CitAzioni Poetiche

[orsomarso]

SI FOSSE N'AUCIELLO

Si fosse n'auciello, ogne matina
vurria cantà 'ncoppa 'a fenesta toja:
"bongiorno, ammore mio, bongiorno ammore!"
E pò vurria zumpà 'ncoppa 'e capille
e chianu chianu, comme a na carezza,
cu stu beccuccio accussì piccerillo,
mme te mangiasse 'e vase a pezzechillo......
si fosse nu canario o nu cardillo.

TOTO' - Antonio de Curtis

[Still]

Nuvola, fragile e pronta a dividersi
La tua bocca, dolce suono e sapore
Un passo poco calmo
Troveremo la nostra canzone
Le tue mani, fiori gialli
Come un albero in primavera
Le tue dita e miei capelli
Se arriva il vento e suona la sua musica.

Still

[orsomarso]

Still: è inutile dire di chi sia lapoesia vero?

è sempre Pablo Neruda?

[alfiere]

Dedicata a tutti i bcers

La poesia sara' disponibile solo per i prossimi 14 giorni!

[Still]

alfiere.... Grazie!!!

[Lisa]

C'è uno scherzo poetico che mi divertiva tanto quando ero bambina. E' la storia in rime del prode Anselmo, un crociato un po' allocco che muore per non essersi accorto che l'elmo con il quale attingeva acqua era forato sul fondo. E' una ballata molto carina e comincia così, credo:

Passa un giorno, passa l'altro
mai non torna il prode Anselmo
perché era molto scaltro,
andò in guerra e mise l'elmo.
Mise l'elmo sulla testa
ma sul fondo non guardò.
poi partì la lancia in resta
e mai più lui ritornò.

la sua bella che abbracciollo
gli diede un bacio e disse va
poi poneagli ad armacollo
la fiachetta del mistrà
ecc. ecc. ecc.

Qualcuno la conosce o, meglio ancora, ne possiede una copia?
Ciao da Lisa

[liberliber]

IO. L'adoro
Versione di famiglia (devo verificare se quella ufficiale è la tua o la mia):

Passa un giorno passa l'altro
più non torna il prode Anselmo.
Egli era molto scaltro
andò in guerra e mise l'elmo
mise l'elmo sulla testa
per non farsi troppo mal
e partì la lancia in resta
a cavallo di un caval

Posso elargire fotocopia appena lo trovo.
La sai l'origine di questa poesia?

[Lisa]

Magica Liber, sapevo di poter contare su di te. Io ho citato a memoria quelle che credo siano le ultime strofe, magari con parecchie inesattezze. Tu hai citato invece l'inizio della ballata, che è molto lunga e a un certo punto parla della battaglia di Salamina, quando l'Anselmo assetato va a prendere acqua con l'elmo bucato.
per quanto riguarda l'origine del componimento, so che si tratta dello scherzo fatto da un peta famoso, che era anche insegnante di lettere (ahimé non ricordo chi fosse), al quale si era rivolto il padre di uno studente di liceo perché aiutasse il figlio somaro a comporre una tesina sui crociati da presentare all'esame di quinta ginnasio. Il poeta scrisse il Prode Anselmo, il ragazzo copiò tutto pari pari senza rendersi conto di quello che stava scrivendo. La ballata fece il giro delle commissioni che si sganasciarono dal ridere. Lo studente fu bocciato e poiché pare che lo stile fosse inconfondibile, il vero autore, smascherato, divenne per anni oggetto di burle.
Mi piacerebbe un sacco rileggere il testo integrale della ballata che purtroppo è sepolto fra le pagine ammuffite di vecchissime antologie.
Baci da Lisa

[liberliber]

parto in caccia
cmq sì era un professore milanese e pure nobile e ovviamente in questo momento mi sfugge il nome

[orsomarso]

Prima di tutto ringrazio anche io alfiere, dopodichè metto un'altra poesia di POE:

IL GIORNO PIU' FELICE

Il giorno più felice - l'ora più felice
questo mio inaridito cuore ha già conosciuto;
ogni più alta speranza di trionfo e d'orgoglio
sento ch'è fuggita via.

Trionfo? Oh sì, così fantasticavo;
ma da gran tempo svanirono ormai
le visioni di quel mio giovanile tempo -
e sia pur così.

E quanto a te, orgoglio, che dirti?
Erediti pure un'altra fronte
quel veleno che approntasti per me -
Ora acquetati, o mio spirito.

Il giorno più felice - l'ora più felice -
che quest'occhi avrebbero visto - hanno già visto,
il rifulgente sguardo di trionfo e d'orgoglio
sento che è spento ormai.

Ma mi fosse pur riofferta quella speranza
di trionfo e d'orgoglio, e con la pena
che allora avvertivo - quella fulgente ora
io non vorrei riviverla:

giacchè oscure
scorie erano su quelle ali
e, al loro agitarsi, una maligna essenza
ne pioveva - fatale per un'anima
che già l'ha conosciuta.

IL GIORNO PIU' FELICE - Edgar Allan Poe

[Still]

Nuvola, fragile e pronta a dividersi
La tua bocca, dolce suono e sapore
Un passo poco calmo
Troveremo la nostra canzone
Le tue mani, fiori gialli
Come un albero in primavera
Le tue dita e miei capelli
Se arriva il vento e suona la sua musica.

Still: è inutile dire di chi sia lapoesia vero?
è sempre Pablo Neruda?

ahhhhhhh!!!!!
ma daiiiii!!!
(c'ho fatto caso solo ora!!!!)
la poesiola è mia

[orsomarso]

ooooooooooooopppppppsssssss!
Perdona tu l'imperdonabile svista, non avevo neanche notato che l'avevi pure firmata, me ne sono accorto ora rileggendola. E comunque è davvero molto carina

[zazie]

Istanti

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.

Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.

Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.

Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.

Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.

Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.

Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.

JORGE LUIS BORGES

[zazie]

Grazie per la tua poesia Still, davvero bella!

[Xenia]

da piangere tanto è bella.
E io mi porto ben altro che solo l'ombrello...

[orsomarso]

"Nella sua fiamma mortale la luce ti avvolge"

Nella sua fiamma mortale la luce ti avvolge.
Assorta, pallida dolente, eretta davanti
alle vecchie spire del crepuscolo
che ti girano attorno.

Muta, amica mia,
sola in questa solitaria ora di morte
e colma di tutte le vie del fuoco,
pura erede del giorno distrutto.

Un grappolo di sole cade sulla tua veste scura.
Grandi radici notturne
improvvise ti salgono dall' anima
e quant' era in te occulto raffiora
sì che un popolo pallido e azzurro
si nutre di te, appena nato.

O grandiosa e feconda e magnetica schiava
del cerchio che avvicenda il nero all' oro:
in piedi, rappresenta una creazione così viva
che muoiono i suoi fiori e colma è di tristezza

- PABLO NERUDA -

Grazie STILL!!!!!!!!

[Still]

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà-Nazim Hikmet

[Still]

L'idea è quella di raccoglierle tutte e farne un libricino da bookcrossare ...
naturalmente è ancora solo un proggetto....

*la copertina è tua orso*

[orsomarso]

Il più bello dei mari
-Nazim Hikmet

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

[lisolachenonce]

Davvero sarebbe bello raccoglierle tutte insieme.....

Isola