è un fatto se vogliamo comportamentale;, che non dovrebbe fondersi al giudizio sullo scrittore, ma riguardare magari invece le apparizioni in pubblico.
Se avete visto Totem (meglio dal vivo, ma che in tv va bene), Pickwick (grazie Zazie del riconoscimento!) o ancora L'amore è un dardo (cultori della lirica non temete, l'errore era volontario nella scelta del titolo ;) ) penso sappiate che sono cose memorabili, di solito. Comunque, vale il giudizio soggettivo, ci mancherebbe.
Come scrittore, è uno che ha sempre detto che oltre al talento ci va mestiere, e a lui quello non manca. Il risultato è talvolta qs effetto costruito che traspare in certi libri, come vedere la trama di un tessuto che dovrebbe invece restare nascosta; Seta è un libro che ho adorato, è un po'; artificioso nello stile (che pure vi giuro è davvero notevole, specie se siete un po'; nippofili e vi ammazzate di haiku come me da anni) ma la trama è fantastica. E in ogni caso non si tratta certo di un romanzo storico, anzi.

E' vero che AB cerca a volte la poesia in prosa (specie nei suoi primi 2 testi, Castelli di rabbia e Oceano Mare, che per me restano i migliori) e ciò può non garbare a tutti, ma al di là di questo secondo me nei suoi libri lui lascia qualcosa che ti resta dentro. Almeno, io ho provato qualcosa leggendoli, ed è per qs che sono affezionata a quelle storie (e AB all'epoca non sapevo nemmeno che faccia avesse, se fosse piacione o meno, etc. ndX).

Novecento è una gran bella storia, non vi basate troppo sul film, e (per Veronica84 nell'altro thread) soprattutto non cercate di farvi raccontare la trama né di qs né degli altri testi; è strano ma pur esistendo non è praticamente possibile da raccontare, non è Flaubert né Manzoni, ecco...

Il mio unico piccolo consiglio è di mettere da parte l'immagine talvolta un po' fighettina del Nostro e leggere alcune delle cose che ha scritto come se fossero di uno scrittore qualsiasi, felicemente sconosciuto. E poi giudicare. Soprattutto, però, non aspettatevi linearità: non è De Carlo (che come rivelava Vale scrive libri fotocopia riciclando sempre un paio di pattern narrativi ciclostilati), e nessun libro è riconducibile o paragonabile ad altri. Da un certo punto di vista mi sembra un sintomo di una capacità di rinnovamento positiva.
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Messaggio da kassandra »

xenia ha scritto:Se avete visto Totem (meglio dal vivo, ma che in tv va bene), Pickwick (grazie Zazie del riconoscimento!) o ancora L'amore è un dardo (cultori della lirica non temete, l'errore era volontario nella scelta del titolo ) penso sappiate che sono cose memorabili, di solito.
su questo sono abbastanza d'accordo (anche se 'memorabile' è un aggettivo che non spenderei), da intermittente melomane ho apprezzato particolarmente L'amore è un dardo.
Ma non è la stessa cosa, vi pare? Questo dimostra solo che si tratta di persona colta, intelligente, affascinante e con una grande capacità di comunicare cultura. E' il ritratto del grande divulgatore, non del grande scrittore, no?

... antipatico è antipatico... :x
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Messaggio da TierrayLibertad »

Liberliber ha scritto:intendevi Eco o io ho perso il filo? (propendo per la seconda) :lol:
No, intendevo dire proprio quello che ho scritto. Vista la modestia baricchiana, mi pare si possa tranquillamente escludere - sempre nella sua ottica - che tu, Devoti e Oli ne sappiate più di lui. Quindi, non conoscendole lui, di conseguenza...
Insomma è abbastanza contorto perché si base su due "punti di vista" diversi (uno oggettivo - eco ne sa più di baricco - e uno soggettivo - secondo baricco lui ne sa più di chiunque altro).
Bah, si è fatto tardi...
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Messaggio da timshel »

Per quanto non possa proprio definirmi un "baricchiano", condivido molte delle cose dette da Novecentino nel forum "Seta di Alessandro Baricco" (in sostanza: Baricco non fa grande letteratura, scrive bei racconti). Per ciò che mi riguarda, di Baricco ho apprezzato in particolare City e Novecento. Poi vengono Castelli di rabbia e Oceano Mare. In terza posizione Seta, e per ultimo Senza Sangue, che ha dietro un'idea molto carina, ma che secondo me globalmente non regge il confronto con gli altri.
In merito alle critiche mosse al personaggio Baricco, e in particolare alla definizione di "sotuttoio", posso soltanto portare la mia testimonianza: sono stato un anno e mezzo fa a vedere Totem a Ostia Antica (vabbe', già il luogo è di per sé magico...), dopo averlo visto in tv, ed è stato uno degli spettacoli più emozionanti che io abbia mai visto. Tra l'altro in quell'occasione è emerso il Baricco "impegnato", che esce dai confini della letteratura, insomma un'anticipazione del Baricco di Next.
Anche l'ultimo spettacolo, il City Reading Project con Benni (basato sul libro City) non è stato affatto male.
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ketamina2575
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Messaggio da ketamina2575 »

La domanda del forum è :"Perchè Baricco?"
Ho conosciuto Baricco con "L'amore è un dardo", mi sono letteralmente innamorato di lui (nonostante io sia maschio...) con "Totem" (ragazzi, l'esegesi dell'ouverture del Guglielmo Tell è commovente...). Dunque, Baricco perchè credo sia il più grande narratore oggi in Italia, e con "narratore" non intendo "creatore di storie", ma proprio "raccontatore". ... Ora, per chi l'ha letto, immaginatevi la scena della zattera in "Oceano mare" raccontata dalla sua voce, col suo tono e le sue pause... Ecco perchè Baricco...
Sono d'accordo: il tipo se la tira un pò... ma se "ce la sa", perchè non dovrebbe?!?
"Il mio nemico non ha divisa, ama le armi ma non le usa / nella fondina tiene le carte visa, e quando uccide non chiede scusa." D. Silvestri

"...con certe facce, non vinceremo mai!"
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Messaggio da TierrayLibertad »

ketamina2575 ha scritto:La domanda del forum è :"Perchè Baricco?"
Ho conosciuto Baricco con "L'amore è un dardo", mi sono letteralmente innamorato di lui (nonostante io sia maschio...)
Poteva andarti peggio: potevi innamorarti della Tamaro :D

Ciao
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Messaggio da Xenia »

timshel ha scritto: In merito alle critiche mosse al personaggio Baricco, e in particolare alla definizione di "sotuttoio", posso soltanto portare la mia testimonianza: sono stato un anno e mezzo fa a vedere Totem a Ostia Antica (vabbe', già il luogo è di per sé magico...), dopo averlo visto in tv, ed è stato uno degli spettacoli più emozionanti che io abbia mai visto. Tra l'altro in quell'occasione è emerso il Baricco "impegnato", che esce dai confini della letteratura, insomma un'anticipazione del Baricco di Next.
Anche l'ultimo spettacolo, il City Reading Project con Benni (basato sul libro City) non è stato affatto male.
allora tu sei fra i fortunati di Ostia Antica... ma in che senso avrebbe anticipato Next? per Caso ha leto il finale di "Furore"?
ciao :)

Xenia
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Messaggio da Xenia »

ketamina2575 ha scritto:Ho conosciuto Baricco con "L'amore è un dardo", mi sono letteralmente innamorato di lui (nonostante io sia maschio...) con "Totem" (ragazzi, l'esegesi dell'ouverture del Guglielmo Tell è commovente...). Dunque, Baricco perchè credo sia il più grande narratore oggi in Italia, e con "narratore" non intendo "creatore di storie", ma proprio "raccontatore". ... Ora, per chi l'ha letto, immaginatevi la scena della zattera in "Oceano mare" raccontata dalla sua voce, col suo tono e le sue pause... Ecco perchè Baricco...
Sono d'accordo: il tipo se la tira un pò... ma se "ce la sa", perchè non dovrebbe?!?
sì, confermo il finale del Guglielmo Tell che secondo me è uno dei vertici di Totem... Lì soprattutto viene fuori anche il musicologo e il pianista che è in Baricco (la storia del Conte e della cadenza d'inganno...).
Secondo me dal vivo credo sia difficile definirlo antipatico, magari a volte un po' supponente, ok, ma giustamente come rilevi tu è "sopportabile" vista la bravura.
Secondo me però non è solo bravo in quanto raccontatore ma anche come narratore, perché architetta assai bene anche le sue storie; confesso tutavia che le ultime sue prove letterarie (City e Senza Sangue) mi hanno lasciata un po' più tiepida... niente a che vedere con il naufragio di Oceano Mare (che per la verità è stato ripreso da un quadro di Géricault... http://www.louvre.fr/francais/collec/pe ... eint_f.htm

ciao :-)
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Messaggio da timshel »

ketamina2575 ha scritto:(...)"Totem" (ragazzi, l'esegesi dell'ouverture del Guglielmo Tell è commovente...
Concordo in pieno, è spiegata in modo sublime.
E sono d'accordo anche sul Baricco "raccontatore".
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ketamina2575 ha scritto:Dunque, Baricco perchè credo sia il più grande narratore oggi in Italia, e con "narratore" non intendo "creatore di storie", ma proprio "raccontatore". ... Ora, per chi l'ha letto, immaginatevi la scena della zattera in "Oceano mare" raccontata dalla sua voce, col suo tono e le sue pause... Ecco perchè Baricco...
Sono d'accordo: il tipo se la tira un pò... ma se "ce la sa", perchè non dovrebbe?!?
Va benissimo...io ho però non sono così sicura che sia sufficente a valergli la qualficia di narratore, il cui compito principale, se non sbaglio, dovrebbe essere proprio scrivere. Il resto dovrebbe essere accessorio. Ma si tratta del mio modo di vedere la letteratura, e per fortuna ognuno ha diritto al suo.
Zazie

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