Mi ha un parecchio deluso questo romanzo di Presta, noto conduttore radiofonico.
Sapevo dalla trama che sarebbe stata una lettura di svago ed era proprio quello che cercavo, ma il confine tra la leggerezza e la vacuità è spesso sottile ed è facile che un romanzo con una trama non geniale, una sintassi dimenticabile ed una serie di difetti ben evidenti non risulti "gradevole" o "fresco", ma solo superficiale. E' appunto questo il caso.
Accendimi vuole essere una favola moderna, la cui protagonista è Caterina: pasticcera romana con un fratello ingombrante, un fidanzato odioso - che infatti lei non ama- e tutta una serie di frustrazioni. L'elemento fiabesco e quello di una radio che, come da titolo, le parla. Se sono in vena non mi spiacciono gli elementi surreali o persino magici in un romanzo, eppure qui li ho trovati completamente artificiosi: non solo non mi hanno coinvolto, ma mi hanno quasi infastidito.
Marco Presta, Accendimi
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Marco Presta, Accendimi
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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