Pasque di sangue - Ariel Toaff

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EdoM
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Messaggio da EdoM »

Riguardo la diffamazione a distanza di tempo (e qui chiedo il conforto anche a chi di legge ne sa)..

Mi risultano numerosi casi di eredi di defunti più o meno illustri che abbiano bloccato la pubblicazione di libri o film denigratori dei propri avi. Non so se, come per il copyright, esista un'estensione temporale massima al diritto di censura.

La mia osservazione però era un'altra Diffamare una singola persona defunta è una cattiveria che però è sterile di conseguenze. Il defunto è defunto e, in linea di massima, non si accusa il discendente delle eventuali colpe, vere o presunte, dell'avo.
Per intendersi, nessuno si sognerebbe di accusare Alessandra Mussolini delle colpe del Nonno riguardo la Shoah.

Diffamare, anche a distanza di secoli, un intera etnia o religione, ha (o può avere) conseguenze anche nell'oggi. Nel momento in cui si astrae il colpevole, tutta categoria viene coinvolta nella colpa.
Se poi la colpa/accusa non riguarda un fatto specifico, ma una ritualità, questa si propaga nel tempo.
Le accuse di omicidi rituali, per quanto palesemente false, si sono propagate per 6 secoli. Le accuse di cospirazione, di doppia fedeltà si protraggono dall'alba dei tempi, proprio perché accuse astratte, rituali e slegate dalla persona, ma allacciate all'etnia.

Gli italiani all'estero sono pasta pizza mandolino nel migliore dei casi, pasta pizza mafia in quelli peggiori. E' un pregiudizio che in quanto italiani ci porteremo dietro a vita, anche se mangiamo krauti e wurstel a tonnellate, ci ingolfiamo di hamburger di MD e siamo carabinieri..
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Iorek Byrnison
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Sottoscrivo.
In particolare questo:
Gli italiani all'estero sono pasta pizza mandolino nel migliore dei casi, pasta pizza mafia in quelli peggiori. E' un pregiudizio che in quanto italiani ci porteremo dietro a vita, anche se mangiamo krauti e wurstel a tonnellate, ci ingolfiamo di hamburger di MD e siamo carabinieri..
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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

Io credo che ci sia stato uno slittamento di piani nella discussione.
O forse mi sbaglio io...

Partendo sempre dal presupposto che nessuno dei presenti ha letto il libro io credo che la questione sia:
SE, e dico SE, Toaff nel momento della pubblicazione si è accorto di aver scritto castronerie perché i suoi colleghi gli hanno detto "Arie' ma dove ce l'avevi la testa? Ma dove le trovi le fonti storiche, nel Dixan?" è un conto. Credo che a tutti sia capitato, molto in piccolo, di scrivere delle cose e solo quando sono esposte a tutti accorgersi di insesattezze o errori.
Credo molto nel concetto di peer review e lo trovo un atto di umiltà e di fiducia nella comunità scientifica.
SE queste fossero le ragioni del ritiro del libro credo che nessuno avrebbe da ridire e aspetterebbe semplicemente di leggere la versione corretta. L'editore di Toaff, però, invece che gongolare lo avrebbe fatto gambizzare.

SE invece (ipotesi al 50%) Toaff ha ricevuto pressioni e minacce perché il suo libro può ledere all'idea che il mondo ha della comunità ebraica ed è solo per quello che lo ha ritirato (che gli eroi stanno solo al cinema) allora la questione cambia.

L'ipotesi A) è quasi banale, non crea nessun problema. L'ipotesi B) personalmente mi indigna. E non si può usare l'ipotesi A per nascondere l'ipotesi B.
Quindi spero che Edom e Micol volessero dire che il libro non ha valore scientifico e che PERDIPIU' offende il popolo ebraico. Non che non ha valore scientifico PERCHE' offende il popolo ebraico.

Se si tratta di una coincidenza lo posso anche accettare. Del resto io trovo la tesi del libro piuttosto demenziale. Ma non è quello il punto e spero di averlo espresso chiaramente.
L'argomento potrebbe essere qualunque, il ragionamento non cambierebbe.

Sempre a livello personale (probabilmente per mia ignoranza) non capisco cosa ci sarebbe di male ad ammettere che 600 anni fa siano esistiti un manipolo di pazzi sadici che hanno commesso degli infanticidi. Le patologie della mente sono le stesse, in tutti i popoli e in tutti i tempi. E a volte questi «vizi» si manifestano nelle persone che esercitano un potere, anche spirituale. Come succedeva con i giudici della "santa" inquisizione.

Ribadisco che secondo me gli ebrei hanno altre violenze, irrisolte, su cui concentrarsi e riflettere.

Per quanto riguarda l'affermazione su Toaff portato in trionfo in Iran anch'io l'avevo letta come ironica e non l'avevo trovata molto simpatica ma ho immaginato che volesse dire, semplicemente, che se uscisse un libro in cui si parla male del popolo arabo l'autore sarebbe molto ben visto tra gli ebrei. Dato che purtoppo la diffamazione del diverso, e peggio ancora del nemico, è un male fin troppo comune...

Senza nessuna vena polemica ma per pura curiosità (non mi capita spesso di poter parlare con persone così preparate su argomenti che per me sono praticamente sconosciuti) vorrei chiedere a Edom e Micol cosa succederebbe se, per assurdo, (spero che sia chiaro che è un'ipotesi teorica) altri scienziati dimostrassero in maniera incontrovertibile che la tesi di Toaff è vera. Quale sarebbe il vostro atteggiamento nei confronti di una teoria che è vera ma che rischia di ledere il popolo ebraico?

Infine una cosa che mi chiedo in tutto questo è «perché»?
Se una persona qualunque avesse scritto l'ennesimo libro scandalistico per sollevare un polverone non ci avrei nemmeno perso tempo a riflettere.
Ma perché un ebreo colto, di ottima famiglia, studioso rispettato non slo pubblica una tesi «pericolosa» ma lo fa anche così frettolosamente e malamente (dando per buona l'ipotesi A visto che io sono ottimista) da non rendersi conto di una serie di errori madornali pur sapendo che così quasi sicuramente perderà lavoro, amici, familiari, stima di tutto il suo popolo.
Non lo so, mi sembra abbastanza assurda come situazione. Toaff odia suo padre? È un autolesionista? È impazzito? Boh :think:
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EdoM
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Messaggio da EdoM »

Quindi spero che Edom e Micol volessero dire che il libro non ha valore scientifico e che PERDIPIU' offende il popolo ebraico. Non che non ha valore scientifico PERCHE' offende il popolo ebraico.
Hai centrato l'opinione di entrambi.
infatti:
vorrei chiedere a Edom e Micol cosa succederebbe se, per assurdo, (spero che sia chiaro che è un'ipotesi teorica) altri scienziati dimostrassero in maniera incontrovertibile che la tesi di Toaff è vera. Quale sarebbe il vostro atteggiamento nei confronti di una teoria che è vera ma che rischia di ledere il popolo ebraico?
Eh.. se dovesse succedere una cosa del genere, l'unica reazione plausibile sarebbe quella di dire:
"ci dispiace sia successa una cosa del genere. E' stato un gruppo di scriteriati che hanno completamente sbagliato l'interpretazione dei testi sacri. Nell' ebraismo una cosa del genere non solo non è contemplata, ma è esplicitamente vietata".
Ovviamente se dovesse verificarsi questa eventualità i colpevoli di tali atti sarebbero da considerare eretici in quanto usciti dalla regola dell'ebraismo.

però vorrei chiarire una cosa:
Per quanto riguarda l'affermazione su Toaff portato in trionfo in Iran anch'io l'avevo letta come ironica e non l'avevo trovata molto simpatica ma ho immaginato che volesse dire, semplicemente, che se uscisse un libro in cui si parla male del popolo arabo l'autore sarebbe molto ben visto tra gli ebrei. Dato che purtoppo la diffamazione del diverso, e peggio ancora del nemico, è un male fin troppo comune...
Quello che ho detto non significa che qualsiasi arabo sarebbe contento di un libro del genere, ma che in regimi dittatoriali apertametne antisemiti nei quali si organizzano convegni sulla negazione della Shoah, per iniziativa del dittatore, Toaff verrebbe portato in trionfo, indipendentemente da quello che gli Iraniani, come singole persone, ne pensino.
Mi oppongo invece all'idea che un autore antiarabo sarebbe trionfalmente accolto dagli ebrei.
So che vi potrebbe risultar difficile da credere, ma tra arabi ed ebrei ci sono legami molto forti, di amicizia e rispetto delle rispettive culture e credenze.
Un autore del genere, probabilmente, in israele ed in tutto il mondo ebraico, verrebbe condannato tanto quello di Toaff.

Ovviamente ci sarebbero anche frange che invece lo esalterebbero, esattamente come ci sono arabi estremisti che esaltano il libro di Toaff, o nazifascisti che lo useranno come "appoggio" per futuri attacchi.. i deficenti ci sono in qualsiasi comunità..
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Iorek Byrnison
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Quindi, stai dicendo che il regime arabo sarebbe eventualmente favorevole ad un libro del genere, mentre il credente "normale", di entrambi le religioni, condannerebbe un'opera diffamatoria, giusto?
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EdoM
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Messaggio da EdoM »

sto dicendo che un dittatore, indipendentemente dal fatto che sia arabo piuttosto che protestante, ebreo, cattolico, ortodosso, buddista, taoista... accoglie con piacere le tesi funzionali al proprio scopo..
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EdoM
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Messaggio da EdoM »

Giusto perché parlavamo di come possa essere usato strumentalmente il libro di Toaff:
Da Repubblica di oggi:
Caso Toaff, a Milano un manifesto antiebraico
Il manifesto, affisso alla Cattolica di Milano, recita: «Il fondamentalismo ebraico nelle tenebre del Medioevo. La sconcertante rivelazione di Ariel Toaff: il mito dei sacrifici umani non è solo una menzogna antisemita». Insomma la vicenda di San Simonino non è una leggenda. Lo affermano gli Studenti Antagonisti Padani, militanti indipendentisti per il Nord. Il loro portavoce si chiama Luca Fumagalli ed è convinto al cento per cento che le prove dei sacrifici rituali compiuti dagli ebrei ci siano, solo che a nessuno è consentito esporle. Ora che finalmente un ebreo come Toaff ha avuto il coraggio di farlo - dice - è successo il finimondo. Inutile fargli notare che il saggio di Toaff, come è ormai largamente noto, è stato criticato da storici di indubbia fama e di altrettanto indubbia preparazione come Anna Foa, Carlo Ginzburg, Adriano Prosperi e che propria sulla mancanza di prove verte la loro condanna scientifica. Luca Fumagalli non ha letto il libro, ma un suo amico sì e ne hanno discusso. E hanno deciso di preparare il manifesto per coinvolgere altri studenti finendo con una considerazione finale in cui si dà per realizzata la legge Mastella e si considera Irving una vittima. Fumagalli, che si dichiara cattolico tradizionalista, è convinto che gli ebrei abbiano manovrato a loro vantaggio il Concilio Vaticano II. Siamo dunque ad un lessico e ad una preparazione politica piuttosto incerti, che ondeggiano tra le parole d´ordine tipiche dell´estrema destra e una certa dialettica imparata nelle aule universitarie.
...
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micoool
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Messaggio da micoool »

condivido tutto ciò che ha scritto EdoM (per precisare:non perchè è il mio ragazzo). Devo dire che ha detto già moltissimo lui però mi resta da rispondere ancora a qualche domanda.

Il libro non ha valore scientifico e PERDIPIU' offende il popolo ebraico e in particolare tutti quelli che sono stati barbaramente assassinati. Come dire che non c'è stato genocidio armeno offende gli armeni e tutte le sue vittime.

Bene se si scoprisse domani che le ragioni di Toaff sono vere penserei che un gruppo di assassini si è macchiato di questa infamia (di impastare il pane azzimo). Non ho problemi a considerare infami persone ebree; per me ad esempio sono infami quei rabbini che sono andati a Teheran ad abbracciare Ahmadinejad. Il problema è che le sue teorie come già detto si basano su menzogne. E allora come ebrea ho il diritto di incavolarmi, perchè diffama la mia religione, sputando sulle nostre regole che VIETANO in assoluto di cibarsi di sangue. Forse perchè tutto ciò che fa il popolo ebraico in ogni epoca per noi è importantissimo, anche una piccola parte, e su questo mi è difficile spiegarti l'idea di appartenenza ad un popolo.

Sul perchè una persona rispettabile etc. abbia pubblicato uanc osa del genere me lo chiedo anche io. Come mi chiedo come sia possibile che dei rabbini siano andati a Teheran a sposare il revisionismo folle. Non è detto che i nemici siano sempre da fuori comunque.. a volte i nemici peggiori arrivano da dentro.
Un'altra cosa: non mi spaventa che questo libro potesse andare a finire solo nelle mani di antisemiti che tanto così sono e così rimangono (almeno epr la maggior parte). Mi spaventa che potessero diventare posizioni di stato, di televisioni, di mass media, ad andare dalla gente e insinuare, magari in stati non democratici.
E l'antisemitismo poi tanto non mi spaventa; mi spaventa molto di più l'indifferenza e la sento altissima.

un'ultima cosa: ormai ho sentito migliaia di volte l'affermazione che "una qualunque critica rivolta al popolo ebraico diventi immediatamente un’accusa pericolosisssima da cui bisogna difendersi con le unghie e coi denti". Io penso che ci sia differenza fra criticare e diffamare. Se qualcuno, come è successo più di una volta, mi critica eprchè mangio kasher io lo posso accettare, ovviamente continuerò per la mia strada perchè ne sono convinta. Se qualcuno critica l'atteggiamento del "perdono" della religione ebraica che è completamente opposta a quella cristiana ne possiamo aprlare bene venga. Questa è critica. Ma se qualcuno accusa gli ebrei di quello o di quell'altro è un'altra cosa.
Se leggero ti farai io sarò vento per darti il mio sostegno senza fingere e se distanza ti farai io sarò asfalto impronta sui tuoi passi senza stringere mai (Subsonica)

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Guardiano Cieco
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Messaggio da Guardiano Cieco »

Due cose ancora, perchè la discussione mi sembra interessante.
In israele però hanno appena pubblicato una ricerca storica di Benny Morris che denuncia come anche da parte delle forze ebraiche (irgun ed hagana), nel 1948, ci sia stata una spinta alla fuga degli arabi dalle loro case. Certamente il vero invito ad andarsene arrivò dagli stessi paesi arabi confinanti che avvisavano i palestinesi di scappare per salvarsi dalla guerra che stavano per scatenare contro il nascente stato ebraico. Il fatto, però, che ci si assuma la responsabilità storica anche di una piccola parte di questo è particolarmente importante e ti domostra quanto, invece, vi sia la massima libertà di ricerca.
Mi sembra che qui si stia facendo una specie di gioco dialettico, come se uno dicesse "Ho visto un gatto nero" e l'altro rispondesse "No, però non era neanche bianco". Alla fine, di che colore è 'sto gatto? Da un solo esempio non si possono trarre conclusioni generali. Gli altri che io ho citato, come la testimonianza di Moshe Zimmermann, sono veri, perchè non considerare anche quelli. Se considereremo oggettivamente, ripeto, oggettivamente, ogni aspetto, tuttalpiù possiamo concludere che in Israele c'è la massima libertà di ricerca POSSIBILE.

In secondo luogo
credere che chi lo ha minacciato rappresenti l'ebraismo mondiale. Rappresenta solo se stesso o la sua piccola frangia di folli. Accusare di questo l'intero ebraismo sarebbe come condannare tutti gli italiani per le farneticazioni brigatiste.
e
Ecco.. se il pregiudizio diventa diffuso, è il primo passo verso la persecuzione.
E qui ti provoco. Mi risulta (non so perchè, dev'essere successo qualcosa qualche anno fa che aveva dato l'occasione di parlarne) che ad Israele il tedesco sia definito "la lingua degli aguzzini". Non porto esempi di come questa sia la communis opinio ebrea sui Tedeschi perchè non finirei più. Ora, a parte che una notevole maggioranza dei Tedeschi, non solo allo scoppio della guerra, ma anche prima, non era nazista fedele, accecata e praticante, e che quando alla fine della guerra si venne a sapere dei campi di sterminio fu un fulmine a ciel sereno per praticamente tutto il mondo, questa che ti ho citato un'altrettanto indebita estensione di un giudizio di condanna che non solo trascende i tempi (oggi i Tedeschi non credo si possano definire aguzzini degli Ebrei, non più di altri popoli, perlomeno), ma anche le effettive responsabilità della Shoah, che vengono attribuite in blocco ad un intero popolo solo perchè condivide la lingua degli esecutori materiali?
Evidentemente conosci poco dell'ebraismo.
Qui ti devo contraddire. Quello che ho detto io (che per gli Ebrei non c'è storia se non contemporanea vuol dire che tutto ciò che fa parte della loro storia è tuttora sentito come vivo e presente) è la stessa cosa che hai detto tu, che hai portato degli esempi che lo confermano.
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Messaggio da EdoM »

Rigurado la libertà di ricerca in Israele ne io ne te siamo abbastanza addentro la dinamica della ricerca accademica per poter sentenziare che ci sia o non ci sia.
Ovviamente l'ambiente circostante il ricercatore ha la sua influenza riguardo la libertà di ricerca. In italia, tanto per cambiare campo, è vietata la ricerca sulle staminali embrionali perché l'etica cattolica ce lo ha forzatamente impedito, in altre parti del mondo, israele inclusa, è permesso.
Come vedi la libertà è sempre relativa all'etica corrente dell'ambiente in cui ci si trova a fare ricerca. Ovviamente se si vuole fare ricerca non permessa dove ci si trova, si ha sempre l'opzione di andare a farla altrove!

Per quel che riguarda i Tedeschi, ti posso garantire che non c'e' pregiudizio verso i tedeschi di oggi. Come sempre ci sono i luoghi comuni: noi italiani siamo pasta pizza e mandolino, loro sono mangiacrauti..
Tanto per intendersi, non sono tntissimi, ma gli ebrei in germania ci sono.

Sul fatto che non si sapesse dei campi di sterminio, non è questo luogo per discuterne, ma c'e' una grande bibliografia che può dimostrarti il contrario. Lo sapeva il vaticano, lo sapevano gli americani, lo sapevano i polacchi che però erano ben radicati nel loro antisemitisco storico e semplicemente scelsero di ignorare la loro esistenza.

Ovviamente, come per tutto il resto del mondo sotto influenza nazi fascista, ci furono molti giusti, come può confermarti una qualsiasi visita a Yad Vashem.

Cmq non è questo il thread in cui parlare, con poca coscienza di causa, di cose più grandi di noi.
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Messaggio da micoool »

confermo quello che dice EdoM sui tedeschi: credimi è solo una diceria (che io tra l'altro non avevo mai sentito), ho tante persone care che vivono in Israele e sono stata tantissime volte ma questa cosa non l'ho mai sentita.
Certo può essere che qualcuno lo pensi, ma certa gente la si trova in tutti gli Stati.
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Messaggio da Comandante Lupo »

Sul fatto che non si sapesse dei campi di sterminio, non è questo luogo per discuterne, ma c'e' una grande bibliografia che può dimostrarti il contrario. Lo sapeva il vaticano, lo sapevano gli americani, lo sapevano i polacchi che però erano ben radicati nel loro antisemitisco storico e semplicemente scelsero di ignorare la loro esistenza.
Sapevano dell'esistenza dei campi sicuramente (le foto delle ricognizioni aeree americane e russe risalgono al giugno del '44) ma non credo avessero la certezza di quello che vi si compiva all'interno.

Fine O/T.
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Messaggio da Iorek Byrnison »

E non credo che Guardiano Cieco si riferisse agli Stati Maggiori, ma alla gente.
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Messaggio da Guardiano Cieco »

Infatti. Dire Vaticano e Americani non credo equivalga esattamente a dire il falegname del Papa e John Smith del negozio di ferramenta. Si parla di sfere di potere, e anche così la percentuale è numericamente irrilevante, oltre che ininfluente nel momento in cui si considera l'opinione pubblica e la partecipazione consapevole e collettiva alle azioni di uno Stato.
Comunque si faceva per discutere, e, salvo in casi di certi argomenti, questo per forza avviene su cose in genere più grandi di noi. Anche se (sia detto senza provocazione, ma se è vero perchè tacerlo?), pur non avendo una preparazione solida e accurata come la vostra sull'argomento, quel non troppo poco, ma nemmeno moltissimo che ne so credo di affrontarlo con una coscienza di causa se non maggiore, almeno più oggettiva e imparziale della vostra. Il che tra l'altro ci riporta all'argomento del 3d, e mostra come su certe questioni sia quasi inevitabile che si sviluppi una sorta di dialogo tra sordi.
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Messaggio da liberliber »

no! perché? secondo me questo thread è quanto di meno paragonabile a un dialogo tra sordi io abbia mai letto!
Sono però d'accordo con EdoM che un discorso sulla Shoah esulerebbe fortemente dall'argomento del thread - il che non mi sembra cmq indice di un dialogo tra sordi...
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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Messaggio da Guardiano Cieco »

Ieri sera da Mentana si parlava con Fiamma Nirenstein del libro di Toaff. Si dicevano le stesse cose che abbiamo detto noi qui. Che ci abbiano letti? :think:
Comunque, a parte l'intervento della Nirenstein (che per decoro mi astengo dal commentare), che non ha letto il libro, su Tuttolibri allegato a La Stampa di oggi c'è un articolo di Alessandro Barbero (che invece l'ha letto), imparziale e di buon senso, che fa una distinzione tra le polemiche scatenate in ambito di riflessione storiografica, con le critiche legittime al metodo della ricerca ed all'uso troppo leggero delle fonti, e quelle inaccettabili nate al di fuori di questo ambito, con reazioni sgradevoli, non scientifiche (come quella della stessa Nirenstein sul Giornale, secondo cui il libro "farà la gioia di tutti gli Ahmadinejad del mondo"; "un dato", commenta Barbero, "spiace dirlo, del tutto irrilevante per valutare la validità di un lavoro scientifico"), oltretutto espresse con linguaggio aggressivo, come quello rivolto da alcuni blog ai pochi storici intervenuti a difesa di Toaff (come Sergio Luzzatto, accusato di "sconcertante, calunniosa, incompetente idiozia" e Franco Cardini, "noto apologeta degli antisemiti islamici"). A che, come Tobia Zevi, mette in dubbio "l'opportunità di fare questo tipo di icerca, di orientare la ricerca in questa direzione" (o implicitamente anche la Nirenstein, che infatti parla di conclusioni "improvvide", non metodologicamente scorrette), Barbero richiama un principio fondamentale: "lo studioso non ha altra responsabilità se non quella di maneggiare correttamente i documenti e sostenere la propria argomentazione con prove adeguate". Consiglio davvero la lettura di questo articolo a chi interessa.
Tra l'altro, vi si riporta anche un aspetto della faccenda che non conoscevo. L'Università Bar-Ilan (quella di Toaff) si sarebbe indignata anche per la scelta di pubblicare il libro in Italia presso Il Mulino, perchè "la sua [di Toaff] scelta di una casa editrice privata in Italia... ha offeso la sensibilità degli ebrei in tutto il mondo". Commento di Barbero: "sorprende che nel nostro Paese nessuno abbia protestato contro questa formulazione offensiva, che mette in discussione il diritto d'uno storico italiano di pubblicare le sue ricerche in Italia, e tratta con ignorante diffidenza una delle nostre più prestigiose case editrici". Visto che si parlava della massima libertà accademica...
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Messaggio da Guardiano Cieco »

Aggiunta: per quel che posso vedere (non ho letto tutto perchè è troppo lungo...), Barbero prende alcune delle sue informazioni (come la definizione applicata a Cardini) da http://www.informazionecorretta.com/mai ... 0&id=19382: Bizzarramente nel sito si riportano solo le stroncature, le recensioni più pacate vengono solo riassunte e liquidate come assurde.
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Messaggio da vanya »

Si dicevano le stesse cose che abbiamo detto noi qui. Che ci abbiano letti?
l'ho pensato anch'io :lol:

un'altra cosa che invece ho pensato vedendo il pezzo dell'intervista fatta da Mentana a Toaff il 12 febbraio e di cui hanno fatto vedere un estratto durante la trasmissione di venerdì, è che Toaff non sembrava affatto uno studioso che avrebbe avuto dei ripensamente sul contenuto del suo lavoro, da lì a qualche giorno. propendo purtroppo per l'opzione b) di Carmilla, ma avrei tanto voluto non fosse così.
Augias a un certo punto ha detto che i libri si confutano con altri libri. una cosa di una banalità sconcertante, ma è tristissimo che qui e oggi ancora ci sia necessità di farlo presente.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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fuocoblu
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Messaggio da fuocoblu »

ecco qui l'interessantissimo articolo citato già da guardianocieco.
merita la lettura: http://www.lastampa.it/_settimanali/ttL/PDF/10.pdf
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
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da booksblog.it:
Torna nelle librerie "Pasque di sangue"

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Abbiamo seguito su Booksblog l'evolversi della vicenda. Pasque di sangue tornerà in libreria. Lo ha dichiarato a Radio24 lo stesso autore, Ariel Toaff, nell'intervista rilasciata alla trasmissione "Era mio padre". Il libro, uscito il 7 febbraio, era stato ritirato dopo una settimane di violenta offensiva portata avanti da alcuni quotidiani. La più tenera delle critiche a Toaff, professore di Storia del Medioevo e del Rinascimento all'università israeliana di Bar-Ilan e figlio del rabbino Elio Toaff, parlava di ricerca approssimativa.
La parte incriminata del libro, edito dal Mulino, riguardava l'uso del sangue nei riti della Pasqua ebraica nel medioevo in alcune comunità di lingua tedesca, con riferimento in particolare al caso famoso, accaduto a Trento nel 1475, del piccolo Simone, trovato morto e seviziato alla vigilia della Pasqua. Quindici ebrei furono giustiziati e fino al 1965 il piccolo Simone fu venerato dalla Chiesa come il Beato Simonino.
Ariel Toaff sta completando ora la seconda stesura del libro, con l'aggiunta di una risposta alle critiche dello scorso febbraio. L'uscita è prevista dopo l'estate.
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