Non conosco il tuo nome - Joshua Ferris

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PetiteBlanchet
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Non conosco il tuo nome - Joshua Ferris

Messaggio da PetiteBlanchet »

cominciato 20/04/2012

Era tanto tempo che non uscivo dai miei soliti schemi 'fantasy', l'ultimo libro non fantasy che ho letto è stato 'Il simbolo perduto'.
Desolante e agghiacciante... nessun lieto fine per Jane e Tim.
'Non conosco il tuo nome' l'ho cominciato per pura curiosità, mi ha travolto, a parte le primissime 2 pagine, che t'introducono alla storia, la lettura è volata.
Solitamente alla fine delle mie letture c'è una sorta di amarezza da 'fine libro', in 'Non conosco il tuo nome' non c'è stata, ma non perchè non ho gradito, semplicemente per il fatto che, dopo gli innumerevoli travagli di questa coppia, arrivare al punto è stata una liberazione.
Jane e Tim si amavano oltre ogni fisicità, la narrazione della loro storia è stata pesante e sofferta, speranza e determinazione. Perdizione e pazzia...
Un libro allucinante, sofferto: da leggere, assolutamente!!

ps - non mi è stato chiaro però se questo caso clinico è (è stato) reale...

finito 01/05/2012
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francesina
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Re: Non conosco il tuo nome - Joshua Ferris

Messaggio da francesina »

Non conosco il tuo nome è un libro bellissimo :yes!:
Era persino tra i 4 libri che ho indicato nel thread delle 4 migliori letture del 2010!
Sicuramente è un libro particolare, con una tematica unica e ben centrata all'interno del plot, dove la singolare patologia (clinica? psichiatrica?) del protagonista progressivamente lo porta a distruggere tutto ciò che si era creato (un bel matrimonio, una carriera riuscita, una rete di rapporti interpersonali serena) pur amandolo moltissimo. Ma non è un libro triste, non nel modo in cui facilmente può esserlo un romanzo insomma...
ps - non mi è stato chiaro però se questo caso clinico è (è stato) reale...
neanch'io sono riuscita a capire se Ferris sia partito da qualcosa di reale o se sia tutto frutto della sua fantasia... cerco un po' sul web e se trovo qualche info la riporto qui :wink:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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