CitAzioni Poetiche

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docTrigor
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Messaggio da docTrigor »

Accolgo l'appello di Still su altro Tread:

Alba

Raggi dorati mi sfiorano
il viso mentre una tiepida
brezza con sé li trascina;
le ultime stelle, splendenti,
osservo nel chiarore,
lentamente, spegnersi;
profumo di rose assaporo
nell’aurora del giorno nuovo,
tu, mia alba, nel tramonto sogno.



Versi

Versi nascono da buie notti
passate a rivedere ricordi,
versi muoiono tra cupi giorni
di monotonia e solitudine;
versi corrono tra parole
inascoltate, tra note e ritmi
s'inseguono, s'infilano tra
bianche pagine e si nascondono.
Versi competono: un tuo
sorriso, il più ambito premio.
AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE

A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
Membro del Vero Toro Club
Ciao ne (cit.)

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shining
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Messaggio da shining »

"Ma tra gli sciacalli, le cagne, le pantere,
le scimmie, gli scorpioni, i serpenti, gli avvoltoi,
i mostri guaiolanti, urlanti, grugnenti e striscianti
nell'infame serraglio dei nostri vizi,
eccolo là il più brutto, il più immondo, il più più maligno:
la noia! Non si scalmana con gran gesti e grida,
ma farebbe facilmente una rovina della terra
e in uno sbadiglio ingoierebbe il mondo!"
Charles Baudelarire
"ogni pazzia è suprema saggezza per un occhio che sa vedere...molta saggezza, la più pura follia!"e.dickinson (1865)

cu@8

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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

bellissime le poesie di Anna Achmatova
“Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perchè raccontano che i draghi esistono, ma anche perchè affermano che si possono sconfiggere.”

G. K. Chesterton

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malesi_in_blu
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La verità, vi prego, sull'amore

Messaggio da malesi_in_blu »

Una poesia che secondo me è, pur nella sua assoluta semplicità, bellissima e rivelatrice.

- La verità, vi prego, sull'amore -

di W.H.Auden

Dicono alcuni che amore è un bambino
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo
e alcuni che è un'assurdità
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l'aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.

Assomiglia a una coppia di pigiami
o al salame dove non c'è da bere?
Per l'odore può ricordare i lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un prugno
o è lieve come morbido piumino?
È tagliente o ben liscio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull'amore.

I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi
e l'ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.

Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle feste è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verità, vi prego, sull'amore.

Sono andato a guardare nel bersò:
lì non c'era mai stato;
ho esplorato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l'aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
e non era nemmeno sotto il letto.

Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull'altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
È un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull'amore.

Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre mi sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta
o sull'autobus mi pesterà un piede?
Accadrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull'amore.
"Rimasi a sognare l'incubo sino alla fine e a mostrargli ancora una volta la mia fedeltà."

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Still
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Messaggio da Still »

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste


Hermann Hesse
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quisaz
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Messaggio da quisaz »

:yes!: anche a me piace molto P.Neruda,
in particolare adoro "Mi piaci silenziosa..."
e questa:
** ** ** Il Pigro ** ** **

Seguiteranno a viaggiare
tra gli astri oggetti metallici
con dentro uomini stanchi,
violenteranno la luna
aprendovi farmacie.

E' il tempo dell'uva piena
e il vino comincia a vivere
tra le montagne e il mare.

In Cile ballano le ciliege,
cantano le ragazze brune,
l'acqua nelle chitarre luccica.
Il Sole bacia ogni porta
e col grano fa miracoli.

Il primo vino è rosato,
dolce come un bimbo tenero;
Il secondo vino è robusto
come voce di marinaio;
e il terzo vino è topazio,
un papavero e un incendio.

La mia casa ha mare e terra,
la mia donna ha grandi occhi
color nocciola selvatica,
quando si fa notte il mare
si veste di bianco e di verde,
e la luna tra le schiume
sogna come sposa marina.

Non voglio cambiare pianeta.

** ** **


...ma la mia poetessa preferita e'
Emily Dickinson


** ** **
How happy is the little Stone
That rambles in the Road alone,
And doesn't care about Careers
And Exigencies never fears -
Whose Coat of elemental Brown
A passing Universe put on,
And independent as the Sun
Associates or glows alone,
Fulfilling absolute Decree
In casual simplicity -

** ** **
I felt a Cleaving in my Mind -
As if my Brain had split -
I tried to match it - Seam by Seam -
But could not make them fit.

The thought behind, I strove to join
Unto the thought before -
But Sequence ravelled out of Sound
Like Balls - upon a Floor.

** ** **

ciao ciao a Tutti :wink:
Quello che allora non sapeva, era che impazzire
talvolta e' una reazione appropriata alla realta'.
(P.K.Dick, VALIS)

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isabel harcher
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Messaggio da isabel harcher »

non sono certa che si possa considerare davvero una poesia, ma nel suo credo ballard ha davvero un bel modo di usare il pensiero e le parole del presente ed eccolo allora...

Ciò in cui credo

J. G. Ballard


Credo nel potere che ha l’immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli.

Credo nelle mie ossessioni, nella bellezza degli scontri d’auto, nella pace delle foreste sommerse, negli orgasmi delle spiagge deserte, nell’eleganza dei cimiteri di automobili, nel mistero dei parcheggi multipiano, nella poesia degli hotel abbandonati.

Credo nelle rampe in disuso di Wake Island, che puntano verso il Pacifico della nostra immaginazione.

Credo nel fascino misterioso di Margaret Thatcher, nella curva delle sue narici e nella lucentezza del suo labbro inferiore; nella malinconia dei coscritti argentini feriti; nei sorrisi tormentati del personale delle stazioni di rifornimento; nel mio sogno che Margaret Thatcher sia accarezzata da un giovane soldato argentino in un motel dimenticato, sorvegliato da un benzinaio tubercolotico.

Credo nella bellezza di tutte le donne, nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore; nell’unione dei loro corpi disillusi con le illusorie sbarre cromate dei banconi dei supermarket; nella loro calda tolleranza per le mie perversioni.

Credo nella morte del domani, nell’esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti fuori stagione.

Credo negli organi genitali degli uomini e delle donne importanti, nelle posture di Ronald Reagan, di Margaret Thatcher e della principessa Diana, negli odori dolciastri emessi dalle loro labbra mentre fissano le telecamere di tutto il mondo.

Credo nella pazzia, nella verità dell’inesplicabile, nel buon senso delle pietre, nella follia dei fiori, nel morbo conservato per la razza umana dagli astronauti di Apollo.

Credo nel nulla.

Credo in Max Ernst, Delvaux, Dalì, Tiziano, Goya, Leonardo, Vermeer, De Chirico, Magritte, Redon, Dürer, Tanguy, Facteur Cheval, torri di Watts, Böcklin, Francis Bacon, e in tutti gli artisti invisibili rinchiusi nei manicomi del pianeta.

Credo nell’impossibilità dell’esistenza, nell’umorismo delle montagne, nell’assurdità dell’elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà dell’aritmetica, negli intenti omicidi della logica.

Credo nelle donne adolescenti, nel potere di corruzione della postura delle loro gambe, nella purezza dei loro corpi scompigliati, nelle tracce delle loro pudenda lasciate nei bagni di motel malandati.

Credo nei voli, nell’eleganza dell’ala e nella bellezza di ogni cosa che abbia mai volato, nella pietra lanciata da un bambino che porta via con sé la saggezza di statisti e ostetriche.

Credo nella gentilezza del bisturi, nella geometria senza limiti dello schermo cinematografico, nell’universo nascosto nei supermarket, nella solitudine del sole, nella loquacità dei pianeti, nella nostra ripetitività, nell’inesistenza dell’universo e nella noia dell’atomo.

Credo nella luce emessa dai televisori nelle vetrine dei grandi magazzini, nell’intuito messianico delle griglie del radiatore delle automobili esposte, nell’eleganza delle macchie d’olio sulle gondole dei 747 parcheggiati sulle piste catramate dell’aeroporto.

Credo nella non esistenza del passato, nella morte del futuro, e nelle infinite possibilità del presente.

Credo nello sconvolgimento dei sensi: in Rimbaud, William Burroughs, Huysmans, Genet, Celine, Swift, Defoe, Carroll, Coleridge, Kafka.

Credo nei progettisti delle piramidi, dell’Empire State Building, del Fürerbunker di Berlino, delle rampe di lancio di Wake Island.

Credo negli odori corporei della principessa Diana.

Credo nei prossimi cinque minuti.

Credo nella storia dei miei piedi.

Credo nell’emicrania, nella noia dei pomeriggi, nella paura dei calendari, nella perfidia degli orologi.

Credo nell’ansia, nella psicosi, nella disperazione.

Credo nelle perversioni, nelle infatuazioni per alberi, principesse, primi ministri, stazioni di rifornimento in disuso (più belle del Taj Mahal), nuvole e uccelli.

Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell’immaginazione.

Credo in Tokyo, Benidorm, La Grande Motte, Wake Island, Eniwetok, Dealey Plaza.

Credo nell’alcolismo, nelle malattie veneree, nella febbre e nell’esaurimento.

Credo nel dolore.

Credo nella disperazione.

Credo in tutti i bambini.

Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei, nelle segnalazioni d’aeroporto.

Credo a tutti i pretesti.

Credo a tutte le ragioni.

Credo a tutte le allucinazioni.

Credo a tutta la rabbia.

Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni.

Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce

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Still
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Messaggio da Still »

bella!!!
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

Inviato: Dom Set 28, 2003 4:22 pm Oggetto:


--------------------------------------------------------------------------------

' A NOTTE


' A notte. Da sotto 'a fenesta
io sento 'o remmore d' 'o mare
ca pare vulesse parlà...
Sta voce 'a cunosco...Me parla e me dice
ca tutt' 'o ricordo d' 'o tiempo felice
comm acqua che passa me 'ntosseca e va.

E' notte. Scuieto e scuntento
stu core che cerca e nun trova
se lagna ch'è stanco 'e suffrì
Appriesso a nu nomme chest'anema vola,
s'affanno s'abbatte, lle manca 'a parola,
e penza a sta vita ca more accussì.

E' notte. Int' 'a cammera sola
cu ll'ombra d' 'a lampa sbarèo...
Na faccia me pare 'e vedè...
Se move... Me ride... me guarda sperduta
po' tutt' a nu tratto ,'è già scomparuta...
E' suonno, stu suonno? E st'ombra, ched'è?

Io guardo, cu ll'uocchie abbruciate
d' 'o chianto cchiù amaro e cucente
chell'ombra che vene e po' va...
E sento cchiù forte sta voce d' 'o mare
c' 'a sott' 'a fenesta me chiamma; e me pare
ca dice "Vuò pace? T'aspetto. Sto ccà".

Sì sì! so' d' 'o stesso culore
celeste brillante e lucente
chill'uocchie ca 'o suonno me dà...
E ' o raggio d' 'a luna ca va ncopp'a st'onne
E chisto ricordo me ntosseca e va...

E' notte. Che notte 'e turmiente!
Pecché, tu, luntano, nun siente?
Pecché me fai tanto suffrì?
Te chiammo, te cerco, me manca 'a parola.
E sempe speruta chest'anema vola
e penzo a sta vita, ca more accussì.

(Ferdinado Russo, 1866-1927)

Still, l'ho ricopiata dal 3d in area generica, non avevo letto il tuo suggerimento! :)
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quisaz
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Messaggio da quisaz »

una mia recente scoperta...
L'isola non trovata di F.Guccini si ispira
a :yes!: LA PIU' BELLA di G.Gozzano:

** ** **
LA PIU' BELLA

. 1 .

Ma bella piu` di tutte l'Isola Non-Trovata:
Quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino
Il Re di Portogallo con firma sugellata
E bulla del Pontefice in gotico latino.

L'Infante fece vela pel regno favoloso,
Vide le Fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera
E il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso
Quell'isola cercando... Ma l'isola non c'era.

Invano le galee panciute a vele tonde,
Le caravelle invano armarono la prora:
Con pace del Pontefice l'isola si nasconde,
E Portogallo e Spagna la cercano tuttora.

. 2 .

L'isola esiste. Appare talora di lontano
Tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero:
"...l'Isola Non-Trovata!" Il buon Canariano
Dal Picco alto di Teyde l'addita al forestiero.

La segnano le carte antiche dei corsari.
... Hifola da trovarfi?... Hifola pellegrina?...
E` l'isola fatata che scivola sui mari;
Talora i naviganti la vedono vicina...

Radono con le prore quella beata riva:
Tra fiori mai veduti svettano palme somme,
Odora la divina foresta spessa e viva,
Lacrima il cardamomo, trasudano le gomme...

S'annuncia col profumo, come una cortigiana,
L'Isola Non-Trovata... Ma, se il pilota avanza,
Rapida si dilegua come parvenza vana,
Si tinge dell'azzurro color di lontananza...


** ** **
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Messaggio da ilmagodilussino »

Si pudiera vivir nuevamente mi vida.
En la próxima trataría de cometer más errores.
No intentaría ser tan perfecto, me relajaría más.
Sería más tonto de lo que he sido,
de hecho tomaría muy pocas cosas con seriedad.
Sería menos higiénico.


Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.

Correría más riesgos,
haría más viajes,
contemplaría más atardeceres,
subiría más montañas,
nadaría más ríos.


Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.

Iría a más lugares adonde nunca he ido,
comería más helados y menos habas,
tendría más problemas reales y menos imaginarios.


Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

Yo fuí una de esas personas que vivió sensata
y prolíficamente cada minuto de su vida;
claro que tuve momentos de alegría.


Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

Pero si pudiera volver atrás trataría
de tener solamente buenos momentos.
Por si no lo saben, de eso está hecha la vida,
sólo de momentos; no te pierdas el ahora.


Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.

Yo era uno de esos que nunca
iban a ninguna parte sin un termómetro,
una bolsa de agua caliente,
un paraguas y un paracaídas;
si pudiera volver a vivir, viajaría más liviano.


Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.

Si pudiera volver a vivir
comenzaría a andar descalzo a principios
de la primavera
y seguiría descalzo hasta concluir el otoño.


Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.

Daría más vueltas en calesita,
contemplaría más amaneceres,
y jugaría con más niños,
si tuviera otra vez la vida por delante.


Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.

Pero ya ven, tengo 85 años y sé que me estoy muriendo.

Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.


Istantes (Istanti) di J.L. Borges
cicio no xe per barca
raccolto da IMDL

cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp

raccolto da Piero Chiara

quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
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quisaz
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Messaggio da quisaz »

ciao ilmagodilussino,
conosci questa?

SCACCHI

I

Nel loro angolo grave, i giocatori
governano i lenti pezzi. La scacchiera
li trattiene fino all'alba nel suo severo
ambito in cui si odiano due colori.

Dentro irraggiano magici rigori
le forme: torre omerica, svelto
cavallo, armata regina, re ultimo,
obliquo alfiere e pedoni aggressori.

Quando i giocatori se ne saranno andati
quando il tempo li avra' consumati,
certamente non sara' cessato il rito.

Nell'Oriente si accese questa guerra
il cui anfiteatro e' oggi tutta la terra.
Come l'altro, questo gioco e' infinito.

II

Tenue re, sghembo alfiere, accanita
regina, torre diritta e pedone scaltro
sopra il nero e il bianco del sentiero
cercano e combattono il loro scontro armato.

Non sanno che la mano designata
del giocatore comanda il loro fato,
non sanno che un rigore adamantino
regge il loro arbitrio e il loro giorno.

E pure il giocatore e' prigioniero
(la sentenza e' di Omar) di un'altra scacchiera
di nere notti e di bianchi giorni.

Dio muove il giocatore, e questi, il pezzo.
Quale Dio dietro Dio da' inizio alla trama
di polvere e tempo e sogno e agonie?

(Jorge Luis Borges)
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Messaggio da Still »

La bontà...

Non permettere mai
che qualcuno venga a te e vada via
senza essere migliore e più contento.
Sii l'espressione della bontà di Dio.
Bontà sul tuo volto
e nei tuoi occhi,
bontà nel tuo sorriso
e nel tuo saluto.
Ai bambini, ai poveri
e a tutti coloro che soffrono
nella carne e nello spirito
offri sempre un sorriso gioioso.
Da' loro non solo le tue cure
ma anche il tuo cuore

Madre Teresa di Calcutta
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

I MORTI NON SONO MORTI

Ascolta più spesso le cose
Che gli Esseri
la voce del Fuoco s'intende
Ascolta la voce dell'Acqua
Ascolta nel Vento
Il Cespuglio in singhiozzi
E' il respiro degli Antenati

Quelli che sono morti non sono mai partiti:
Sono nell'Ombra che si ispessisce
I Morti non sono sotto la Terra
Sono nell'Albero che freme
Sono nel Bosco che geme
Sono nell'Acqua che scorre
Sono nell'Acqua che dorme
Sono nella Capanna, sono in mezzo alla Folla
I Morti Nostri.

Birago Diop "Souffles" 1947
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Messaggio da piccola ribelle »

Ho udito la vostra solenne dolcezza,
canne dell’organo

Ho udito la vostra solenne dolcezza, canne dell’organo,
domenica scorsa, passando al mattino davanti alla
chiesa,
Venti d’autunno, passeggiando tra i boschi al crepuscolo,
ho udito i vostri sospiri protrarsi così desolati lassù,
Ho udito cantare all’opera il tenore italiano, perfetto, ho
udito il soprano cantare in un quartetto;
Cuore della mia amata! Anche te ho sentito mormorar fio-
co, attraverso uno dei polsi attorno al capi,
Ho udito il tuo polso che ieri notte, nel grande silenzio,
tante piccole campanelle mi faceva squillare sotto
l’orecchio.


Da FOGLIE D’ERBA di Walt Whitman sezione Figli d’Adamo

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Messaggio da piccola ribelle »

Chino sulle sere…..

Chino sulle sere tiro le mie tristi reti
ai tuoi occhi oceanici.

Lì si distende e arde nel più alto fuoco
la mia solitudine che fa girare le braccia come un naufrago.

Faccio rossi segnali ai tuoi occhi assenti
che ondeggiano come il mare sulla riva di un faro.

Conservi solo tenebre, donna distante e mia,
dal tuo sguardo emerge a volte la costa del terrore.

Chino sulle sere getto le mie tristi reti
in quel mare che scuote i tuoi occhi oceanici.

Gli uccelli notturni beccano le prime stelle
che scintillano come la mia anima quando ti amo.

Galoppa la notte sulla cavalla cupa
spargendo spighe azzurre sul prato.

Da “Venti poesie d’amore e una canzone disperata” di Pablo Neruda
** ** **

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`°`~Shasa~·`°`
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Iscritto il: mer gen 15, 2003 2:18 pm
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Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Il modo tuo d’amare
è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sono offrirmi le tue labbra
perché io le baci.
Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare, senza toccarti
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d’amarti solo io.

-Salinas-



In questa notte d'autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.

- Hikmet -
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La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
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Blog: ~ Il Tempo delle Farfalle ~

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Libro di lettura

Il Libro più mirabile dei libri
è il libro dell’amore;
io me lo sono letto attentamente.
Gioie per poche pagine,
pene a quinterni interni.
Per gli addii, una sezione.
Rivedersi – un capitolo breve,
frammentario. Tomi di angoscia,
prolungati da note a non finire,
a dismisura. O Nisami!
Alla fine, la strada
giusta tu l’hai trovata:
chi scioglie l’insolubile?
Gli amanti, ritrovandosi.


JOHANN WOLFGANG GOETHE

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piccola ribelle
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Messaggio da piccola ribelle »

Non arde e consuma la fiamma

Non arde e consuma la fiamma,
Non galoppano le onde del mare avanti e indietro,
Né l’aria deliziosa e secca, l’aria dell’estate matura, solleva
leggere le bianche sfere di pappi, con semi a miriadi,
Che ondeggiano, fluttuan graziose, per cader dove sia;
Non queste, nessuna di queste più delle fiamme di me, che
consumano e ardono per amore di quegli che amo,
Nessuna meglio di me galoppa avanti e indietro;
Forse che il flusso s’affanna, cercando qualcosa, e mai non
s’arresta? Ebbene, io faccio lo stesso,
Né le sfere di pappi, i profumi, le alte nubi che scrosciano
pioggia fluttuano per l’aria aperta,
Più di quanto d’anima mia fluttui per l’aria aperta,
In ogni senso portata, mio amore, dal mio amore per te.

Da FOGLIE D’ERBA di Walt Whitman sezione Calamus

human
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Messaggio da human »

Settembre, alle prime luci del mese
da un eremo sull'aspero mare
ti vidi veleggiare tra le stelle:
davi spazio alla mente, al cuore sogni

Agli occhi niente: ché non eri bella
solo una macchia sulla trasparenza
tiepida del tuo biancore. Bianca
come pinta luna, eburneo calice

A cui la vista beveva il siero
amaro del rifiuto. Se ora
da questo lembo di roccia tento
di scorgerti nell'infinito, non è
per riamarti, ma per risuonare
nella tua eco, vento di memoria.

Da quaggiù mi sei nebbia al rimembrare:
ora dormi sulla mia isola,
tra l'eterne stelle e l'eterno mare.



trovata scritta sul muretto della Madonnina, a Bonassola (SP). Una piccola cappella a picco sul mare.

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