Loretta Napoleoni, Economia Canaglia

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alfiere
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Loretta Napoleoni, Economia Canaglia

Messaggio da alfiere »

Quando ho iniziato a leggere il libro, non conoscevo Loretta Napoleoni.
L'avevo sentita durante un'intervista alla trasmissione Condor su Radio 2
http://condor.blog.rai.it/2008/02/14/
Devo ammettere che inizialmente l'avevo inquadrata come la classica "informatriceallaBrunoVespa" tutta critiche e niente proposte; ma sono stato ben felice di dovermi ricredere. http://www.lorettanapoleoni.org/it/
Sono rimasto completamente affascinato dal suo modo di scrivere e di fare giornalismo; perché quella che pensavo essere una "informatriceallaBrunoVespa" superficiale, si è rivelata essere una seria professionista (super-documentata) che ha provato, riuscendoci ad analizzare e raccontare quello che sta succedendo intorno a noi.
Ho letto il libro ad agosto ma solo adesso riesco a raccontarvelo e a distanza di un paio di mesi, si scopre che come una moderna Cassandra la nostra Loretta aveva previsto lo scoppio della bolla speculativa "dei soldi che fanno soldi" ovvero del distacco che si sta creando tra l'economia trattata nelle borse di mezzo mondo, che a mio modesto parere ormai sono diventate come delle enormi lotterie e l'economia reale fatta di fabbriche, di uomini che lavorano e di famiglie che cercano di sbancare il lunario.
Molto interessante il capitolo dedicato all'economia islamica, in un momento in cui anche da noi stanno finendo sotto inchiesta prodotti speculativi tipo futures & co. che se non infrangono la legge sono sicuramente immorali.
Per questo credo che anche ai paesi "occidentali" non farebbe male una sana cura etica; non penso che la soluzione sia legare l'economia alla religione, questo no, ma sicuramente ai "fautori e promotori del libero mercato" e ai nostri cari economisti (ma non solo a loro) farei fare gli esami di "Educazione Civica" e li obbligherei a munirsi di un sano Codice Etico.
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.

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2teepot
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Re: Loretta Napoleoni, Economia Canaglia

Messaggio da 2teepot »

inizialmente l'avevo inquadrata come la classica "informatriceallaBrunoVespa" tutta critiche e niente proposte
Gia … ma come la inquadreresti ora ? :think: La tipa per metà della stampa italiana insegna al John Hopkins Institute (USA) dove risiede, e per la rimanente metà sembrebbe fellow a Oxford (UK), è consulente per il governo americano in tema di terrorismo e va alla trasmissione di Santoro in veste di Cassandra. Mah … :roll:

E poi è mica l’unica che, facilmente, aveva previsto la crisi : tutti gli operatori del settore ne avevano consapevolezza che prim'o poi sarebbe dovuta arrivare. Il problema grosso è che se vivi nel mercato finanziario devi accettarne le regole, e difficilmente ti puoi tirare indietro se la borsa tira, ti fa guadagnare percentuali da sogno provenienti da un castello chiamato Borsa, che tu ben sai costruito su denaro immaginario, come tutto il denaro è una costruzione simbolica umana trascritta su carta/moneta.

E su carta è pur scritto Economia Canaglia,che non metto in dubbio sia un libro scritto bene, dovrebbe appunto affabulare per spiegare le aleatorie questioni economiche. Ci spieghi, o professoressa delle mie brame, chi è il lupo cattivo e chi la fatina… :whistle:
"dei soldi che fanno soldi" ovvero del distacco che si sta creando tra l'economia trattata nelle borse di mezzo mondo, che a mio modesto parere ormai sono diventate come delle enormi lotterie e l'economia reale fatta di fabbriche, di uomini che lavorano e di famiglie che cercano di sbancare il lunario.
La finanza sarebbe il lupo cattivo? O il gatto e la volpe? Va lah, pinocchietti ! :lol: E’ l’animo umano che ambisce e pretende di arricchirsi senza fatica. Dategli il dio denaro e la finanza come religione, il suo pontefice sarà un broker, l’anticristo un premio nobel e i tycoon... BoH! :P Nelle fiamme dell’inferno infine bruciano le anime della recessione globale. Evvia!evvai! su e giù con gli apocalittici e gli integrati che saltano e ballano. :bounce:

Secondo me la realtà è ben più semplice ; cioè il lavoro industrioso esiste ancora ed è fondamentale per le attività umane, ma ci si deve servire comunque del denaro, altrimenti torniamo al baratto sulla via della seta. Gli alti e bassi dei valori monetari ci sono sempre stati e affermativamente ci devono essere, ciclicamente; perciò anche la scandalosa finanza creativa è concime rigenerante e crea nuovo sviluppo. Di queste basi (di merda) la signora Napoleoni ne può tranquillamente trattare e scrivere, ma il futuro economico, non lo conosce nessuno, a meno che non si creda a maghi e indovini, ciarlatani di nuove chiese essoteriche, e bla bla bla…

Molto interessante il capitolo dedicato all'economia islamica, in un momento in cui anche da noi stanno finendo sotto inchiesta prodotti speculativi tipo futures & co. che se non infrangono la legge sono sicuramente immorali.
Per questo credo che anche ai paesi "occidentali" non farebbe male una sana cura etica; non penso che la soluzione sia legare l'economia alla religione, questo no, ma sicuramente ai "fautori e promotori del libero mercato" e ai nostri cari economisti (ma non solo a loro) farei fare gli esami di "Educazione Civica" e li obbligherei a munirsi di un sano Codice Etico.
Cosa cosa cosa ‘? leggo bene bene bene ??? :shock: :shock: ma se proprio i petrolieri arabi agiscono sui futures dell’oro nero !! :eyes: e che mi dici dei milioni di islamici che scappano dai loro paesi dotati di così alta “educazione civica” per venire a far fortuna nella vecchia immorale Europa schiava del capitalismo corrotto? Che forse gli incivili per punizione li cacciano tutti qui ? :think: , mentre i bravi alunni restano a studiare l’etica e la filosofia dell'economia islamica, che equivale a non protestare, non scioperare e non dissidere comunque, altrimenti rischi di marcire in galere vere e spesso la pena di morte, a far la fame con l'economia domestica, e soprattutto a rispettare il rais del quartierino? I can’t believe it ! :notworthy:
Ma forse tu intendevi per economia islamica certe peculiarità come il prestito senza interessi o la decima annuale da dare a chi sta peggio di te. Per la prima questione ti vorrei solo avvisare, senza entrare in noiosi dettagli - che, si, il prestito usuraio non esiste, ma in cambio il contraente deve dare il pegno, che deve venire accettato a piacere della controparte. E non è detto che abbia l’identico valore; a volte si diventa schiavi per tutta la vita e per le vite dei tuoi discendenti. Non parliamo inoltre se non puoi o non vuoi saldare il debito contratto: o scappi su marte o la giustizia islamica è molto diretta e sbrigativa… :|
La decima sarebbe la carità, e chi ha molto è giusto che la faccia. Nel mondo occidentale si chiama anche beneficenza, elargizione a fondo perso; i più sofisticati capitalisti pretendono che il denaro non ti serva solo a tirare a campare, ma anche per migliorarti socialmente ed entrare anche tu nel grande business del consumismo.

Ma vedi, Alfi, forse tutti i grandi sistemi assomigliano un po’ ad una religione, con i propri codici, etica e insegnamenti . Ci si può credere e allora OK ; altrimenti ci si deve sforzare a conviverci. Ma prendere da esempio ( convertirsi ? :roll: ) un sistema in cui si scappa dalla miseria e dall’illiberalità sarebbe il colmo.

Sono stato lungo come al solito, ma sarebbe anche un discorso lungo. **
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alfiere
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Re: Loretta Napoleoni, Economia Canaglia

Messaggio da alfiere »

Caro 2teepot,
rileggendo le tue obiezioni mi rendo conto che scrivendo, riesco a trasmettere solo una piccola parte di ciò che voglio comunicare.
Non ribatterò punto per punto alle tue obiezioni, per non appesantire l'argomento e dare l'impressione di voler litigare :) ci mencherebbe :D piuttosto riaffronterò volentieri il discorso davanti ad un buon bicchiere di vino :cheers: .
Mi permetto solo di chiarire che personalmente non credo che Loretta sia la sola "Cassandra" che ha previsto la rovina, di sicuro però leggendo il suo libro, anch'io che non sono un economista ho capito un po' meglio quello che sta avvenendo nel mondo. :wink:
Per quanto riguarda i riferimenti all'economia islamica, mi riferivo solo all'usanza di valutare "l'eticità" di un prodotto finanziario, prima di immetterlo sul mercato.
Per il resto lungi da me legare l'economia alla religione.
E comunque, permettetemi di dissentire, ma legare il valore delle azioni ai mal di pancia del primo che passa per strada, piuttosto che al controvalore tangibile di un'azienda, mi pare comunque poco intelligente.. :wink: sarà per questo che non gioco in borsa... :D
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.

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2teepot
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Re: Loretta Napoleoni, Economia Canaglia

Messaggio da 2teepot »

Per quanto riguarda i riferimenti all'economia islamica, mi riferivo solo all'usanza di valutare "l'eticità" di un prodotto finanziario, prima di immetterlo sul mercato.
Amico caro, chiedo scusa ma non capisco. :think:

Forse ho proprio bisogno di un cicchetto, quel santo bicchiere di vino. :wink: Quando ? Domani, ti va bene ? :roll: Questo è un features. :mrgreen:

Però se domani l’oste ci mesce acqua e vino “per il nostro bene” e noi ci arrabbiamo :evil: , è colpa dell’etica sbagliata dei features ? o dell’oste ? :whistle:

Secondo me è il consumatore che deve valutare il prodotto, secondo le proprie preferenze e quindi anche secondo la propria etica. :)

Già ! e se fossi astemio? :think:
Vado al rubinetto e faccio crollare la borsa del vino… :P

:wave:
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