Capita di leggere un libro bello e interessante, come Kitchen, e avere la sensazione di aver scoperto un’autrice che merita.
Capita di leggere un altro libro della stessa autrice, Sonno profondo, e di promettere a se stessi che non si punteranno mai più soldi e aspettative su quel nome.
Dopo qualche anno capita di ricevere in regalo un libro come Ricordi di un vicolo cieco, leggerlo per affetto verso la persona che l’ha donato e scoprire che giudicare un autore a volte è davvero difficile.
La strategia, in questo caso, è tentare di astrarre il libro che si ha sotto mano da tutto quello che è venuto prima, nel bene e nel male. Il risultato non chiarisce più di tanto il giudizio, i cinque racconti non hanno tutti la stessa intensità, ma è comunque un buon esercizio critico.
Cinque racconti appunto, e cinque personaggi che si confrontano con il tema della felicità raccontandosi in un momento della vita.
Nelle mani di Banana Yoshimoto gioie e dolori piccoli e grandi si mescolano senza confondersi fino a realizzare un piatto unico dai mille sapori.
A volte la ricetta non riesce, come se l’autrice avesse finito un ingrediente fondamentale o l’avesse sostituito con uno all’apparenza simile, come nel racconto di Tomo-chan dove si avverte chiaramente la mancanza di spezie. Altre volte la Yoshimoto sorprende il palato con un gusto inaspettato, come i coniugi fantasmi del primo racconto, ed è una delizia assaporare il piatto.
Nonostante l’esercizio di astrazione, però, questo libro conferma una sensazione già provata con i precedenti: nonostante la perizia della cuoca, rimane poca traccia del suo lavoro. Niente di indigesto, ma neppure niente di indimenticabile, come se la scrittura di Banana Yoshimoto, nei momenti di grazia, finissse comunque per scivolare addosso.
Banana Yoshimoto - Ricordi di un vicolo cieco
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
io lo sto leggendo...
Insieme ad un altro paio di libri!!
A me piace molto la yoshimoto... pero' ammetto che devi essere dell'umore adatto. Non e' una che ti leggi... devi aver voglia di tristezza... di malinconia.
QUANDO LO FINISCO scrivo qualcosa di piu'...
anche se non sono molto brava con le recensioni!
Insieme ad un altro paio di libri!!
A me piace molto la yoshimoto... pero' ammetto che devi essere dell'umore adatto. Non e' una che ti leggi... devi aver voglia di tristezza... di malinconia.
QUANDO LO FINISCO scrivo qualcosa di piu'...
anche se non sono molto brava con le recensioni!