Lettere luterane / Pier Paolo Pasolini

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The Bookaneer
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Lettere luterane / Pier Paolo Pasolini

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Lettere luterane / Pier Paolo Pasolini

Simile a Scritti corsari (Cfr. mia recensione), raccoglie gli articoli scritti per il Corriere della Sera e Il Mondo. Pasolini utilizza l' antropologia culturale e la semiologia - i lineamenti, i movimenti, la lingua ci parlano, ma anche gli oggetti, la realtà fisica. Sembra una "scienza" costruita da un solo individuo, un individuo isolato, mentre la scienza è una produzione collettiva. Come poteva non essere isolato se rubava la scena e la scienza agli intellettuali critici ? non si fa. E' maleducazione.

Nel web si trova un'infinità di materiale su Lettere luterane e su Pasolini, il contenuto degli articoli una volta riportato perde forza, anche dire che "è attuale" fa perdere forza al testo.
Brevemente: ci parlerà della felicità (tema inusitato), del conformismo dei giovani (chi avrebbe il coraggio oggi ?), del Processo al Palazzo, non mancano bordate verso i progressisti, come il settimanale l'Espresso.
Trovo anche il termine "nulla mafioso", (stavo giusto cercando come definire un tale, intrallazzatore che ha fatto carriera, ma con "clerico fascista" mi sembrava di sopravvalutarlo).

Il trattato per l'educazione di Gennariello termina col linguaggio delle tazze da tè:
Erano tazzine color giallo ... Legate all'universo della Bauhaus e dei bunker, esse erano angosciose. [...] Tuttavia quelle tazzine avevano in sé una misteriosa qualità [...] quella dell'artigianato. Fino al Cinquanta, fino ai primi anni Sessanta è stato cosi. Le cose erano ancora cose fatte o confezionate da mani umane [...] Poi l'artigianato, o il suo spirito, è finito di colpo.

Eredi ? A me è venuto in mente Totò che visse due volte / Ciprì e Maresco

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