Deborah Moggach - Il sogno dei tulipani
Garzanti Elefanti (2003)
pg. 324 - € 8
Trama
Nella Amsterdam del 1636, animata dal culto del denaro e da quello della bellezza, tra le botteghe dei commercianti e dei pittori più straordinari, gli speculatori spingono alle stelle il prezzo dei bulbi di tulipano. Pare facilissimo arricchirsi senza fatica, e la città palpita di nuove e attraenti possibilità.
Cornelis Sandvoort, un ricco e maturo mercante, decide di commissionare il ritratto della sua sposa, la bella Sophia, a un promettente pittore dallo straordinario talento, Jan van Loos. E' un incontro fatale, segnato da una sensualità travolgente ma anche dai mille pericoli che i due amanti dovranno affrontare, nel clima surriscaldato di un'euforia finanziaria al limite della follia.
Deborah Moggach ci racconta una passione pericolosa, sullo sfondo di un ambiente insolito, pieno di oggetti raffinati e preziosi, con il contrappunto di un mondo di servi d'irresistibile comicità. Alla bellezza dei due amanti corrisponde quella dell'arte, alla fragilità e alla potenza dell'amore corrispondono gli imprevisti della Borsa, in un crescendo d'intrighi e sentimenti.
Ho cominciato a leggere questo libro attratta dal titolo (adoro i tulipani!) e devo dire che non ha deluso le mie aspettative! E' decisamente una lettura interessante: la trama è ben costruita, i personaggi sono ben delineati, il racconto è vivace e dinamico.
Ok, c'è forse qualche clichè di troppo, ma nel complesso è un bel romanzo!
Magari io avrei preferito un altro finale,
VOTO: 7Here be spoilersavrei voluto che Sophia, dopo aver combattuto tanto per raggiungere la propria felicità, non cedesse proprio alla fine quando bastava allungare la mano per toccarla, ma "l'altro lieto fine" (il riscatto di Maria) anche se sa un po' di soap opera, in parte compensa!