"Novelle in nero" - Luigi Pirandello

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Towandaaa
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"Novelle in nero" - Luigi Pirandello

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Otto delle numerose novelle scritte dall’autore che prediligo, accomunate da un tema importante, la morte, di cui ognuna offre una immagine diversa: drammatica, ironica, compassionevole a seconda dei casi, ma sempre emblematica di modi di sentire, di atteggiamenti, di esperienze realmente vissute, che ognuno porta con sé pur con le differenze che i diversi gradi di fede religiosa o di sensibilità laica possono determinare.
La grandezza di questo autore si mostra anche in questi brevi racconti non solo per la loro attualità pur a un secolo di distanza, ma anche perché condensano in sé molti dei temi fondamentali della produzione pirandelliana sviluppati più diffusamente nei romanzi, nei testi teatrali e nei saggi. Per citarne solo alcuni: l’idea della morte che non è solo l’epilogo della vita ma un modo di sentire che è possibile portarsi dentro per tutta la vita a causa di quel male di vivere che opprime i personaggi che non si nascondono dietro alle apparenze, che non accettano le convenzioni e le apparenti “verità” della società che li circonda; l’impossibilità di scegliere come morire, ultima manifestazione ed estrema conseguenza dell’impossibilità di vivere come vorremmo; la possibilità di fare dell’ironia anche su un tema come la morte, perché si tratta pur sempre di quei sorrisi che lasciano un retrogusto amaro di riflessioni anche drammatiche (che contraddistinguono l’umorismo dalla comicità).
Segnalo in particolare:
- “La toccatina”, che esprime in modo esemplare il contrasto tra il legittimo desiderio di ognuno di una morte dignitosa e priva di inutili sofferenze e la forza con cui l’uomo si sente attaccato alla vita, anche quando si tratta di trascinarsi a vivere in condizioni quasi disumane
- “E due !”, per il suo riproporre uno dei temi più centrali di tutta la produzione pirandelliana, quella maschera che ognuno volente o nolente si trova ad indossare recitando la sua parte nella vita nel ruolo attribuitogli più dagli altri (in base al giudizio che danno sulle circostanze in cui si sia trovato e sugli atti o scelte che abbia compiuto) che dalla propria volontà
- “La morte addosso” per l’intensa drammaticità (sviluppata poi ulteriormente nel testo teatrale “L’uomo dal fiore in bocca” che ne è stato tratto) che scaturisce dalla apparente calma e lucidità con cui il protagonista parla della malattia incurabile che lo ha colpito.
Ma tutte nel complesso sono dei piccoli gioielli, ed offrono una ottima occasione di lettura (o rilettura) sia per chi voglia avvicinarsi alla poetica pirandelliana per la prima volta, sia per chi già conosce i temi affrontati dal grande poeta agrigentino.
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