Frasi che riguardano libri

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Scelse invece di fare la vita del gentiluomo di campagna, e a partire dalla metà degli anni Ottanta aveva intrapreso, più come passatempo piacevole e modestamente rimunerativo, la stesura di romanzi sugli aristocratici inglesi – in prevalenza i loro corteggiamenti, matrimoni, e testamenti. Sfornava questi libri al ritmo di uno o talvolta persino due all’anno, in tre volumi con poche parole per pagina, perfettamente appropriati per il sistema di biblioteche circolanti che costituivano il suo mercato principale. Erano una cosa di cui stupirsi, quei romanzi, perché mancavano totalmente di qualsiasi “sapore” che li distinguesse. Henry li paragonava tra sé a dell’acqua messa in infusione nella teiera da cui erano state omesse per caso le foglie di tè nel processo di preparazione, e servito a persone che erano o troppo beneducate per commentare la cosa o che non amavano il tè. La teiera e le tazze, erano di forma piuttosto comune, l’acqua era esattamente della temperatura giusta, e fluiva liberamente dal beccuccio della teiera, ma la bevanda era completamente trasparente e non aveva nessun sapore. Erano romanzi per gente cui piaceva avere sempre sottomano un libro, ma cui non importava molto di quanto leggevano. Si potevano mettere giù con la stessa facilità con la quale si prendevano in mano, e cinque minuti dopo averne finito uno non se ne ricordava neanche una parola.


Dura la vita dello scrittore David Lodge
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Non mi basta viaggiare solo nella testa, perché mi interessano le persone e le cose, i colori e le stagioni, ma mi è difficile viaggiare senza la carta, senza libri da porre dinanzi al mondo come uno specchio, per vedere se si confermano o si smentiscono a vicenda. Ci sono due tipi di libri che un viaggiatore può portarsi dietro: quelli scritti da autori che esprimono il genius loci, e che egli legge per capire meglio la realtà sconosciuta in cui si inoltra, e quelli scritti da autori arrivati a quel posto da lontano, sapendone poco come lui, e che egli legge per capire come un altro ha guardato quei luoghi per la prima volta.
In questa occasione ho con me La fiera navigante di Livio Garzanti, quel romanzo di formazione che recupera, da un tempo che pareva remoto e introvabile, la trepida e desolata speranza del nostro immediato dopoguerra e si intreccia a una picaresca traversata dell’oceano che fa sosta - come i navigatori che andavano alle Indie occidentali – alle Canarie, a Las Palmas.


L’infinito viaggiare Claudio Magris
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oregis
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Messaggio da oregis »

- Ci racconti una storia, professore -
- Si, si, professore. Una storia di fantasmi -
- Dove eravamo rimasti, qui?-
Domandò Stephen prendendo un altro libro.
- Non pianger più - disse Comyn.
- Avanti lei Talbot -
-E la storia, professore?-
- Dopo - disse Stephen - Continui Talbot -
Un ragazzo bruno aprì un libro e lesto lo appoggiò dietro al baluardo della cartella. recitò sgorghi di versi gettando sguardi in tralice sul testo:
- Non pianger più, dolente pastore, non pianger più.....-

Ulisse - James Joyce
Sto bene nel mio guscio

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Se uno ci pensa, esistono poche invenzioni più longeve dei libri. Per esempio, quanti sono i film o i dischi che restano già dopo cent’anni? Senza contare poi che, essendo cambiato il modo di riprodurli, è quasi come non ci fossero. Invece, tu entri in una qualsiasi biblioteca e, così come li trovi, ne sfogli i volumi stampati da tre-quattro-cinquecent’anni addirittura. In sostanza tra un secolo, nessuno ricorderà chi oggi va in televisione tutti i giorni; chi ha scritto un libro invece sarà un libro, ed è per questo, anche senza esserne consapevoli fino in fondo, che tutti vogliono scriverlo, un libro.


Il primo Gaetano Cappelli
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johnnyfichte
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Messaggio da johnnyfichte »

Da tale pubblicità scaturisce la vita. Vita del pensiero, molto spesso, e con risultati inattesi; livellando la popolazione per mezzo dell'abitudine di leggere si produce, ad esempio, la correttezza delle maniere. Sulla strada di Saint-Hélier o di Saint-Pierre-Port potete discorrere con un passante irreprensibile, vestito di nero, severamente abbottonato, con la biancheria pulitissima, il quale vi parlerà di John Brown e si informerà di Garibaldi. E' un reverendo ? E' un bovaro. Uno scrittore contemporaneo arriva a Jersey, entra nella bottega di un droghiere e, in un magnifico salone attiguo al negozio, vede, dietro una vetrina, le sue opere complete, rilegate, in un'alta e ampia libreria sormontata da un busto di Omero.

Victor Hugo, "I lavoratori del mare"
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina.
Sal 140,12

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Andò al tavolo rotondo su cui erano ammonticchiati i libri letti di recente, o letti a metà, o in attesa di essere letti, e portò i tre volumi rilegati in azzurro di Trilby, a lui dedicati dall’autore, alla scrivania vicino alla finestra. Aveva preso l’abitudine di prenderli e sfogliarli di quando in quando per vedere se sarebbe riuscito in tal modo a sorprendere nell’opera il mistero della sua stupefacente popolarità.

Dura la vita dello scrittore
David Lodge

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Avevo messo nello zaino lo stradario di Londra e mi capitò fra le mani mentre cercavo invano una mezza barretta di Mars che ero convinto di avere. Lo tirai fuori e sfogliai le sue pagine fitte, come sempre sorpreso e lievemente emozionato di trovarle zeppe di quartieri, paesini, talvolta città quasi interamente inglobate dalla metropoli, i cui nomi, giurerei, non comparivano l’ultima volta che avevo guardato…..
Nutro la più profonda ammirazione per gli stradari di Londra, per come sanno scrupolosamente individuare e identificare ogni singolo campo da cricket e impianto di depurazione, ogni cimitero abbandonato e remota stradina di periferia, e per la quantità di nomi che riescono a concentrare negli spazi più minuscoli e nascosti. Saltai all’indice e, non avendo di meglio da fare, mi persi a esaminarlo…..
Passai mezz’ora a trastullarmi in questo modo, felice di trovarmi in una metropoli di tale sorprendente complessità, e ancor più lieto quando, rimettendo il libro nello zaino, ci trovai la mezza barretta di Mars con l’estremità aperta ricoperta da un generoso strato di lanugine che, senza alterarne il gusto, ne incrementava la sostanza.



Notizie da un’isoletta Bill Bryson
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Rastaman
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Messaggio da Rastaman »

“Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.”

Carlos Ruiz Zafon da “L’ombra del vento”
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.

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Rastaman
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Messaggio da Rastaman »

“Perché un romanzo è questo: lottare con il tempo, col fatto che la nostra vita si tesse dentro il tempo e che quel tempo ha un limite. In fondo, scrivere è un modo per resistere alla morte. Se fossimo immortali, nessuno più racconterebbe storie.”
Bruno Arpaia da “Il passato davanti a noi.”
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puma74
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Messaggio da puma74 »

I libri sono firmati parola per parola. I loro pregi e tradimenti sono visibili, la loro libertà o corruzione e inutilità apparirà chiaramente, sulla pagina sterminata dei secoli. [...] Scrivere nasce dal leggere e al leggere è grato. Scrivere è una delle poche cose rimaste uniche e nostre, dalla firma al romanzo, dal primo tema al testamento. [...] I libri si leggono e rileggono e ogni volta il sapore è diverso.

ACHILLE PIE' VELOCE Stefano Benni
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Sul BC Italia mi trovate con il nome di Elisa
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima. (Cicerone)

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La quarta notte, proprio mentre stavo per affrontare la deprimente prospettiva di terminare la lettura dell’unico libro che stavo leggendo e di non aver nient’altro da fare nelle sere a venire se non starmene disteso al buio ad ascoltare Katz che russava, fui deliziato, estasiato, grato e commosso, nel vedere che qualcuno aveva lasciato un libro di Graham Greene. Se c’è una cosa che ti insegna l’Appalachian Trail, quella è l’estasi a poco prezzo, che è poi qualcosa di cui potremmo fare buon uso anche nella vita di tutti i giorni.

Una passeggiata nei boschi Bill Bryson
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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La veglia è finita.
È un’esperienza notevole ritrovarsi fra moltitudini, centinaia di persone che finita la messa si affrettano ad andare a letto perché a) glielo hanno imposto e b) non c’è altro da fare.
………….Io e un’altra trentina di persone siamo usciti per primi dalla basilica e ci siamo precipitati su per le scale dell’ostello, zampettando a piedi nudi sui gelidi lastroni di cemento. Sono già sotto il piumino, mentre altra gente continua a entrare dalla porta. Un omone alto e robusto di sessant’anni, nella cuccetta in basso di fronte alla mia, è riuscito in qualche modo a battermi sul tempo. Avrà barato. Comunque sia, se ne sta lì sdraiato, immobile, in assoluto silenzio. Frugo nel letto in cerca di Father’s Music. Mi coglie un attimo di panico al pensiero di averlo lasciato in chiesa. Ma poi, sotto le dita, sento lo spessore rassicurante della costola del libro. Dov’ero rimasto? Pagina 365.
“Raggiunsi il dormitorio. Una stanza spartana gremita di letti a castello a tre piani con pagliericci di crine di cavallo e intelaiature metalliche.”
Ma è perfetto! Quale esempio migliore di sincronismo. E un numero sufficiente di pagine per farmi scivolare in un meritato sonno profondo.
“Mi stesi su una cuccetta in basso e rimasi a fissare le ultime luci del giorno che svanivano. Al St Raphael i dormitori erano più grandi: in ogni camerata alloggiavano ottanta ragazzi, che sognavano di macchine, di vendette e di donne…”
Clic!
“Buonanotte Peter” mormora Seamus dalla cuccetta sopra di me.
È tutto buio!
Il libro cade a terra con un tonfo. Quei bastardi hanno spento le luci. Eppure in giro non si vedono preti. Ci sarà un interruttore centrale nascosto da qualche parte, azionato da un chierico rancoroso.
…………….Mi servirà di lezione. Che senso ha essere frugali con i piaceri della vita, centellinare le pagine di un libro, se poi si è precipitati senza preavviso in un abisso di tenebre? Se la vita è paragonabile a un libro, allora leggetevelo finché avete tempo, perché potreste rimanerne improvvisamente a corto.


La scoperta dell’Irlanda Pete McCarthy
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GrilloParlante
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Messaggio da GrilloParlante »

".. Mi leggo fino all'ultima parola di ogni cazzuto libro su cui metto la mani. Mi piacciono Faulkner, Dickens, Vonnegut, Brendan Behan, Dylan Thomas. Quella stessa settimana - il giorno di Natale, a essere esatti – avevo finito Revolutionary Road di Richard Yates, che è un romanzo assolutamente pazzesco. Anzi, volevo buttarmi con quello in mano – e non solo perché sarebbe stato abbastanza figo, e avrebbe dato un tocco mistico alla mia morte, ma perché poteva essere un buon sistema per farlo leggere anche ad altri.."

Nick Hornby - Non buttiamoci giù


(un pò estrema, forse, ma altro che release acrobatica!! :lol: )
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Lordpolo
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Messaggio da Lordpolo »

OT

Tra l'altro, un gran bel libro, lo consiglio vivamente (no, non l'ho letto perché lo consigliava l'aspirante suicida, giuro :lol: )
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GrilloParlante
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Messaggio da GrilloParlante »

OT

ma no?!?! perchè?? anzi, mi ha incuriosito un sacco questa citazione! vado a cercare il libro! :wink:
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Lordpolo
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Messaggio da Lordpolo »

Volevo solo dire che l'ho comprato perché avevo letto un post a riguardo in un blog che mi piace parecchio tempo fa (tra l'altro ricordo pure, incredibile, che l'ho comprato con Quinnipak alla Feltrinelli di Largo di Torre Argentina, quindi settembre dell'anno scorso), non mi ricordavo che fosse citato anche da Hornby
(ora l'ho prestato, ma se interessa - e se torna a casa sano e salvo - si può fare un ring :wink: )
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mitica88
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Messaggio da mitica88 »

C'era una volta una grande avventura:
la consuetudine alla lettura!
Pieni di libri i comodini,
scaffali, tavoli e anche lettini!
Tutti leggevano e il tempo volava,
e con il tempo la mente viaggiava:
storie di draghi, regine e pirati,
di navi e tesori ben sotterrati,
deserti, giungle e fitte foreste,
cannibali e indios a caccia di teste.
Pensieri strani e luoghi mai visti,
malvagi eroi, tipi buffi o tristi:
di spazio pei sogni ce n'era a iosa,
leggere era un'attività meravigliosa!
Racconti, favole, romanzi, fumetti,
volumi, tomi, libelli e libretti,
ce n'era gran scelta e varietà
a tutti leggevano a volontà!
Se erano piccoli i bambini
qualcuno per loro leggeva i destini
di Biancaneve e la mela stregata
e della Bella Addormentata.
Quanti bei libri, quanti piaceri
potevano scegliere i ragazzi di ieri!
Perciò vi preghiamo, fate il favore,
buttate in cortile il televisore!
Con uno scaffale riempite lo spazio
e pur se i ragazzi saranno uno strazio
per qualche giorno guardandovi male
colmate di libri quello scaffale;
vedrete che poi, passata la crisi,
pian piano smettete di essere invisi:
per far qualcosa, per curiosità
saranno colpiti dalla novità.
Sfogliando un libro quasi per caso
più non potranno staccarne il naso:
riscopriranno che grande diletto
è leggere un libro o un giornaletto.
Ci prenderanno tanta passione
che scorderanno la televisione;
i tempi in cui erano vittime inermi
del fascino truce dei teleschermi
un brutto sogno vi sembrerà
e ogni ragazzo grato sarà
a quelli che, con mossa sapiente,
l'han trasformato in teledipendente!

Roald Dahl - La fabbrica di cioccolato


(parte della canzone che gli Umpa-Loompa dedicano a Mike Tivù)
Nella camera sommersa del libro si è in salvo da tutto, almeno per un po'. (Antonio Munoz Molina)
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Mylord
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Messaggio da Mylord »

Dal sublime al ridicolo, dice uno spiritoso amator di libri, non vi è che un passo; dal bibliofilo al bibliomane non vi è che una crisi.
Il bibliofilo spesso diviene bibliomane quando il suo spirito viene meno, o quando la ricchezza aumenta; due gravi inconvenienti ai quali le più oneste persone possono andare soggette: ma il primo è più frequente del secondo. "Il bibliofilo, aggiunge Carlo Nodier, sa scegliere i libri, il bibliomane li accumula; il bibliofilo aggiunge libro a libro dopo averlo sottoposto a tutte le investigazioni dei sensi e dell'intelletto; il bibliomane lo pesa e lo misura; non sceglie, compra. L'innocente e piacevol febbre del bibliofilo è nel bibliomane una malattia acuta spinta fino al delirio. Giunta a tal segno fatale non serba più nulla d'intelligenza e si confonde con le manie." Se mi è permesso aggiungere un ultimo tratto per riepilogare questo giudizioso parallelo, direi che il bibliofilo possiede i libri, il bibliomane è posseduto da essi.


da Il bibliomane Boulard di Jean Baptiste Felix Descuret
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. L'importante è muoversi.

Robert Louis Stevenson

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

La strada principale è piena di caffè all’aperto, locali notturni e negozi colorati. Ci sono anche molte librerie di libri usati, e in una di queste trovo un volume che cercavo da anni. È una prima edizione, in perfetto stato, di The rivers ran east, il classico dell’esplorazione di Leonard Clark. La prima volta che lo lessi avevo sette anni. Era il mio primo racconto di avventura, di viaggio, e lo leggevo di notte al lume di una candela. La luce della candela era molto più morbida di quella dell’abat-jour, e sotto le lenzuola mi sembrava di essere in tenda, insieme a Clark e il suo compagno Jorge, accampato sotto gli alberi giganteschi della foresta amazzonica. Naturalmente ho conservato quel tascabile della BUR. Il titolo italiano è I fiumi scendevano a oriente e le pagine sono piene di annotazioni a matita scritte con la calligrafia rotonda e un po’ impacciata dei bambini. Riportavo con cura tutte le parole indios citate dal libro, nel caso mi capitasse, un giorno, di navigare sul Perené e dover conversare con qualche cacciatore di teste jivaro. Quando ho visto che l’edizione originale conteneva, in appendice, un piccolo vocabolario indio, mi sono messo a ridere.



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Messaggio da piccola ribelle »

Richard smise di sfogliare la rivista che aveva in grembo (si era imbattuto in un’intervista con Gwyn Barry), si alzò in piedi e si mise a esaminare gli scaffali. Erano in rigoroso ordine alfabetico. Gli scaffali di Richard non erano in ordine alfabetico. Richard non aveva mai avuto tempo di ordinarli alfabeticamente. Era sempre troppo impegnato – a cercare i libri che non riusciva a trovare. Aveva libri ammucchiati sotto i tavoli, sotto i letti. Libri ammucchiati sui davanzali al punto da oscurare il cielo.


L’informazione Martin Amis
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