marcela serrano

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monica
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marcela serrano

Messaggio da monica »

mi piacerebbe sapere che ne pensate,se avete letto qualcosa,se non la conoscete proprio...e se per caso ne avete già parlato...chiedo venia in anticipo!
ho la sua bibliografia completa eccetto l'ultimo uscito poichè il primo mi fu regalato in edizione economica feltrinelli e per averli tutti uguali e in ordine nello scaffale della libreria,ogni volta mi tocca aspettare l'uscita dell'economica che di solito è sempre più o meno un anno dopo l'uscita della prima edizione!

"l'albergo delle donne tristi" mi ha ridato la voglia di leggere dopo un blocco del lettore durato parecchi mesi durante i quali anche solo prendere in mano la guidatv mi costava fatica..poi curiosa come sono non ho resistito,avevo sete...sete..e così ho cominciato a comprare tutti quelli che erano già usciti e ad attendere con trepidazione ogni nuovo lavoro di quella che mi piace definire "una scrittrice femminile e femminista"..

scusatemi,sono di un prolisso terrificante...ma mi piace tanto!

buona giornata,
monica!

"...siate sempre capaci di sentire nel profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque,in qualsiasi parte del mondo." (che guevara)
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Therese
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Messaggio da Therese »

Ho lettto solo "Donne dagli occhi grandi" e mi è piaciuto molto! Belle storie di coraggio al femminile, bei personaggi che riescono a caombattere con dolcezza ed astuzia, sicuramente un'autrica da approfondire.
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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vesna
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Messaggio da vesna »


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ai.amano
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Messaggio da ai.amano »

ne ho letti due, l'albergo delle donne tristi e nostra signora della solitudine.
molto belli, soprattutto il primo, anche se mi hanno lasciato una certa malinconia addosso...

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vanya
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Messaggio da vanya »

"l'albergo delle donne tristi" mi ha ridato la voglia di leggere
a me invece per poco non la toglieva :lol: , no scusa, torno seria ( :whistle: ), ma ho trovato questo romanzo intollerabilmente melenso, retorico, pieno di luoghi comuni e molto molto irritante. probabilmente se fosse stato scritto negli anni 70 o giù di lì avrei apprezzato un certo modo di esprimere questa spaccatura tra i due sessi ma visto che è stato pubblicato un decennio fa o forse meno, mi è parso anacronistico. e poi la scrittura in sè l'ho trovata veranmente poco gradevole, di chi si prende troppo sul serio e l'ironia non sa dove stia di casa.
ma tutte queste cose dovrei averle scritte in un altro thread :mrgreen:
per rasserenare gli animi dopo questo attacco di cattiveria dirò anche che tutte le donne ( perchè questo è un Libro per Donne) con cui ne ho parlato l'hanno molto apprezzato, evidentemente io faccio poco testo :mrgreen: :lol: :P
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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monica
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Messaggio da monica »

beh..anacronistico dal punto di vista europeo magari sì...ma la realtà cilena è un tantino diversa...adesso non lo so ma fino a qualche anno fa posso assicurarti che il divorzio non era legale...l'uomo poteva abbandonare moglie e prole mentre la donna no...insomma,qui è un tantino diverso,no?
la serrano credo si limiti ad offrirci uno spaccato del suo paese che non dovremmo misurare con il nostro metro per il semplice fatto che siamo diversi...
nel cile degli anni '70 una donna attiva in politica era un qualcosa di straordinario(probailmente anche adesso!)nel senso letterale del termine (extra-ordinario ovvero fuori dall'ordinario) mentre qui anche le pornostar e le soubrettes fanno politica...

mi piacciono i pareri diversi comunque...sennò non ci sarebbe confronto e di conseguenza morte dei pensieri!

monica!
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vanya
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Messaggio da vanya »

tanto per cambiare non mi sono fatta capire con più chiarezza :) . il mio "anacronistico" non era riferito all'attuale situazione femminile, senza arrivare in Cile non credo affatto che la tanta agognata parità sia stata raggiunta neanche da noi: io ho esempi quotidiani di stonature piccole e grandi. dalla moglie uccisa a botte dal marito, a quella che non lavora perchè "lui non vuole" . e mi sto riferendo solo a situazioni che conosco personalmente, leggendo un qualunque quotidiano o una qualunque statistica sulla disoccupazione femminile o sulla diversa retribuzione si può capire quanti anni luce ancora occorreranno per arrivare a situazioni accettabili. quindi lungi da me pensare che i temi sull'emancipazione femminile siano superati.
io mi riferivo solo al modo che ha la Serrano di porre la questione, questa divisione tra uomo e donna come se appartenessero a due specie diverse, questi uomini descritti che sono sempre sfuggenti, terrorizzati dalle donne, incapaci di prendersi responsabilità, incapaci di amare, privi di tutto quanto hanno invece di bello le donne, che tra l'altro appaiono nei suoi libri sempre come vittime o forti combattenti :suspect: . è questa visione delle cose che a me (e ne sottolineo la soggettività ) ha un po' stancato, questo voler stereotipare situazioni che hanno miliardi di sfumature, questo voler incasellare in generi. io sono una Persona e conosco Persone e prima che come Uomo o Donna, dell'essere umano che ho davanti me ne faccio un'idea come persona, appunto.
questo volevo dire ( 'na faticata :lol: ) :D
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
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potbook
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Messaggio da potbook »

Se non erro Donne dagli occhi grandi é di Mastretta e non di Serrano.

Concordo un po' con Vania un po' con monica....
credo che uomo e donna appartengano davvero a due mondi diversi, gli stereotipi che la Serrano descrive Nell'albergo delle donne tristi , a mio avviso, si riscontrano anche nell'attuale societá...quante donne si sono stancate di essere le madri, le amanti , le figlie dei propri compagni, quante altre hanno reso possibile lo "sbocciare" del proprio compagno nel mondo sociale accollandosi quelle piccole, noiose responsabilitá quotidiane .....che poi , magari, la fine sia davvero troppo melensa e scontata...bhe`non ci piove.
E comunque, solo per commentare, la teoria da me accettata in pieno...io sono una Persona e conosco Persone e prima che come Uomo o Donna, dell'essere umano che ho davanti me ne faccio un'idea come persona, appunto...anche nell'attuale 2004 é a volte un'utopia.


Mi piace, nella Serrano, il suo modo di scrivere al femminile, il primo che lessi mí prese molto, Noi che ci vogliamo tanto bene...tema ripreso un pochino da A. Grandes, tra le altre.

Ora ho ricevuto in regalo l'ultimo Arrivederci piccole donne...poi vi faró sapere!
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Therese
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Messaggio da Therese »

OPS! chiedo scusa :oops:
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
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Syrius
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Messaggio da Syrius »

Confermo quanto detto da potbook: è di Angeles Mastretta, grande scrittrice messicana.
Non preoccuparti però :wink: ...tempo fa avevo detto che "Non ti muovere" era stato scritto da Ammaniti :shock: mentre in realtà è risaputo essere "opera" della Mazzantini. Che figura di m... avevo fatto! :oops: :lol:
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie

Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
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MartinaViola
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Re: marcela serrano

Messaggio da MartinaViola »

eccomi qui a riesumare questa discussione dato che sto leggendo "noi che ci vogliamo così bene"...

l'anno scorso ho letto "antigua, vita mia" e mi era piaciuto moltissimo, ero rimasta coinvolta nella vicenda delle protagoniste e ho pianto come una disperata...insomma lo considero uno dei libri più incisivi del mio 2008.

adesso invece leggendo questo secondo libro della serrano ho la stessa sensazione espressa da vanya...mi sembra tutto così stereotipato, le donne si realizzano solo da sole perchè gli uomini sono cattivi, dittatori, egoisti etc. e allora queste donne - tutte donne in carriere le sue protagoniste, dubito che la serrano parlerà mai di una commessa...forse perchè le considera culturalmente più avanzate - si rifugiano tra le braccia delle amiche e bevono e fumano e parlano male degli uomini e dicono che sono indipendenti e invece poi si innamorano di nuovo di un altro tizio bastardo, peggio del precedente...insomma la trovo irritante, devo ammetterlo, non mi piace questo suo approccio.

mi chiedo come mai il primo che ho letto mi era piaciuto così tanto...ho una teoria: dipende tutto dal momento in cui leggi la serrano...se sei un pò in crisi con te stessa o col partner leggere un romanzo del genere può far riscoprire la propria individualità , può stimolare delle riflessioni; se invece sei in pace con te stessa e guardi al tuo partner come un complice, un amico, un amante, ti salteranno i nervi a leggere queste situazioni così stereotipate!

si parla di 3 donne diverse - Isabel, Sara e Marìa - e non ce n'è una - neanche mezza - che sia felice e soddisfatta del suo rapporto di coppia... :roll:
se vi va, date un'occhiata al mio blog:
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MartinaViola
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Re: marcela serrano

Messaggio da MartinaViola »

ho finito di leggere "Noi che ci vogliamo così bene"...su una scala da 1 a 10 direi 2,5! :D


ho scritto un commento lunghissimo su anobii...qui riposto solo le conclusioni.

Le donne descritte vorrebbero essere forti e indipendenti ma non credono di poterlo essere con un uomo accanto, come se la presenza di una persona di sesso maschile le intimorisse, constringendole a nascondersi dietro alle sigarette e ai bei vistiti; la Serrano propone una donna ideale completamente sbagliata: una donna che vive solo del suo essere donna e non del suo essere persona in rapporto con altre persone; un concetto restrittivo che mi ha irritato costantemente durante la lettura.

Sono piuttosto delusa: la Serrano mi aveva conquistata con Antigua, vita mia - un romanzo di donne che nuovamente prendono coscienza della loro indipendenza dal maschio - che avevo trovato coinvolgente e per niente pesante: probabilmente la seconda volta è stata una brutta copia della prima, invece di essere, come i romanzi di uno stesso autore dovrebbero, qualcosa di simile e al tempo stesso diverso.
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