Con l'avvicinarsi delle vacanze estive, consiglio a tutti gli amanti della natura, della montagna e delle passeggiate nei boschi questo gustosissimo resoconto di una stagione spesa da Bill Bryson -giornalista americano non in grande forma- e dal suo amico Katz -decisamente fuori forma- ad arrancare per l'Appalachian Trail, sentiero che dalla Georgia fino al Maine unisce il sud col nord della costa orientale USA.
Bryson ha un tocco spiritoso, attento e amabilmente dimesso; per quanto l'avventura sia molto poco romanzata, la lettura scorre via veloce e quello che rimane è un'urgenza di affrontare un sentiero nel bosco. Ragione per cui consiglio di leggerlo con gli scarponi ai piedi.
Un piccolo assaggio, dalla versione originale; l'azione si svolge in un rifugio, dove si incontrano diversi escursionisti.
I was perched on the edge of the sleeping platform lost in a little reverie [...] when one of the middle-aged guys drifted over and introduced himself as Bob. I knew with a sinking heart that we are going to talk equipment. I hate talking equipment.
"So, what made you buy a Gregory pack?" he said.
"Well, I thought it would be easier than carrying everything in my arms."
He nodded thoughtfully, as if were an answer worth considering, then said "I've got a Kelty."
I wanted to say -ached to say- "Well, here's an idea to try to get hold of, Bob. I don't remotely give a shit." But talking equipment is one of those things you have to do, like chatting to your mother's friend in the supermarket, so I said: "Oh yeah? You happy with it?"
"Oh, yeah" was the deeply sincere reply. "Tell you why" He brought it over to show me its features -its snap pockets, its map pouch, its general miracolous ability to hold contents. He was particolarly proud of a dropdown inner storage pouch, bulging with little plastic bottles of vitamins and medecines, with a transparent window built into it. "it lets you see what you've got in there, without having to undo the zipper," he explained and looked at me with an expression that invited staggered admiration.
Just at that moment Katz stepped up. He was eating a carrot (nobody could cadge food like Katz) and was about to ask me something, but when his eye lit on Bob's transparent pouch, he said: "Hey, look -a pouch with a window. Is that for people who are so stupid they can't figure out how to get it open?"
"Actually, it's a very useful feature," said Bob in a measured, defensive tone. "It lets you check the contents without having to undo the zipper."
Katz gave him a genuinely incredulous look. “What –like you’re so busy on the trail you can’t spare the three seconds it take to open a zipper and look inside?” […]
”Well, I actually find it quite useful,” Bob said quietly, to himself, but he took his pack away and bothered us no more. I’m afraid my equipment conversation nearly ended up like that somehow, with the talker retiring with hurt feelings and a piece of formerly prized equipment cradled to his chest. It was never my wish, believe me.
"Una passeggiata nei boschi" di Bill Bryson
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"Una passeggiata nei boschi" di Bill Bryson
Che le tartarughe siano grandi ammiratrici della velocità è cosa del tutto naturale.
Le speranze lo sanno, e se ne infischiano.
I famas lo sanno, e ne ridono.
I cronopios lo sanno e ogni volta che incontrano una tartaruga tirano fuori i gessetti colorati e sulla curva lavagna della tartaruga disegnano una rondine.
(J. Cortàzar, "Storie di cronopios e famas")
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Re: "Una passeggiata nei boschi" di Bill Bryson
Ahimè, questo è l'unico di Bryson ad avermi lasciato l'amaro in bocca. La sua irona e la sua intelligenza, questa volta, non bastano a reggere tutto il libro. D'altro canto quando si parla di sentieri nei boschi, di boschi e di montagne a ripetizione, alla fine, il rischio di non aver più molto da dire c'è
Se non fosse stato scritto da lui, comunque, ne sarebbe uscito un libro mortalmente noioso che avrei (davvero) abbandonato prima della fine...
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Re: "Una passeggiata nei boschi" di Bill Bryson
CI hanno anche tratto un film
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè
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Re: "Una passeggiata nei boschi" di Bill Bryson
Ho trovato il libro interessante e piacevole. Umorismo, amicizia, ma anche tante informazioni.
Indubbiamente “l'elogio al cammino” non come esperienza sempre posivita, ma che è anche fatica, freddo, cibo in scatola....
Riporto una delle citazioni che mi ha fatto molto meditare:
“Quando si percorre il mondo a piedi la vita assume una drastica semplicità. Il tempo perde il suo consueto significato. Quando è buio si va a dormire, quando fa giorno ci si alza, e tutto ciò che sta in mezzo sta semplicemente nel mezzo. In realtà è una cosa fantastica. Si cessa di avere impegni, doveri, obblighi, ambizioni particolari, per lasciare posto solo ai desideri più semplici e meno complicati; si vive insomma in una specie di ozio tranquillo, serenamente al sicuro dalle situazioni esasperanti, «ben lontani dalla prima linea», per usare le parole dell’esploratore e botanico William Bartram. Basta la volontà di continuare a camminare”.
Indubbiamente “l'elogio al cammino” non come esperienza sempre posivita, ma che è anche fatica, freddo, cibo in scatola....
Riporto una delle citazioni che mi ha fatto molto meditare:
“Quando si percorre il mondo a piedi la vita assume una drastica semplicità. Il tempo perde il suo consueto significato. Quando è buio si va a dormire, quando fa giorno ci si alza, e tutto ciò che sta in mezzo sta semplicemente nel mezzo. In realtà è una cosa fantastica. Si cessa di avere impegni, doveri, obblighi, ambizioni particolari, per lasciare posto solo ai desideri più semplici e meno complicati; si vive insomma in una specie di ozio tranquillo, serenamente al sicuro dalle situazioni esasperanti, «ben lontani dalla prima linea», per usare le parole dell’esploratore e botanico William Bartram. Basta la volontà di continuare a camminare”.
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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