Frasi che riguardano libri

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Emily81
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Messaggio da Emily81 »

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chia snoopy78
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Messaggio da chia snoopy78 »

mi davi proprio questa impressione, di ritrovarti in un mondo che non ti apparteneva più; solo gli spazi erano gli stessi.

-tratto da "Verrà la vita e avrà i tuoi occhi" di Jarmilla Ockayova
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau)
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Il libro è di mia madre, gli dico. Uno dei suoi. Ne aveva un mucchio, mia madre, interi scaffali di libri, nella camera da letto della vecchia casa. Negli ultimi anni della sua vita non faceva altro che leggere. Era l'unica cosa che potesse fare, mentre era costretta a letto e il cancro la divorava dall'interno. Io c'ero quando i medici le dissero del cancro, le dissero quanto tempo le restava, e visto come lei li stava a sentire avrebbero potuto essere lì a parlarle della moda dell'autunno; era come se quel che le avevano dovuto dire non fosse altro che una cosa che lei già sapeva. Li lasciò andar via, uno per uno, poi tornò a leggere i suoi libri.
Una volta glielo chiesi, le chiesi apertamente di quei libri. Andavo a trovarla un paio di volte la settimana, in quella camera da letto, e lei aveva sempre un libro tra le mani, in grembo, sul comodino, e glielo dovetti chiedere:
Mamma, perché stai sempre a leggere tutti questi libri?
E lei mi guardò con degli occhi così limpidi che potei vederle dentro. Piegò un angolo della pagina e chiuse il libro, ed era questo libro, Delitto e castigo, e me lo mise in mano. E dopo un lungo silenzio mi disse:
Prendilo, Burdon, e capirai.
Leggilo, disse: Non guardarlo e basta, leggilo sul serio. Quando leggi un libro, mi disse, arrivi alla fine di una pagina, poi, be', la giri. Un'altra pagina. Arrivi alla fine di un capitolo, e trovi un altro capitolo. C'è sempre un'altra pagina, un altro capitolo, un'altra storia, un altro libro. Non hai mai finito. Neanche quando trovi scritto fine.
Fu l'ultima volta che vidi la mamma piangere, ma sorrideva pure.
C'è sempre un'altra pagina, disse. Un altro capitolo.
Non hai mai finito.

(Douglas E. Winter, Corri!, Einaudi, Tascabili - Stile libero - noir, ISBN 88-06-16004-4)
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Lemmon
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Messaggio da Lemmon »

zoe, non l'avevo letta con attenzione, ma la citazione che hai scritto è bellissima.........................

BELLISSIMA.............................
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

La letteratura non è nata il giorno in cui un ragazzo, gridando al lupo, uscì di corsa dalla valle di Neanderlhal con un gran lupo grigio alle calcagna. È nata il giorno in cui un ragazzo arrivò gridando al lupo al lupo, e non c'erano lupi dietro di lui. Non ha molta importanza che il poverino, per aver mentito troppo spesso, sia stato alla fine divorato da un lupo. L'importante è che tra il lupo del grande prato e il lupo della grande frottola c'é il magico intermediario: questo intermediario, questo prisma é l'arte della letteratura.

(Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura)

Ciao
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Barramundi
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Messaggio da Barramundi »

Per ricadere in una delle tante "sottocategorie" dell'uomo..

Gianrico Carofiglio, Testimone inconsapevole, Sellerio


Uno con la canottiera - metaforica - è innanzitutto uno che in piena estate, a 35 gradi, indossa la canottiera - vera - sotto la camicia, perchè "assorbe il sudore, non mi prendo un accidente con certi spifferi".Una variante estiva di questa categoria è costituita da quelli che mettono la canottiera sotto la t-shirt.

Uno con la canottiera ha il copricellulare in pelle con gancio alla cintura, il pomeriggio arriva a casa e si mette il pigiama, conserva il suo vecchio cellulare e e-tacs perchè sono quelli che funzionano meglio.

Usa le mentine per profumare l'alito, il borotalco e il colluttorio.Talvolta ha un preservativo nascosto nekl portafoglio, non lo usa mai e però la moglie lo scopre e gli fa il culo.

Uno con la canottiera dice: pestare una cacca porta fortuna; oggigiorno è impossibile trovare parcheggio in centro; oggigiorno i ragazzi non hanno interessi a parte le discoteche e i videogiochi; io non ho niente contro gli omosessuali, i gay, i ricchioni, i froci, i finocchi, basta che mi lascino stare; se uno è omosessuale, gay, ricchione, frocio, finocchio, sono fatti suoi, ma non può mica fare il maestro: condoglianze vivissime; destra e sinistra sono tutte la stessa cosa, sono tutti ladri; io lo capisco in anticipo quando cambia il tempo: mi fa male il gomito, il ginocchio, la caviglia, il collo; sbagliando s'impara; a buon rendere; io non parlo da dietro, le cose le dico in faccia; sbaglia chi lavora; peggio che andar di notte; bisogna alzarsi da tavola con un po' d'appetito; finché c'è vita c'è speranza; mi sembra ieri; devo decidermi a imparare internet; andare in palestra; mettermi a dieta; rimettere a posto la bicicletta; smettere di fumare, eccetera, eccetera, eccetera.

Ovviamente uno con la canottiera dice che non esistono più le stagioni intermedie e che il caldo/freddo secco non è un problema, il caldo/freddo umido è insopportabile.

Le imprecazioni dell'uomo in canottiera: porco dio.porca pupazza, porca madosca, porca paletta, perdindirindina, non rompete le palle, managgia li pescetti, non mi prendete per i fondelli, vaffanbagno, vaffatica, vaffacapo.
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

E che c'entra con i libri e la letteratura?

Ciao
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johnnyfichte
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Citazioni sui libri

Messaggio da johnnyfichte »

'sto thread non lo capisco tanto

E la citazione di Emili81 ? che c'entra non ti muovere ?
Ultima modifica di johnnyfichte il mer gen 05, 2005 2:53 pm, modificato 2 volte in totale.
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Barramundi
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Messaggio da Barramundi »

Colgo solo ora l'arcano senso del thread. :oops:
Scornato, metterò il saio dei flagellanti e seguirò la processione di S.Clemente il 23 novembre nel borgo natio, non prima di presentare a Voi un estratto a tema [mi auguro] dalla varia e vasta produzione di Gino Doria.


Ricciardi, deluso, si allontanò. mentre io, abbandonati gli erotici, mi volgevo ad altri assaggi ed esplorazioni.
Un grosso volume, legato in vacchetta scura, con lo stemma dei Buckingham sui piatti, era il Virgilio di Caxton del 1490.
Un esemplare dell'Iliade, tradotta da Chapman e impressa a Londra nel 1569, recava sul frontespizio la grassa e grossa firma autografa di Guglielmo di Crollalanza, cioè Shakespeare, mentre note manoscritte marginali della stessa adorabile mano, con riferimenti e citazioni dal testo originale, tagliavano corto alla vessata questione se Guglielmo sapesse di greco.
Mi rilessi, con nuova emozione, qualche sonetto di messer Francesco in un stupendo esemplare della edizione di Vindelin da Spira. Un Lattanzio di Subiaco, interfoliato, era ampliamente annotato da papa Piccolomini.
Una miscellanea modestamente rilegata in cartone, conteneva tutte le edizioni della Lettera di Colombo, aggiuntavene una, affatto sconosciuta, apparsa a Palma di Maiorca il 1493, sumptibus dal genovese Annibale Peragallo. Potete credere che mancasse l'infolio di Shakespeare del 1623? No, non mancava; anzi era rappresentato da un esemplare appartenuto a Ben Johnson.
Che più? Soffocato, stordito, abbagliato, stavo quasi per perdere i sensi, e mi volsi per soccorso all'amico; nol vidi alla prima e pensai appunto ch'era in stato di deliquio; ma poi, riguardando, mi accorsi che il vecchio gentiluomo, piegato in due, frugava nel cestino della carta straccia. Vidi, stupefacendo, che ne ritirava dei fogli, li scrutava accuratamente, e ne riempiva le tasche. Che cosa volesse farne non saprei; ma solo che, circondato, e quasi sommerso, da un Sogno di Polifilo alle armi dei Colonnesi, da un La Fontaine dei Fermiers Generaux con triplice suite, da un Versalio con postille del nostro Cotugno, da una serie xilografica dei Miracoli della Vergine e da cento altri pezzi uno più portentoso (o più strepitoso, come direbbe Tammaro de Marinis) dell'altro, egli, il Ricciardi, insensibile a tali e tante ricchezze, non vedeva, non sentiva, non comprendeva se non quella cartaccia che tanto, e misteriosamente, lo appassionava



** Gino Doria, Sogno di un bibliofilo, Biblioteca del Vascello
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Still
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Messaggio da Still »

Leggere libri sacri dà a volte la sorpresa di trovare se stessi in certi versi.
Allora ci si sente raggiunti come d'estate dal frammento di cometa
che si incendia proprio davanti ai nostri occhi spalancati al buio.
Qualcosa del genere su scala minore avviene con le opere della letteratura.
Cerco nei libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via.
Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, nè che sia un classico: se non sono anch'io un pezzo dell'idiota di Dostoevskij, la mia lettura è vana.
Perchè il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge e non per il diritto ottenuto con l'acquisto.
Perchè ogni lettore pretende che in un rotolo di libro ci sia qualcosa scritta su di lui.

Erri De Luca "Su di te" tratto da Alzaia
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Sotto un mucchio di cartaccia per accendere il fuoco, presso il caminetto, trovai un grosso volume, senza copertina e stampato in caratteri minuti. Conteneva La città del sole di Campanella, Utopia di Moro, i Discorsi e Il principe di Machiavelli, oltre ad ampie antologie da Saint-Simon, Comte, Marx ed Engels. Non ricordo il nome dell’ingegnoso individuo che fece tale raccolta, ma era certo una buona idea. Per due giorni piovve, e io mi sprofondai nella lettura mentre la legna bagnata si sforzava di bruciare ed io buttavo nel caminetto intere fascine di pino messicano nel tentativo di suscitare una bella fiammata. Era troppo umido per allenare Caligula. Montavo in piedi sulla tazza del cesso e gli davo da mangiare attraverso il cappuccio, ingozzandolo in fretta di carne in modo da tornare al libro il più presto possibile. Ero completamente affascinato, e dimenticavo la mia posizione, alzandomi rattrappito, abbagliato da tutta quell’audacia d’ipotesi e deduzioni.
Volevo parlarne a Thea, ma lei era troppo presa da altre cose.
Domandai: - Di chi è questo libro?
-È un libro. Di qualcuno.
-Be’, è una cosa formidabile.
Fu lieta che avessi trovato qualcosa di mio gradimento, ma l’argomento non l’interessava.

Le avventure di Augie March Saul Bellow


E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
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johnnyfichte
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Messaggio da johnnyfichte »

L'ho capito io questa sera: occorre che l'autore muoia perchè il lettore si accorga della sua verità.
U. Eco "Il Pendolo di Foucault" p671

Muoio perchè ho convinto le mie cellule che la regola non c'è, e di ogni testo si può fare ciò che si vuole. [...] Muoio perchè siamo stati fantasiosi oltre ogni limite.
ibi p. 600

Le mie cellule hanno ormai imparato che si può bestemmiare anagrammando il Libro e tutti i libri del mondo.
ibi p. 600

La parola della Torah si rivela solo a colui che l'ama. E noi abbiamo cercato di parlare di libri senza amore e per irrisione.
ibi p. 599

Non mi hanno pubblicato Quore e pasione perchè non appartengo alla cricca templare.
ibi p. 560

Fu Manchu è più vero di Nathan il Saggio, e la Storia è più simile a quella raccontata da Sue che a quella progettata da Hegel. Shakespeare, Melville, Balzac e Dostoevskij hanno fatto del feuilleton. Quello che è successo davvero è quello che avevano raccontato in anticipo i romanzi d'appendice.
ibi p. 524

La ricostruzione ci prese giorni e giorni, interrompevamo i nostri lavori per confidarci l'ultima connessione, leggevamo tutto quel che ci capitava sottomano, enciclopedie, giornali, storie a fumetti, cataloghi editoriali, in modo trasversale, alla ricerca di cortocircuiti possibili, ci fermavamo a frugare in tutte le bancarelle, annusavamo nelle edicole, rubavamo a mansalva dai dattiloscritti dei nostri diabolici, ci precipitavamo trionfanti in ufficio buttando sul tavolo l'ultima trouvaille.
ibi p. 490

Stai attento al movimento delle lettere e a ciò che produrrai mescolandole.
Abulafia, "Hayye ha-'Olam ha-Ba" citato, ibi p. 408

Battevo le sale più dimenticate delle biblioteche, acquistavo decine di volumi da quei librai che un tempo vendevano la rivoluzione culturale.
ibi p. 390

Insomma, quando sono fuori servizio frequento le biblioteche. Per non diventare una macchina, o per non rimanere un questurino, veda lei qual è la formula più gentile.
ibi p. 331

Il lancio sarebbe stato satrapico. Comunicato stampa di dieci cartelle, con biografia e saggio critico. Nessun pudore, tanto nelle redazioni dei giornali sarebbe stato cestinato. Stampa effettiva: un migliaio di copie in fogli stesi di cui solo trecentocinquanta rilegati. Duecento all'autore, una cinquantina a librerie secondarie e consorziate, cinquanta alle riviste di provincia, una trentina per scaramanzia ai giornali, nel caso gli avanzasse una riga tra i libri ricevuti. La copia l'avrebbero mandata in dono agli ospedali o alle carceri - e si capisce perchè i primi non guariscano e le seconde non redimano.
ibi p. 266

Ci accontentavamo di quattro soldi alla Garamond perchè il libro almeno è democratico.
ibi p. 252

-E se fosse andata davvero così ?
-E' andata così. Leggi Feuerbach invece dei tuoi libracci.

ibi p. 214

I dotti di mezza europa scrivono davvero ai Rosa-Croce, e siccome non sanno dove trovarli mandano lettere aperte, opuscoli, libri a stampa.
ibi p. 210

-Senti, meglio che continui a leggere. Sembra che non mi hai mai vista prima di stasera.
-E' sempre come la prima volta.
-Peggio. Non do confidenza agli sconosciuto. [...] Ma possibile che le trovi tutte tu ? Prima i Templari, poi i RosaCroce, ma hai letto, che so, Plechanov ?

ibi p. 207

Oh dio, su certi libri mi ci appassiono, i manoscritti debbo leggerli, ma in genere è tutto lavoro già garantito, economicamente e scientificamente. Pubblicazioni dell'Istituto Tal dei Tali, oppure atti di convegni, curati e finanziati da un ente universitario. Se l'autore è un esordiente, il maestro fa la prefazione e la responsaiblità è sua. L'autore corregge almeno due mandate di bozze, controlla citazioni e note, e non prende diritti. Poi il libro viene adottato, se ne vendono mille o duemila copie in qualche anno, le spese sono coperte... Nessuna sorpresa, ogni libro è in attivo.
ibi p. 84

L'imbecille lo riconosci subito (per non parlare del cretino), mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale. E' un maestro di paralogismi. Non c'è salvezza per il redattore editoriale, dovrebbe spendere un'eternità. Si pubblicano molti libri di stupidi perchè di primo acchito convincono. Il redattore editoriale non è tenuto a riconoscere lo stupido. Non lo fa l'accademia delle scienze, perchè dovrebbe farlo l'editoria ?
ibi p. 74

-La terra gira ma il punto non gira. Se ti piace, è così, se non ti gratti. Va bene ?
-Affari suoi.
[...] subito dopo la coppia si allontanò - lui educato su qualche manuale che gli aveva ottenebrato le possibilità di meraviglia, lei inerte, inaccessibile al brivido [...]

ibi p. 12

Scrutate il libro, raccoglietevi in quella intenzione che abbiamo dispersa e collocata in più luoghi; ciò che abbiamo occultato in un luogo l'abbiamo manifestato in un altro, affinchè possa essere compreso dalla vostra saggezza.
Heinrich Cornelius Agrippa von Nettesheim "De occulta philosophia"
dedica del "Pendolo di Foucault" di U. Eco
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Messaggio da Rodolfo II »

Complimenti a Johnny per il florilegio, ma in particolare questa


JohnnyFichte ha scritto:Non mi hanno pubblicato Quore e pasione perchè non appartengo alla cricca templare.
è fantastica! :notworthy: :lol: :notworthy: :lol: :notworthy: :lol:
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG) Immagine La mia Wishlist

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Messaggio da johnnyfichte »

Grazie Rodolfo, grato mi inchino e aggiungo un Primo Levi.

Mi piacerebbe essere la ragazza del libro: mi accontenterei anche solo di esserlo stata, ma non lo sono mai stata. Non ero io a trascinare l'inglese; io ricordo me stessa molle nelle sue mani, come argilla. I miei amori... sono questi che le interessano vero ? Ecco, stanno bene dove sono: nella mia memoria, scoloriti e secchi, con un'ombra di profumo, come fiori in un erbario. Nella sua sono diventati lucidi e chiassosi come giocattoli di plastica. Non so quali siano i più belli. Scelga lei: via, si riprenda il suo libro e se ne torni a Milano.
Primo Levi "Lilìt e altri racconti" Einaudi 1980 p. 214

E anche un Byatt molto carino:

-Finirà nel canale. Vuoi venire ?
-Che cosa ?
-Il liceo femminile di Blesford: camicia, cravatta, basco, gonna, calzettoni e tenuta da ginnastica. Non posso metterci anche l'impremeabile, è l'unico che possiedo. Ho zavorrato il pacco.
-Con cosa ? - shiese Stephanie, temendo per l'Oxford Companion.
-Pietre, scema. Io non butto libri nel fiume. Dovresti saperlo.

A. S. Byatt "Natura Morta", many thanks to Sapphire78

Questa è così bella che merita di diventare una maglietta: "IO NON BUTTO LIBRI NEL FIUME!"
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Messaggio da johnnyfichte »

Non è possibile: dopo il Pendolo sto leggendo il secondo libro che parla di libri. Come si può uscire da questo tunnel ?

:lol:

Proviamo con la pittura: no, non funziona neanche.

I romanzi buttati lì a caso, avevano, per Van Gogh come per Henry James, connotazioni di malizia francese. Per Van Gogh, inoltre, rappresentavano la vita. Dopo la morte del padre-pastore, Vincent ne aveva dipinto la pesante Bibbia sotto una luce fioca accanto a due candele spente che incombevano su un volumetto giallo, La gioia di vivere di Zola. A parigi, studiando il colore con Theo, Vincent dipinse il magnifico Romanzi parigini, una profusione di volumi gialli su uno sfondo rosa brillante (e dietro di essi, nell'immaginazione, i pesanti tomi, rosicchiati e polverosi, dei maestri olandesi della natura morta, richiamo alla vanità dei desideri umani, alla morte).
Antonia Susan Byatt "Natura morta" p. 78 grazie a Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

eddai smettila di ringraziarmi! :oops: :lol:
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Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)

“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)

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Messaggio da piccola ribelle »

C’ero abituato, agli entusiastici progetti che non avrebbero mai lasciato il capannone dell’inventore. Come, ai vecchi tempi, lo Shakespeare con l’indice analitico elaborato da Einhorn. E capivo benissimo che Robey voleva da me quel che aveva voluto Einhorn, la spessissima cosa, e cioè un ascoltatore. Era sempre al telefono oppure mi mandava a prendere in macchina o mi veniva a scovare in biblioteca o mi aspettava di continuo davanti alle aule.
Nei primi due o tre mesi mi seppellì sotto mucchi di libri.
Avessi letto per anni interi non sarei riuscito a esaurire tutti quei greci e padri e storie di Roma e dell’Impero d’Oriente e chissà diavolo. Non so nemmeno perché mai qualcuno dovrebbe volersi divorare tutta quella roba. Ma in biblioteca, tra le pile di libri, mi ci trovavo benissimo.



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Messaggio da piccola ribelle »

Vai a stanare le pantofole e leggi i titoli dei libri negli scaffali, deciso a trasformare in realtà questo mito della tranquilla-serata-in-casa. Qualche titolo a caso basta a indurre in te uno stato di vertigine: Mentre morivo, Sotto il vulcano, Essere e tempo, Anna Karenina, I fratelli Karamazov. Devi aver avuto una gioventù ambiziosa. Naturalmente, parecchie di queste rilegature non si nono mai rotte. Hai fatto del tuo meglio per conservarle, per tenerle in caldo.
Un bel niente sembra quello che hai voglia di fare fino a quando prendi in considerazione l’idea di metterti a scrivere. Si dice che la sofferenza sia la materia prima dell’arte. Potresti scrivere un libro. Senti che se solo riuscissi a sederti alla macchina potresti dar forma a quella che sembra una mera reazione a catena di inutili disastri. Oppure potresti vendicarti, far sentire la tua campana, fornire una versione di te stesso nel ruolo dell’eroe tradito. Amleto sugli spalti. O magari lasciar perdere del tutto le storie autobiografiche e smarrirti negli imperativi puramente formali delle parole in sequenza corretta e sorprendente, o creare un mondo fantastico di creature piccole e pelose, o grosse e coperte di squame.
Hai sempre desiderato fare lo scrittore. Il lavoro alla rivista doveva essere solo il primo passo verso la fama letteraria. Una volta scrivevi brevi composizioni bonariamente satiriche che consideravi infinitamente superiori a quelle pubblicate dalla rivista tutte le settimane.


Le mille luci di New York Jay McInerney
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Messaggio da Barramundi »

Fra i diversi strumenti dell'uomo, il più stupefacente è, senza dubbio, il libro.
Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista.
Il telefono è estensione della sua voce.
Poi ci sono l'aratro e la spada, estensioni del suo braccio.
Ma il libro è un'altra cosa: il libro è l'estensione della memoria e dell'immaginazione.



J.L.Borges
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Messaggio da johnnyfichte »

Aveva avuto bisogno di sentirsi dire che era ancora una donna, e si vergognava del bisogno di sentirselo dire in quel modo. E lui l'aveva indotta a dire quello che sentiva: che le mancavano i libri.
A.S.Byatt Natura Morta, cit. p. 153
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina.
Sal 140,12

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