Ian McEwan, On Chesil beach

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lizzyblack
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Ian McEwan, On Chesil beach

Messaggio da lizzyblack »

Apro questo thread perchè ho visto che non c'è ancora una recensione su questo libro, ma so che ci sono fan di McEwan qui dentro, e sento la necessità di scambiare opinioni :lol:
Metto qui il mio commento di Anobii.

In questi tempi in cui il sesso viene spesso prima dell'amore, e in cui tutto è accessibile a chiunque, leggere una storia come questa è particolarmente piacevole. Florence ed Edward, che si innamorano praticamente a prima vista, che vivono una storia sfiorandosi a malapena, pur avendo diversi punti di vista sulla questione. Il loro amore è fatto di pensieri e affinità, di sorprese, di passettini, di passioni diverse, di profonda amicizia, di pensieri inconfessabili e di conflitti interiori.
Due persone che vengono da culture diverse, ma che si amano, profondamente, e che per guadagnare un po' di libertà decidono di sposarsi. Il matrimonio, che libera quegli stessi conflitti dai protagonisti, che mette in ombra l'amore profondo a poche ore dalla celebrazione, sembra essere il tema centrale del libro: esiste un vero amore che possa essere coltivato in superficie, ma che riesce a mettere comunque radici profonde? Oppure, alcune libertà dei nostri tempi ci hanno permesso di coltivare qualcosa di più profondo prima di arrivare a questo passo importante?
La risposta sembra, comunque, essere sempre una: è necessaria una profonda conoscenza di noi stessi, prima di potersi chiedere se conosciamo abbastanza la persona con cui vorremmo passare la nostra vita...
Here be spoilers
Io sarò anche fissata sui lieto fine, ma questo libro sul finale mi ha messo una tristezza tale che, oltre a venirmi da piangere, ho avuto l'impellente necessità di cercare nella libreria qualcosa di divertente, per togliermi di dosso questa sensazione. Ho sperato ardentemente che uno dei due facesse un passo nel verso della risoluzione, che un evento qualunque li riavvicinasse. Invece, Florence ed Edward, non finiscono altro che vivere una vita "a metà", potendosi solo crucciare di non avere una possibilità di tornare indietro.
Liz

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"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
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Éowyn
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Re: Ian McEwan, On Chesil beach

Messaggio da Éowyn »

L'ho letto lo scorso anno. L'ho trovato, al solito, un romanzo ben scritto e ben strutturato ed ho apprezzato, come sempre, la straordinaria capacità di McEwan di immedesimersi nelle persone (uomini e donne, indistintamente). Le sensazioni di lui e di lei sembrava quasi di viverle sulla propria pelle.
Il finale, stranamente, l'ho trovato l'unico possibile e non mi ha delusa.
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francesina
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Re: Ian McEwan, On Chesil beach

Messaggio da francesina »

Ne ho terminata la lettura ieri e come dicevo altrove sul forum è probabilmente uno dei libri più emozionanti letti nel 2009. Affronta un tema decisamente particolare, soprattutto se pensiamo a come sia cambiato nei 40 anni che ci separano dall'anno di ambientazione del romanzo il modo di approcciarsi e di parlare di sesso. Eppure è estremamente naturale calarsi nei panni della pudica Florence e del timido Edward e vivere con loro l'eccitazione e l'ansia nei loro primi momenti di intima confidenza. Come Eowyn anch'io ho apprezzato il finale: le cose spesso vanno così nella vita ed è quindi estremamente naturale. Probablimente, per il mio carattere e per le sensazioni provate nel corso della lettura, un finale diverso mi avrebbe in un certo senso dato fastidio e avrebbe forse contribuito a far perdere parte della bellezza sospesa e rarefatta di questo romanzo.
Ultima modifica di francesina il sab dic 26, 2009 8:25 pm, modificato 1 volta in totale.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii
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MartinaViola
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Re: Ian McEwan, On Chesil beach

Messaggio da MartinaViola »

aggiungo anche il mio commento...
anche per me il finale è perfetto, realisticamente perfetto!

Sex & the 60s
1962 - Edward e Florence trascorrono la prima notte di nozze in un albergo a Chesil Beach, nel Dorset.
I due giovani restano inevitabilmente incagliati nella stretta maglia metallica del dovere coniugale per eccellenza: il sesso, che all'epoca era vissuto e temuto come un tabù.
Ripugnanza e desiderio si scontrano in un gioco impacciato di disgusto e sottomissione, vergogna e timidezza, mostrandoci scene di cinica comicità in cui il disagio accompagna i novelli sposi nelle profondità della solitudine più scura: un pozzo buio in cui entrambi precipitano, non riuscendo ad aggrapparsi a quei brandelli d'amore che ancora indugiano sul pavimento della stanza.

McEwan ci prende per mano e ci conduce sull'orlo del baratro, amalgamando con disinvoltura ricordi, emozioni ed esperienze dei protagonisti, per servirci un quadro d'insieme in cui il suo occhio cinematografico avanza inesorabile, dando rilievo anche a quei dettagli che possono sembrare senza importanza.
Il mio primo McEwan e non sono affatto delusa.
Ho letto pareri contrastanti a riguardo: molti considerano questo romanzo fin troppo striminzito, altri ne parlano come un "esercizio di stile" del grande scrittore, che, data la sua fama e il suo successo, vende comunque.
Probabilmente Chesil Beach non è il capolavoro di McEwan ma, se tutti quelli che scrivono al solo scopo di vendere inondassero le librerie con romanzi come questo, potrei dirmi soddisfatta!
Non è facile condensare l'incrocio di due vite e le riflessioni che ne scaturiscono in poco più di cento pagine: McEwan ci riesce senza sforzo apparente, inebriandoci con la costante raffinatezza della sua narrazione, offrendoci un gioiello prezioso, in grado di conquistare cuore e cervello.
se vi va, date un'occhiata al mio blog:
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Falbalà
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Re: Ian McEwan, On Chesil beach

Messaggio da Falbalà »

Metto anch'io il mio commento anobiiano:
Sono un po' combattuta tra la bellezza della scrittura e la noiosità. Un libro scritto benissimo in cui non succede quasi niente, però delicato, sensibile, triste, con questo senso di inadeguatezza e insoddisfazione che aleggia sopra ogni pagina.
Nel complesso comunque mi è piaciuto!
"un gatto non offre servigi, un gatto offre solo se stesso" Burroughs William
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