"Signori bambini" - Daniel Pennac

[Towandaaa]

Una lettura piacevole anche se non eccessivamente scorrevole. Con i consueti toni ironici, schietti, talvolta commoventi, sarcastici, ma pur sempre velati di quella malinconia da cui le riflessioni del lettore partono o a cui arrivano, a seconda che si lasci trasportare dalla storia dall’inizio alla fine oppure che la metabolizzi passo a passo.
Non ci sono i variopinti personaggi della tribù dei Malaussène ma c’è sempre quella Belleville multietnica che accompagna con un sorriso sornione le vicende dei bambini catapultati nel mondo degli adulti e degli adulti tornati bambini. Sotto la regia di una presenza che si può definire paranormale solo se ci si limita a pensare che si tratta del fantasma di un padre deceduto prematuramente, ma che diventa invece normalissima nel contesto romanzesco proprio di Pennac, capace di attraversare vari livelli, dal reale al paradosso al surreale, per farci riflettere sul valore di una infanzia serena, di una età adulta responsabile, di un uso della fantasia che sia pur sempre ragionato e non mero escamotage per voli pindarici inconcludenti.
Una temporanea inversione di ruoli per capire quanto sia importante vivere con pienezza ogni stagione della vita, e quanto di bello ogni età abbia da offrire, senza perdersi in nostalgie improduttive per i tempi andati o in frenesie di raggiungere al più presto traguardi che è bene maturino al momento giusto.
Spesso i ragazzi di questa storia mi sono sembrati più maturi degli adulti….ma forse è normale anche questo, nel mondo un po’ strano che Pennac si diverte a descrivere lasciando alla sensibilità del lettore la scelta della chiave di interpretazione da adottare.

[liberliber]

dopo la serie Malaussene è il mio perferito, l'ho trovato delizioso e meno 'seriale'

[Momo]

A me divertono sempre queste storie di "scambi"!
Il libro mi è piaciuto molto, molto, e la figura del papà-fantasma forse più di tutte le altre
L'ho prontamente regalato al nipote allora 17enne, anche lui ha apprezzato...