Quattro racconti, dove quasi sempre è protagonista appassionata e vibrante la donna.
Quattro piccoli capolavori che sanno rendere magnificamente trasformazioni di io-narranti fragili e insieme coraggiosi, parlando di forza, vitalità, identità, sempre affermate, contro la normalità, i luoghi comuni, il vivere secondo i canoni, impiegando un linguaggio asciutto, essenziale, senza inutili ridondanze, e insieme carico di calore e profonda (auto)ironia.
Siamo molto lontani dagli stereotipi in odor di canfora della napoletanità, che qui viene rappresentata nella sua essenza odierna, con miserie, brutture e insieme capacità di riscatto, ben diversa dall'arte di arrangiarsi di cui questa città, nel corso di una sedimentazione plurisecolare, è stata fatta simbolo.
La Parrella è autrice di cuore e cervello, lucida e spietata, colta e preparata, e sa utilizzare alla perfezione il suo talento naturale per la scrittura, che lei rende setosa come un nastro di raso, frammischiandolo alla capacità di cogliere le immagini e parlare attraverso di esse.
Un fuoco che brucia senza argini e impedisce al lettore di separarsene se non alla fine del libro.
"Per grazia ricevuta" - Valeria Parrella
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"Per grazia ricevuta" - Valeria Parrella
Esperienza è il nome che gli altri danno ai propri errori (O. Wilde)