"I libri di Luca" - Mikkel Birkegaard

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Towandaaa
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"I libri di Luca" - Mikkel Birkegaard

Messaggio da Towandaaa »

Ingannevole (volutamente, credo) la fascetta: leggendo “Il primo romanzo in cui i protagonisti sono i lettori” si è portati a pensare a coloro che leggeranno il libro, e invece poi si scopre che si tratta dei “lectores”, persone che dimostrano particolari poteri quando leggono o ascoltano una lettura. Non mi spingo oltre sulla strada dello spoiler (ma questo ho voluto dirlo per evitare una piccola delusione a chi ancora non lo ha letto) perché si tratta di un romanzo tutto da scoprire, pieno di misteri e di colpi di scena, con un ritmo che si dimostrerà avvincente, a patto di non appartenere a quella schiera di lettori che facciano del razionalismo puro il criterio scriminante per individuare un libro da apprezzare.
A me piacciono molto i romanzi che hanno una componente di paranormale, perché mettono in gioco la fantasia del lettore, perché quando leggo mi piace anche estraniarmi un po’ su strade insolite e diverse dalla realtà e perché è un modo come un altro per interrogarsi su un quesito che credo importante: se qualsiasi evento, per poter essere preso in seria considerazione, debba sempre prestarsi a prove, spiegazioni e dimostrazioni logiche, oppure se siamo (ancora) disposti ad accettare anche l’esistenza di fenomeni che sfuggono alle leggi (finora) note dello scibile umano. Sembrerà strano che un romanzo che, in fin dei conti, racconta un’avventura ai limiti (o al di là dei limiti) della realtà possa innescare riflessioni di portata filosofica, gnoseologica o religiosa……ma nel mio caso è questo che accade !
Sono però convinta che questo romanzo potrà piacere anche a chi non avverte questa propensione, ma ritiene che comunque i libri e la lettura in generale abbiano una grande forza e un grande valore. Perché gli eventi particolari narrati in questo romanzo altro non sono che una metafora sul potere che i libri hanno di influenzare, modificare, ribaltare le opinioni dei lettori e il modo di vivere. Come sempre, poi, non è il potere in sé a prestarsi a giudizi di merito, ma l’uso che se ne fa, e in tal senso questo romanzo esprime anche un monito.
Infine: non importa essere sensibile ai temi del paranormale per apprezzare alcune espressioni, alcune descrizioni di quello che può accadere leggendo o ascoltando altri leggere: basta averlo provato lasciando correre la propria fantasia mentre si legge “in solitaria” oppure cercando di coinvolgere altri in una improvvisata “lettura a voce alta”; basta aver assistito a letture o interpretazioni teatrali che ci abbiano coinvolti al punto di sentirci partecipi della storia, oppure………….basta essere corsari per capire cosa significhi tenere fra le mani un libro che oltre a raccontare la storia che porta stampata racconta anche frammenti delle storie di chi prima di noi lo ha letto, tramite sottolineature, tracce lasciate tra le pagine, pensieri…………
E anche se è vero che sembra già una sceneggiatura pronta per un film di avventura che si inserisca nel filone delle sette segrete, con qualche scivolone nella prevedibile e stereotipata contrapposizione tra i buoni e i cattivi e nella inevitabile storia d’amore nata durante le vicende narrate, questo non mi ha impedito di godermelo, forse proprio perché l’ho “caricato” (chi lo leggerà capirà il significato di questo verbo in questa storia !) di contenuti miei, riconoscendomi in alcuni passi e trasfigurandone altri.
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