"Il caso del lituano" Alicia Giménez-Bartlett

[Towandaaa]

Secondo me questi racconti risentono negativamente della loro genesi (che viene illustrata nell’introduzione).
Sono indagini piuttosto semplici, e non potrebbe essere altrimenti dato il taglio di racconti brevi prescelto che non consente la costruzione di piste investigative troppo lunghe e articolate. E davvero (onestamente ritengo di non essere stata influenzata in tal senso dall’introduzione), si percepisce l’impiego della tecnica tesa a concludere i capitoli in modo da destare curiosità e desiderio di proseguire, espediente dettato dalla necessità di invogliare alla lettura nei numeri successivi del quotidiano in cui venivano pubblicati “a puntate”.
Tutto ciò non toglie, tuttavia, che si tratti pur sempre di racconti piacevolissimi da leggere, soprattutto per i divertenti e stimolanti battibecchi in cui si producono i due protagonisti, i quali non perdono occasione per stuzzicarsi reciprocamente sui punti deboli, i pregiudizi e i preconcetti che anche i membri della polizia hanno in quanto essere umani.
Anzi, a prescindere dal fatto che non tutte le prese di posizione siano condivisibili, direi che il punto di forza dei gialli della Giménez-Bartlett sta proprio nel presentare i due investigatori prima di tutto proprio come essere umani e non automi al servizio della legge e della giustizia, con debolezze, amarezze, timori di insuccesso, ma anche guizzi di ironia e sarcasmo, visti forse come strumenti di difesa di fronte alla miserie, le crudeltà e le nefandezze con cui Petra e Garzòn devono quotidianamente misurarsi.