Singer ambienta il libro nella Varsavia della sua infanzia quando il pericolo dell’invasione nazista era alle porte e narra di una poetica storia d’amore tra Aaron, il figlio del rabbino di Via Krochmalna nel cuore del ghetto di Varsavia, e Shosha, una piccola e ingenua bambina che non riesce a crescere.
Da piccoli i due protagonisti giocano e cercano di stare sempre insieme anche se provengono da famiglie molto diverse: Aaron, figlio di un rabbino molto osservante e seguace delle tradizioni (tutto è proibito e tutto può diventare occasione di peccato) e Shosha povera e “scema” (ricorda la figura di Gimpel) ma bella, bionda e con gli occhi azzurri, la sua casa è luminosa, la cucina ricca di odori, colori e sapori e la sua famiglia è molto più libera. Aaaron si rifugia appena può nella casa dell’amica per raccontarle storie fantastiche e piene di mistero.
Il tempo e le circostanze li separano: ritroviamo Aaron, giovane scrittore in cerca di successo circondato da affascinanti donne (Clelia, animo forte e misterioso e appassionata di letteratura; Dora che crede nel comunismo e lo lascia per andarsene in Russia e poi, delusa, si suiciderà; Betty, attrice americana interprete di drammi yiddish ma tormentata e che cerca di convincerlo a fuggire con lei in America per sottrarsi al pericolo nazista e per trovare il successo).
Il mondo di Aaron è ricco anche di importanti figure maschili (il saggio Haiml, marito di Clelia e appassionato di opera; Sam, il milionario ebreo-americano finanziatore dei tentativi teatrali di Betty, la sua amante; il filosofo dandy Feitelzohn e Mark Elbinger). Una Varsavia quindi scossa da grossi fermenti culturali dove ritroviamo discussioni filosofiche, il comunismo visto da alcuni come una speranza e da altri come un sistema totalitario che schiaccia gli stessi comunisti, il circolo degli scrittori, intellettuali razionalisti e spiritualisti ma tutti accomunati da un senso di fatalismo nei confronti di Hitler.
Ritornando alla trama, ecco che Aaron oramai adulto rincontra Shosha: sembra sempre la stessa bambina, non è cresciuta, non è stata in grado di andare a scuola e il tempo sembra per lei essersi fermato al periodo dell’infanzia dei giochi con Aaaron. Contro ogni logica, Aaron decide di sposarla rinunciando a fuggire in America per non abbandonare la sua Shosha. Quest’ultima inizia a cambiare: ragiona e sorprende Aaaron per la sua saggezza e cerca in ogni modo di essere una buona moglie desiderando anche un figlio. La tragedia nazista incombe e nell’epilogo, ambientato in Israele dopo molti anni, si sapranno i destini dei protagonisti.
“dove sono finiti tutti quegli anni? Chi se ne ricorderà, dopo che ce ne saremo andati? Gli scrittori scriveranno, ma metteranno tutto a gambe all’aria. Deve esserci da qualche parte un posto dove tutto viene conservato, descritto fino nei dettagli più piccoli. Diciamo che una mosca è caduta nella tela di un ragno e il ragno l’ha succhiata fino a dissecarla. E’ un fatto dell’universo, e un fatto del genere non può essere dimenticato. Se venisse dimenticato, creerebbe un’imperfezione nell’universo”.
Un libro molto bello che vi consiglio di leggere.
Singer - Shosha
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Re: Singer - Shosha
Bella e completa la recensione di ciucchino
La lettura scorre agevolmente nonostante affronti temi impegnativi.
Proprio, a mio parere, perchè raccontati con delicatezza ed anche ironia.
Mi è piaciuto molto. Ben scritto.
La lettura scorre agevolmente nonostante affronti temi impegnativi.
Proprio, a mio parere, perchè raccontati con delicatezza ed anche ironia.
Mi è piaciuto molto. Ben scritto.
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert