Philip K. Dick - La svastica sul sole

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fuocoblu
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Philip K. Dick - La svastica sul sole

Messaggio da fuocoblu »

Un libro da leggere con molta attenzione. L'idea di base, il mondo come sarebbe se Germania, Giappone e Italia avessero vinto la seconda guerra mondiale, è semplice e geniale, ormai non più nuova, ma la realizzazione, la trama è originalissima. Mi ha completamente spiazzato: pur non sapendo cosa aspettarmi, ciò che leggevo si allontanava persino dalla mia mancanza di aspettative!
Letto superficialmente sembra un discreto libro con un finale insulso, ma prestando attenzione, si scopre il colpo di scena e di genio (forse).

Philip K. Dick
La svastica sul sole (The man in the high castle)
Fanucci Editore
14,50 euro
scritto nel 1962
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
-Strange world: people talk, sometimes I wonder why (Kè)-
-No brain, no pain-
- eat cheese now. ask me how. -

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azimuth
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Messaggio da azimuth »

fuocoblu ha scritto:... scritto nel 1962 ... l'idea di base ... ormai non più nuova...
Ahem.... magari era nuova per l'epoca in cui fu scritta... ;-)
** Azimuth **

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vanya
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Messaggio da vanya »

a me è piaciuto molto, solo l'avrei voluto più "corposo", con più cose, più dettagli, più pagine.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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vesna
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Messaggio da vesna »

anche a me è piaciuto molto, e l'ho trovato giusto come pagine, dettagli etc.
la cosa che adoro quando leggo dick e che ci lascia lo spazio di immaginare le cose e riempire quelle cose che lascia "vacanti".
adoro i suoi racconti proprio per quello.
i suoi mondi sono leggermente imprecisi, e almeno a me stimolano la fantasia, ma mi chiedo sempre come certe cose le imaginava il letore che li leggeva nei anni 60.
mi sa che mi tocchera leggere qualche critica scritta al epoca :-P

Pensieri sparsi
"Da un certo punto in avanti non c'e più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare."
Franz Kafka

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fuocoblu
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Messaggio da fuocoblu »

Ahem.... magari era nuova per l'epoca in cui fu scritta...
infatti: era un'idea semplice e geniale, ormai non è più nuova, etc.
Forse sono stato un po' sintetico, ma pensavo si capisse.

Adesso va meglio?
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
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-No brain, no pain-
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DOTTAZEL
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Messaggio da DOTTAZEL »

Sono d'accordo con Vesna, il punto è capire come certi argomenti potevano essre recepiti dal lettore degli anni '60 e naturalmente anche come erano sentite anche dallo scrittore, secondo me un grande libro ancora adesso, la visionarietà (si dice? però rende) nell'immaginare non solo lo scenario ma i caratteri della classe dominante dei vincitori con le loro manie e la stereotipizzazione dei costumi e tradizioni.
Mette i brividi, un pò come tutta la produzione di Dick. Comunque bello da leggere e questa già è una gran cosa per un libro!
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Chi molto cammina molto vede

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azimuth
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Messaggio da azimuth »

fuocoblu ha scritto:Adesso va meglio?
Sì! :yes!: ;-)
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ciucchino
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Messaggio da ciucchino »

Bel libro, scritto bene, appassionante e inquietante.
La tensione tra i due imperi Giappone e Germania ricorda in maniera molto inquietante la guerra fredda.
La cosa più particolare del libro, secondo me, è l’idea del romanzo “La cavalletta ci opprime” che immagina un mondo dove gli alleati hanno vinto senza descrivere esattamente la nostra realtà ma solo le stesse inquietudini e tensioni.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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Silvermann
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Messaggio da Silvermann »

La tensione tra i due imperi Giappone e Germania ricorda in maniera molto inquietante la guerra fredda
anche la tensione di questi giorni tra USA e Russia non è mica male (ma chi lo sapeva che esisteva una Ossezia prima dell'estate?)

Ragazzi questo mondo è alla "canna del gas" e doppia allal grande la fantascienza più ardita...

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massiprof
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Messaggio da massiprof »

Visti i rigurgiti neonazi in Europa, forse questo libro è stato addirittura profetico per certi versi :cry:

La vera colonna portante è lo sdoppiamento realtà - ucronia: è il libro proibito e censurato a raccontare una realtà in cui l'Asse ha perso la guerra in un mondo che invece vede Germania e Giappone vincitrici del secondo conflitto mondiale.

Secondo me è un libro più complesso di quanto appaia a una prima lettura e poi, come hanno scritto giustamente prima, va considerato il clima politico mondiale che si respirava quando venne pubblicato.
A partire da una certa età, la vita diventa amministrativa - soprattutto (Houellebecq)

Una casa senza libri è come una pornostar senza vagina (Pinketts)

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Gahan
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Re: Philip K. Dick - La svastica sul sole

Messaggio da Gahan »

Ho trovato questo libro per caso in una libreria dell'aeroporto di Lisbona e mi ha incuriosita perché ho visto che su amazon prime c'è una serie tv con lo stesso titolo.
Il fatto che fosse un libro di sole 250 pagine è stato incoraggiante, per cui ho comprato il libro con l'idea di guardare la serie tv successivamente.
L'idea di base è molto interessante: Dick immagina un mondo in cui l'Asse ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, con Germania e Giappone che si sono divise il grosso del territorio mondiale.
L'inizio è un po' faticoso perché il libro è poco descrittivo, quasi tutto viene raccontato mediante i dialoghi dei protagonisti e in modo frammentario, quindi si fa un po' fatica a fare un quadro generale della situazione geo-politica e delle dinamiche che ci stanno dietro. Tuttavia, andando avanti la storia mi ha abbastanza presa perché le pagine centrali sono abbastanza ricche di azione, peccato che poi il tutto scivoli in un finale filosofico-spirituale che lascia il lettore con l'idea che forse Dick non sapesse tanto dove andare a parare.
L'impressione generale è che abbia messo un po' troppa roba in questo libro, gli spunti sono talmente tanti che avrebbe potuto tranquillamente scrivere un libro di 600 pagine. Invece tutto rimane a livello superficiale, ermetico, non approfondito.

Ho già visto un paio di puntate della serie tv, sufficienti a darmi conferma di quanto già sospettavo: il libro è servito solamente come spunto, nella serie hanno dato ampio spazio alla fantasia, aggiungendo personaggi e situazioni e creando un'ambientazione di forte impatto visivo.

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