Nel dialetto napoletano la mammana è l'ostetrica. Protagonista di questo romanzo che trovo fluttui tra il romanzo storico, il romanzo di formazione e la saga familiare è Lucina che nella Campania rurale prima e poi nella Napoli di metà Ottocento fa appunto la levatrice.
Difficile scendere nella trama senza rilevare un dettaglio fondamentale che è il vero nodo del testo. Anticipo quindi che Lucina fa nascere una bambina albina che non viene accettata dalla sua famiglia (si diceva che gli albini portassero sfortuna), la chiama Stella e poi, per fuggire le malelingue, si ricostruisce una vita con lei a Napoli.
La mammana è un romanzo colto, con un'accurata osservazione e caratterizzazione dei personaggi e una lingua che si ispira al periodo nel quale è ambientato il testo.
Romanzo preso quasi per caso in biblioteca, si è rivelato una bellissima lettura.
A. Ossorio, La mammana
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A. Ossorio, La mammana
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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