B A R Z A N U'....

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velabianca
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Messaggio da velabianca »

Arrivando dal mare, e solo in quel modo potevi raggiungerla, Barzanù non la potevi scorgere.

Isola fantastica, isola mai segnata in alcuna mappa geografica, si nascondeva agli occhi dei non naviganti, il che non vuol dire che solo agli uomini di mare fosse visibile: anzi!
Barzanù compariva magicamente agli occhi di chi, trasportato da venti d’umori e correnti di passioni, oltrepassava la rotta segnata sulla carta, e, percependo una realtà diversa del vivere quotidiano, si immergeva nella bellezza del vivere le altrui diversità.
Era un richiamo di sirena quell’isola: profumi, risa gioiose attiravano il navigante che vi era giunto inconsapevolmente e mentre ancorava la sua barca al porto, tutto lo spingeva ad accelerare le sue operazioni per correre a visitarla.
Stregato l’uomo che vi giungeva … impossibile abbandonarla Barzanù dopo averla conosciuta!

Il piccolo porto naturale di Barzanù accoglieva ogni genere di barche: potevi scorgere, attraccate l’une accanto alle altre, una spagnoletta sarda e una giunca cinese, una barchetta turca e una galera giapponese, un gagali e uno sciabecco francese, una galeazza veneta e una fileuse, e altre ancora come l’imbarcazione brasiliana e la barca del Lago di Ginevra… insomma ogni genere di barca costruita al mondo.
Una bellezza unica in costruzioni navali, la gioia di ogni appassionato collezionista, raccolta lì… ma non era quello il motivo per cui vi erano approdate. Era solo una delle tante bellezze di Barzanù.

- La barca del Lago di Ginevra? ( si stupirà il lettore disattento…)
Ogni tipo di barca, poiché a Barzanù ci giungevi per strade inusitate certamente, ma ci giungevi!
E vi era giunta tempo addietro una donna che oramai viveva da tantissimo tempo su quell’isola: aveva fatto in modo che la sua casa bianca fosse lontana dal centro abitato di Barzanù, donna schiva e di poche parole preferiva condurre una vita più tranquilla, ma non per questo non seguiva ogni avvenimento di quel luogo. Nessuno aveva mai saputo il suo vero nome e anche lei forse lo aveva dimenticato, abituata da tempo ad essere chiamata Velabianca in omaggio alla sua bella barca dalla grande vela di cotone con cui era arrivata sull’isola.
Era il mercato di Barzanù che la obbligava a vivere sull’isola. Non un mercato … ma “ il “ mercato di Barzanù : il suo fascino varcava ogni confine della immaginazione.
Solo chi vi era stato era un grado di descriverlo , ma in parte, mai completamente, perché quel mercato era una continua scoperta, un qualcosa che in ogni momento cambiava e variava sempre in positivo aumentandone la sua bellezza.
Cresceva e si arricchiva.
Agli occhi distratti poteva essere scambiato per un mercato arabo: un souk con tutti i suoi miliardi di odori e la frenesia tipica.
Bancarelle e negozi affacciati sulla strada principale, tende e mercanzie colorate impilate magistralmente ai lati attiravano gli sguardi degli uomini e delle donne di Barzanù.
Metri di stoffe, dalle trame tessute con fili di luna e tremolio di stelle attendevano compratori di sogni: solo Alì avrebbe potuto comprendere quale fosse il giusto acquirente di simili mercanzie. Ed Alì , seduto con la schiena appoggiata al muro ocra, di traverso sulla sedia sgangherata, il narghilè spento ancora stretto in mano, con l’occhio socchiuso coperto dal turbante per traverso, incredibilmente distaccato da ciò che avveniva, seguiva in realtà ogni spostamento dei passanti.
Controllava anche le mosse del cantante caraibico che essendosi appena svegliato, avendo passato la notte ad esibirsi in un locale di Barzanù, si godeva il suo caffè preparato secondo l’antica regola turca che lo vuole “ nero come l'inferno, forte come la morte e dolce come l'amore". Lo sorseggiava lentamente e quando tutto il caffè fu bevuto, sempre lentamente capovolse la tazzina sul tavolino.
A quel punto comparve ad un cenno del cantante un vecchio che era stato nella penombra del caffè.
Era una persona esperta e sapiente, attenta e sensibile, poteva leggere nella tazzina il passato, le ansie e felicità del presente, le sorprese del futuro. Leggendo le figure e i segni che apparivano sul fondo del caffè, lesse all'interno del suo cuore e dei suoi sentimenti. I due visi si avvicinarono nello scambio che avvenne: due mondi, due razze, due vite… chi regalava e chi cercava felicità!
Anche Alì avrebbe voluto sapere della sua felicità … ma sapeva solo che era lontana, del suo amore che aveva voluto cercare in un lavoro da domestica il suo riscatto… Alì scuoteva la testa silenzioso se pensava a Saida, si chiudeva orgoglioso, stringeva le spalle e non voleva pensare agli occhi di pece, ci lasciava il cuore in quegli occhi e se così fosse avvenuto si sarebbe intenerito di fronte alle richieste del primo acquirente. Gli affari… gli affari!

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velabianca
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Messaggio da velabianca »

BARZANU' VI ATTENDE DAL 26 FEBBRAIO 2003...
e non potrete più lasciarla!


www.barzanù.it
" Questa è la mia rotta, fra le tante possibili nel pelago; prendine pure una contraria e non sarà mai sbagliata, se non mi avrai obbligato a imbarcarmi sulla battana tua."

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velabianca
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finalmente... in linea

Messaggio da velabianca »

www.barzanu.it

per coloro che ancora ... amano le sfide

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