Piccole grandi bugie - Liane Moriarty

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saturn111
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Piccole grandi bugie - Liane Moriarty

Messaggio da saturn111 »

Ho scoperto questo libro grazie alla bellissima serie TV americana Big Little Lies, scritta benissimo e con delle attrici fantastiche tra cui Laura Dern, Nicole Kidman e Reese Witherspoon. La prima differenza con la serie è che il libro è australiano, ambientato in una piccola cittadina balneare dell'Australia, in una comunissima comunità di provincia. La storia parte con un mistero ovvero un omicidio di cui però non viene svelato nulla se non nel finale. Le protagoniste sono tre mamme che hanno i figli in classe assieme alla pre-scuola, quello che credo sia il nostro asilo. Madeline è esuberante, combattiva, in crisi con la figlia adolescente e in pessimi rapporti con l'ex marito e padre della prima figlia. Celeste è riservata, bellissima, ricca e apparentemente sempre con la testa fra le nuvole. Jane è un giovane mamma single appena arrivata in città, molto timida e ansiosa. Protagonisti in secondo piano sono i bambini della pre-scuola, soprattutto Ziggy il figlio di Jane che viene accusato di bullismo. Tutta la storia ruota attorno a questa vicenda di bullismo per cui si scatena una guerra tra le mamme pro o contro il piccolo Ziggy. È un libro sulla violenza o meglio sulla cultura alla violenza che viene dall'impronta che ne subiamo da bambini. La storia è costruita molto bene, mescola problematiche sociali al classico giallo con rivelazione finale. Quello che mi era piaciuto nella serie, ovvero lo spessore dei personaggi con tutte le loro sfaccettature, nel libro viene un po' a mancare; qui sono infatti più monocordi, quasi a sfiorare la macchietta in certi casi. Solo nelle ultime pagine rivelano un po' della loro personalità, diventando più interessanti. In generale è un buon testo con una storia coinvolgente, anche se non riesce a gestire bene la marea di personaggi che mette in campo e la mole di sottotrame inutili, o meglio col solo scopo di dare al lettore possibili indizi dell'omicidio. Mi fa piacere averlo letto anche se ho preferito la serie tv, che mi è sembrata più significativa e sensata nelle scelte finali della narrazione.
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