Sfoga la rabbia in particolare sulla figlia più grande, l’io narrante del libro, la cui tragedia personale man mano emerge nel libro fino al tragico epilogo finale.
Il libro è per la maggior parte estremamente ironico e divertente sia per il racconto (l’idea del matrimonio finto per lavare una presunta onta all’onore del maschio è assolutamente ridicola) e sia per lo stile di scrittura. Molta è l’ironia nella descrizione del padre definito “l’artefice” (uomo bigotto, legato alle tradizioni, non religioso ma che si nasconde dietro ad essa per imporre il suo potere sulla famiglia), della madre definita “La voce del padrone” (che appare vuota e priva di personalità così succube del marito, indifferente verso le figlie femmine da non preoccuparsi della loro educazione così quanto “innamorata” dell’adorato figlio maschio, così superstiziosa da apparire ridicola e che solo alla fine del romanzo emergerà come una figura più complessa e meno evanescente), del fratello e della moglie così bigotti nel loro estremismo religioso e della società così chiusa in cui vivono. Verso la metà del libro ci accorgiamo che in realtà il libro non è solo una descrizione divertita del dramma della donna mussulmana completamente succube del marito (la figlia commenta che la vita della madre è stata solo un destreggiarsi tra gravidanze e incombenze domestiche), ma nasconde una tragedia
E’ difficile per noi occidentali comprendere una tale situazione e io provo rabbia al pensiero di come le donne vengano trattate:Here be spoilersse possibile ancora più mostruosa della donna violentata e punita per la violenza subita che trova nella follia l’unico rifugio al mondo di violenza che la circonda.
Un libro veramente molto bello soprattutto grazie alla straordinaria abilità della scrittrice di cambiare registro: da un’ironia divertita con cui si descrive la società a una drammatica rappresentazione della realtàHere be spoilersdal non poter uscire di casa senza un uomo (fosse anche per andare in ospedale) al dover essere considerate colpevoli dopo aver subito la peggiore delle violenze. La scrittrice non sembra lasciare nessuna speranza se non l’andarsene dal paese e cercare di costruire in Europa un’esistenza dignitosa.
Assolutamente da leggere!Here be spoilersdove l’unica via di fuga è l’esilio o la follia.