
Ho fatto molta fatica a terminarlo, impiegandoci comunque tre settimane: sono riuscita a non abbandonarlo solo perché comunque volevo sapere con più precisione la vera natura della scuola e in cosa consistessero effettivamente le donazione e la galleria. Condivido l'opinione di Towandaa e trovo anch'io controproducente la scelta stilistica di Ishiguro:la trama basata esclusivamente di aneddoti raccontati in ordine sparso dalla narratrice mi ha reso faticoso avanzare nella lettura. Ho però apprezzato il modo naturale in cui alla fine ha svelato la verità, inserendola negli ultimi scambi di battute dei personaggi: nessun colpo di scena finale insomma, il che rende maggiormente la naturalezza, l'ineluttabilità del tragico destino assegnato ai protagonisti: come se fosse normale e comunque non opportuno ribellarsi o cambiarlo.