La voce delle onde ce l'ho ma non l'ho ancora letto.
comunque ho finito stamattina di leggere neve di primavera e mi è piaciuto.
non me l'aspettavo che mi sarebbe piaciuto così!
lo stile è lirico e molto raffinato, a volte si perde un pò troppo su se stesso e diventa pesante ma per il resto il romanzo e pieno di azioni e risvolti tragici che catturano l'attenzione del lettore: i rituali della tradizione si uniscono alla voglia di occidentalizzazione tipica dei primi del '900, i sentimenti vengono acantonati per dare spazio alla lealtà verso l'imperatore etc...un conflitto tra antico e nuovo in perpetuo divenire, dove l'amore di kiyo per satoko rappresenta il nuovo mentre le macchinazioni per non far trapelare la verità rappresentano l'orgoglio del passato, una rivalutazione degli antichi valori.
purtroppo il finale non poteva che essere tragico...non c'è niente di consolatorio in quello che narra mishima, come se la speranza non potesse appartenere alla realtà ma soltanto al sogno.
non vedo l'ora di leggere altro del signor Yukio!
