"Il ritorno prima della partenza" - Mirco Cattani

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
Towandaaa
Olandese Volante
Messaggi: 9299
Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
Località: Peccioli (Pisa)

"Il ritorno prima della partenza" - Mirco Cattani

Messaggio da Towandaaa »

E’ stato davvero un piacere leggere questo romanzo di esordio, e spero in futuro di leggere ancora qualcosa di questo autore, perché mi piacciono le storie semplici, che non puntano su episodi eclatanti per attirare l’attenzione del lettore ma riescono a catturarlo e a spingerlo a riflettere raccontando fatti comuni, che potrebbero verificarsi nella vita di ognuno, vicende ordinarie, ma senza banalità.
In più punti mi sono riconosciuta negli atteggiamenti del protagonista, ed ho avuto l’opportunità di confrontare il mio sentire con quello di Agostino, scoprendo a volte affinità e altre diversità, in un processo comunque costruttivo.
Molte le descrizioni di ambienti, ma soprattutto di persone sconosciute che Agostino si sofferma ad osservare cercando di immaginare cosa stiano facendo, pensando, provando: tutti momenti di distacco da sé, per fare una pausa dai propri pensieri e tuffarsi nelle vite altrui, magari tornando con il ricordo a episodi della propria storia, da rivivere con un po’ di nostalgia. Molti quindi anche i flash back, che ci fanno capire un po’ per volta cosa turbi l’animo di Agostino, cosa lo spinga a sentirsi inadeguato e insicuro, e sembra di sentirlo parlare come se si rivolgesse proprio al lettore, con quella confidenza che si ha tra amici e che consente di parlare anche a sprazzi, saltando da un tema ad un altro, presi dall’urgenza del racconto e della confessione. Il risultato è un tono vero, non artificiale, che rende il lettore partecipe del percorso interiore del protagonista fino alla presa di coscienza che è giusto chiarire quanto di incompiuto abbiamo alle nostre spalle, ma è giusto anche aspettare il momento adatto per farlo, quando cioè le esperienze maturate, non importa se durature od occasionali, fanno chiarezza dentro, creano una nuova (anche se necessariamente ancora in itinere) consapevolezza di sé che fa sentire pronti. Si tratta di un processo che ognuno potrà seguire con i propri ritmi, i propri tempi e le proprie tappe: quello di Agostino è solo un esempio, che ognuno può commisurare alla propria esperienza e alla propria sensibilità, ma rimane comunque utile, perché, credo, ognuno attraversa momenti nella sua vita in cui si sente in colpa, inadeguato, vulnerabile.
La mia libreria

La mia lista dei desideri

Towandaaa su aNobii

"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
Rispondi