Una vita da lettore di Nick Hornby
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- el tano
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Una vita da lettore di Nick Hornby
Lo sto leggendo in questi giorni.
È sostanzialmente un libro di recensioni ma non si tratta di recensioni classiche ed è li che in mia opinione debbo confermare che Nick Hornby è un figo; Si tratta di un libro di sensazioni, sentimenti e stati d'animo, ricordi, ecc ecc. a partire da uno schema di letture mensili.
Mi sta piacendo molto e ve lo consiglio.
Abrazos y Besos
El Tano
È sostanzialmente un libro di recensioni ma non si tratta di recensioni classiche ed è li che in mia opinione debbo confermare che Nick Hornby è un figo; Si tratta di un libro di sensazioni, sentimenti e stati d'animo, ricordi, ecc ecc. a partire da uno schema di letture mensili.
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- lisolachenonce
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Io l'ho comprato ma non l'ho ancora letto...... perciò, Tilly, può darsi che fra un paio di mesi ti arrivi un bel pacchettino......
Se me ne dimentico, richiedimelo
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Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
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- Gwiwenneth
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se volete faccio un ring della mia copia...
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Per Girosauro - sì, grazie, io parteciperei volentieri a questo ring
............. un omaggio floreale è sufficiente per convincerti ?
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"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
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S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
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- Frine
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e infatti è un tantino deleterio, ché ti viene voglia di leggere tutti questi libri che qui non ci sono / non sono ancora stati tradotti / non lo saranno mai / o forse un giorno..Consigliatissimo,anche se i consigli di lettura sono per libri che non sono per niente famosi da noi!
piaciuto molto anche a me, splendida la definizione di "quanto è figo uno che legge un epistolario di un poeta sconosciuto perché ormai conosce così bene la sua opera da dover ormai passare oltre"
l'unica cosa che mi ha lasciato un po' così è stato lalto numero di saggi e opere non narrative recensite.. mi aspettavo più romanzi
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)
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lo sto centellinando, per chi vuol averne un'idea consiglio di andare qui: internazionale ha pubblicato la traduzione di quasi tutti gli articoli raccolti nel libro
(i primi sono da urlo ).
(i primi sono da urlo ).
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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letto così, un pò alla volta è il meglio!!
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Pure io lo sto leggendo a pezzi. L'ho comprato qualche mese fa, e sono al terzo round.
Adoro Hornby, ma per me questo libro è un po' pericoloso: mi suggerisce tanti libri che "ohmioddio, devo as-so-lu-ta-ment-te comprarlo...".
Troppi, a dire il vero.
E ho un sacco di libri in attesa di essere letti.
(E poche finanze)
Adoro Hornby, ma per me questo libro è un po' pericoloso: mi suggerisce tanti libri che "ohmioddio, devo as-so-lu-ta-ment-te comprarlo...".
Troppi, a dire il vero.
E ho un sacco di libri in attesa di essere letti.
(E poche finanze)
- Towandaaa
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L'ho letto grazie al ring di girosauro: riporto qui sotto la mia j.e. in uscita
Questo non è un libro: è una miniera d'oro ! per i libri che presenta e per i giudizi arguti espressi a proposito di essi. Ma è anche pericoloso: in primo luogo per il portafoglio, perchè istiga all'acquisto anche di libri di cui magari non si era mai sentito parlare; in secondo luogo per la salute (per quelli che leggono principalmente la sera prima di dormire) perchè scorre così fluido, sebbene non ci sia una trama avvincente da seguire, che si possono perdere anche ore di sonno; in terzo luogo, per la propria autostima (per chi non ha ancora letto "David Copperfield" di Charles Dickens) perchè, pur con garbo ed eleganza, Hornby ti fa capire che è una pietra miliare (e la tua onorata carriera pluriennale di lettore sembra una cosa da niente ........ !).
L'ho letto subito dopo "Non buttiamoci giù" (sempre di Hornby) e, pur essendo del tutto diverso il genere, vi ho ritrovato la stessa verve comica, lo stesso pregio stilistico, la stessa capacità di saper descrivere in modo efficacemente definito senza inutili prolissità (mi ha molto colpita una frase: "il libro colorava la musica e la musica colorava il libro").
Ed anche quando, forte della propria esperienza nel settore, esprime giudizi nettamente negativi oppure offre i propri suggerimenti come monito agli scrittori, Hornby rimane "un signore", cioè spiritoso, tagliente, ma composto. Tanto per fare alcuni esempi tra i molti che ricorrono: "nel procedimento della scrittura viene il momento in cui un romanziere ... deve accettare che quello che sta facendo è tenere l'inizio del libro lontano dalla fine" ; "non attira mai l'attenzione sulla propria ricerca linguistica: vuole che il lettore guardi le persone che rappresenta, non che stia ad ascoltare la sua voce" ; "la prossima volta prova a metterci dentro una battuta, o magari una trama". A me è sembrato di vedere Hornby che dava una simpatica strizzatina d'occhio al termine di queste "frecciate" !
Questo non è un libro: è una miniera d'oro ! per i libri che presenta e per i giudizi arguti espressi a proposito di essi. Ma è anche pericoloso: in primo luogo per il portafoglio, perchè istiga all'acquisto anche di libri di cui magari non si era mai sentito parlare; in secondo luogo per la salute (per quelli che leggono principalmente la sera prima di dormire) perchè scorre così fluido, sebbene non ci sia una trama avvincente da seguire, che si possono perdere anche ore di sonno; in terzo luogo, per la propria autostima (per chi non ha ancora letto "David Copperfield" di Charles Dickens) perchè, pur con garbo ed eleganza, Hornby ti fa capire che è una pietra miliare (e la tua onorata carriera pluriennale di lettore sembra una cosa da niente ........ !).
L'ho letto subito dopo "Non buttiamoci giù" (sempre di Hornby) e, pur essendo del tutto diverso il genere, vi ho ritrovato la stessa verve comica, lo stesso pregio stilistico, la stessa capacità di saper descrivere in modo efficacemente definito senza inutili prolissità (mi ha molto colpita una frase: "il libro colorava la musica e la musica colorava il libro").
Ed anche quando, forte della propria esperienza nel settore, esprime giudizi nettamente negativi oppure offre i propri suggerimenti come monito agli scrittori, Hornby rimane "un signore", cioè spiritoso, tagliente, ma composto. Tanto per fare alcuni esempi tra i molti che ricorrono: "nel procedimento della scrittura viene il momento in cui un romanziere ... deve accettare che quello che sta facendo è tenere l'inizio del libro lontano dalla fine" ; "non attira mai l'attenzione sulla propria ricerca linguistica: vuole che il lettore guardi le persone che rappresenta, non che stia ad ascoltare la sua voce" ; "la prossima volta prova a metterci dentro una battuta, o magari una trama". A me è sembrato di vedere Hornby che dava una simpatica strizzatina d'occhio al termine di queste "frecciate" !
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- MartinaViola
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Re: Una vita da lettore di Nick Hornby
non ho mai letto niente di hornby però stamattina ho preso questo in biblioteca, mi incuriosiva troppo!
già lo so che finirò col segnarmi tutti i libri di cui parla...uff!
@Towandaaa: ero andata in biblioteca per prendere david copperfield...
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@Towandaaa: ero andata in biblioteca per prendere david copperfield...
se vi va, date un'occhiata al mio blog:
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- MartinaViola
- Olandese Volante
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Re: Una vita da lettore di Nick Hornby
ho finito di leggerlo un paio di giorni fa, gli sarei un 6.5/10
I commenti di Hornby
Premetto che non ho mai letto nulla di Hornby: sinceramente, così a naso, non mi ha mai intrigato quindi non ho pregiudizi nei confronti di questo scrittore, o forse ne ho?
Forse il fatto che io abbia sempre snobbato i suoi libri, figurandomeli come dei simpatici romanzi da una botta e via, è un pregiudizio con la P maiuscola?
Forse la P più indicata in questo caso è quella di preconcetto.
Già. É triste, lo so.
Messa da parte la mia immotivata diffidenza/indifferenza nei confronti di questo simpatico Mastrolindo inglese, mi sono immersa nella lettura di questa raccolta di articoli pubblicati sul Believer; ogni mese Hornby è chiamato a raccontare la sua vita da lettore: la lista dei libri letti e dei libri acquistati precede commenti quasi sempre entusiasti che disegnano con chiarezza la sua filosofia di lettura.
Nick ci dice che l'importante è leggere per divertirsi, e se leggere l'"alta letteratura" è troppo noioso e/o stressante non importa: continuate pure a nutrirvi di thriller e romanzi sentimentali dal dubbio valore narrativo!
Leggendo credevo di essere d'accordo ma, appena ho guardato quello che amo leggere IO, mi sono sentita in contraddizione con questo pensiero buonista: il lettore deve inizialmente "farsi le ossa" - leggendo tutto ciò che lo attrae, randomicamente - per sviluppare un proprio senso critico che, in un secondo momento, lo porterà a comprendere quali sono i libri che fanno per lui. Personalmente spero sempre che il mio lettore in erba - mi piacerebbe coltivarne uno! - sviluppi ottimi gusti letterari ma, purtroppo, non sempre succede e io non posso farci niente, anzi no: posso incoraggiarlo a non scegliere la prossima lettura dopo una rapida scorsa alla classifica dei più venduti, mi sembra il minimo!
La cosa più bella di questo libro è la coincidenza che ci ho trovato dentro, come un pupazzo a molla che salta fuori quando apri la scatola.
Ero andata in biblioteca per prendere David Copperfield e così, su due piedi, ho preso anche questo libro che immaginavo divertente e ironico al punto giusto.
Non sbagliavo: Hornby diverte e invoglia il suo lettore a segnarsi i titoli che gli sono piaciuti di più ma, mese dopo mese, ho avuto però l'impressione che questa raccolta disegnasse una parabola discendente: all'inizio il picco di interesse sembrava dover salire costantemente ma, raggiunto il suo massimo, ha cominciato a precipitare dolcemente, ma inevitabilmente.
Il meglio - per me - viene quando Hornby commenta David Copperfield - la mia coincidenza - e lo fa in modo entusiasmante, dimostrando tutta la stima che nutre per il grande Dickens e per i suoi lettori!
Detto questo, c'è qualcosa che non quadra nel pensiero buonista di Hornby: prima dice che si può leggere di tutto, ma poi non tollera che i recensori di Amazon - paragonabili a quelli di anobii - dicano quello che gli pare su quello che gli va di leggere, tipo che l'Odisssea fa schifo; questo, mio caro Nick, mi fa pensare che dentro di te ci sia ancora la coscienza del mio lettore ideale. Buon per te!
I commenti di Hornby
Premetto che non ho mai letto nulla di Hornby: sinceramente, così a naso, non mi ha mai intrigato quindi non ho pregiudizi nei confronti di questo scrittore, o forse ne ho?
Forse il fatto che io abbia sempre snobbato i suoi libri, figurandomeli come dei simpatici romanzi da una botta e via, è un pregiudizio con la P maiuscola?
Forse la P più indicata in questo caso è quella di preconcetto.
Già. É triste, lo so.
Messa da parte la mia immotivata diffidenza/indifferenza nei confronti di questo simpatico Mastrolindo inglese, mi sono immersa nella lettura di questa raccolta di articoli pubblicati sul Believer; ogni mese Hornby è chiamato a raccontare la sua vita da lettore: la lista dei libri letti e dei libri acquistati precede commenti quasi sempre entusiasti che disegnano con chiarezza la sua filosofia di lettura.
Nick ci dice che l'importante è leggere per divertirsi, e se leggere l'"alta letteratura" è troppo noioso e/o stressante non importa: continuate pure a nutrirvi di thriller e romanzi sentimentali dal dubbio valore narrativo!
Leggendo credevo di essere d'accordo ma, appena ho guardato quello che amo leggere IO, mi sono sentita in contraddizione con questo pensiero buonista: il lettore deve inizialmente "farsi le ossa" - leggendo tutto ciò che lo attrae, randomicamente - per sviluppare un proprio senso critico che, in un secondo momento, lo porterà a comprendere quali sono i libri che fanno per lui. Personalmente spero sempre che il mio lettore in erba - mi piacerebbe coltivarne uno! - sviluppi ottimi gusti letterari ma, purtroppo, non sempre succede e io non posso farci niente, anzi no: posso incoraggiarlo a non scegliere la prossima lettura dopo una rapida scorsa alla classifica dei più venduti, mi sembra il minimo!
La cosa più bella di questo libro è la coincidenza che ci ho trovato dentro, come un pupazzo a molla che salta fuori quando apri la scatola.
Ero andata in biblioteca per prendere David Copperfield e così, su due piedi, ho preso anche questo libro che immaginavo divertente e ironico al punto giusto.
Non sbagliavo: Hornby diverte e invoglia il suo lettore a segnarsi i titoli che gli sono piaciuti di più ma, mese dopo mese, ho avuto però l'impressione che questa raccolta disegnasse una parabola discendente: all'inizio il picco di interesse sembrava dover salire costantemente ma, raggiunto il suo massimo, ha cominciato a precipitare dolcemente, ma inevitabilmente.
Il meglio - per me - viene quando Hornby commenta David Copperfield - la mia coincidenza - e lo fa in modo entusiasmante, dimostrando tutta la stima che nutre per il grande Dickens e per i suoi lettori!
Detto questo, c'è qualcosa che non quadra nel pensiero buonista di Hornby: prima dice che si può leggere di tutto, ma poi non tollera che i recensori di Amazon - paragonabili a quelli di anobii - dicano quello che gli pare su quello che gli va di leggere, tipo che l'Odisssea fa schifo; questo, mio caro Nick, mi fa pensare che dentro di te ci sia ancora la coscienza del mio lettore ideale. Buon per te!
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- GaliAnna
- Re del Mare
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- Iscritto il: gio ago 18, 2005 5:15 pm
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Re: Una vita da lettore di Nick Hornby
L'ho finalmente cominciato (me l'ha regalato Liber tempo addietro ) e devo dire è davvero interessante. Mi trovate d'accordo, Hornby è proprio un phigo!
E' bello il modo in cui riesce a mescolare recensioni, episodi di vita vissuta, pensieri e riflessioni. Tutto in modo disincantato, ironico e godibile.
Bravo ragazzo!
E io che più che febbre a 90° non avevo letto! Recupererò!
Ma me lo sto leggendo con calma, così me lo godo un po'!
E' bello il modo in cui riesce a mescolare recensioni, episodi di vita vissuta, pensieri e riflessioni. Tutto in modo disincantato, ironico e godibile.
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L'Amore è l'unica schiavitù che ci rende più liberi [RB]