Un giorno di gloria per miss Pettigrew-Winifred Watson

[lunabluxxx]

Londra, anni Trenta. Miss Ginevra Pettigrew è una zitella di mezza età (per l'epoca...quarant'anni ) scialba, timida e sola al mondo, alla disperata ricerca di un lavoro come istitutrice per evitare lo spettro dell'ospizio dei poveri. Ormai avvilita e con poche speranze, viene mandata dall'agenzia di collocamento in un appartamento dei quartieri alti, dove le apre la porta Miss LaFosse, giovane e bellissima cantante che frequenta il bel mondo e che la coinvolgerà, in un turbine di equivoci, colpi di scena, vestiti e belletti, nella giornata più sorprendente ed eccitante della sua vita, che sconvolgerà non solo le sue convinzioni morigerate ma anche e soprattutto la sua idea di se stessa.

Questo libro è assolutamente delizioso! Una commedia degli equivoci vivacissima, delicata e impregnata di piacevole humour inglese, che si svolge in un'unica, lunghissima giornata in cui miss Pettigrew si ritroverà prima scandalizzata, poi affascinata ed infine lanciata in un mondo a lei sconosciuto dove scoprirà un'altra, insospettabile se stessa, brillante e ammirata dalle persone che la circondano.
L'ho letto d'un fiato in un paio di giorni e lo consiglio assolutamente a chiunque abbia bisogno di sorrisi e positività

[Therese]

mi sa che lo metto in wishlist.

[kaiou]

Uhm, bello.

Ottima scoperta!

Ho letto su wikipedia, non l'avevo mai sentito citare prima, neppure il film.

[Milonga]

mi sa che lo metto in wishlist.

Mi sa che lo faccio anche io

[lisolachenonce]

Un giorno di gloria per miss Pettigrew - W. Watson
Ed. beat (Neri Pozza)


Questo romanzo è stato pubblicto nel 1938 ed è ambientato in quegli anni.
Miss Pettigrew, istitutrice di mezz'età in cerca di lavoro, viene proiettata nel mondo dei "telefoni bianchi", con attrici, donne bellissime, gangster e lusso sfrenato. In una sola giornata riuscirà a dare una svolta alla sua vita. Vicenda fortemente fantasiosa da commedia brillante, con imprescindibile lieto fine.
Spumeggiante e pieno di dialoghi brillanti e arguti, con una girandola di capovolgimenti di fronte è un piacevole divertissement per un weekend di pioggia (o spiaggia).

[francesina]

Testo d'evasione, simpatico e scorrevole. L'atmosfera è quella - ricca di fascino - degli anni '30: vestiti glitterati, capelli ondulati, cipria, cocktail e serate danzanti: la gioviale ma dimessa Miss Pettigrew avrà modo di vivere appunto il suo giorno di gloria in questo mondo dorato, decisamente lontano dalla sua realtà di istitutrice in serie ristrettezza economiche.
E' una lettura piacevole benché ripetitiva in alcuni punti: la commedia degli equivoci, specie se così ricca di dialoghi, si presta a mio avviso più ad una pièce teatrale.

[Therese]

Miss Pettigrew sembra la solita signorina incolore: povera e costretta a fare l'istitutrice, un lavoro che non sopporta; l'incontro con una famosa attrice che ne fa da subito la sua confidente, cambia tutto: Miss Pettigrew dimostrerà di sapersi muovere con disinvoltura nel bel mondo, darà prova di arguzia nelle situazioni più incresciose e soprattutto dimostrerà che a volte non siamo noi ad essere sbagliati, ma il contesto in cui ci muoviamo, l'affetto di un'amica che crede in noi può fare miracoli!
Libro davvero carino.

[Towandaaa]

Piuttosto scialba questa istitutrice, anche quando toglie più volte dagli impicci le svampite arriviste che il destino le pone sulla strada e i relativi pigmalioni, perché lo fa quasi inconsapevolmente, mossa dall’intento di lasciarsi trasportare dagli eventi prima che la carrozza torni ad essere una zucca, in una giornata che per lei sembra essere una vera favola (per me invece un opinabilissimo giorno da leone secondo il noto adagio che lo contrappone a quelli da pecora).
Scene da commedia molto british (ma nel senso deteriore del termine), signorine che molto eufemisticamente si possono definire frivole e futili, prese di coscienza che nemmeno la gioiosa ingenuità che le pervade riesce a sollevare dalla banalità (per esempio: “non poteva negare che la via della perdizione, condannata da genitori e principi morali, era molto più piacevole del solitario sentiero della virtù”), gioco degli equivoci spesso prevedibile (al punto che avrei preferito scoprire che miss LaFosse cercava davvero un’istitutrice avendone sentita la necessità per se stessa in un attimo di sporadica lucidità)… mutatis mutandis: molti merletti ma niente arsenico !

[aly24j]

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