"La modista" - Andrea Vitali

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Towandaaa
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"La modista" - Andrea Vitali

Messaggio da Towandaaa »

Bellano è sempre quella, sia che ci troviamo negli anni Venti o nel secondo dopoguerra, ed è un piacere ogni volta ritrovarvi personaggi sempre diversi eppure sempre emblematici, con le loro storie semplici, con le rivalità, i segreti e i pettegolezzi che solo nei piccoli centri possono svilupparsi in trame così intricate, ma sempre bonarie, sotto lo sguardo ironico e direi anche un po’ sornione dell’autore, che, ne sono convinta, è il primo a divertirsi, raccontandole.
La forza di Vitali sta proprio in questo: quando escono dalla sua penna, anche le più insignificanti storie di paese assurgono a materia capace di sostenere la trama di un intero romanzo, che si legge con un sorriso, che ci porta a ricondurre i tratti dei personaggi, sempre ben descritti, a persone che davvero conosciamo, che suggerisce quanto le umane debolezze e le ambizioni più o meno legittime debbano sempre essere contemperate con le virtù che al momento giusto riusciamo a dimostrare.
Questa volta la storia ruota attorno alla formosa, procace ma anche un po’ ingenua modista, al suo desiderio di “sistemarsi” che coinvolge e travolge molti dei compaesani. E attorno a questo nucleo ruotano tutta una serie di malintesi, flashback sulla vita pregressa dei personaggi, fatti di piccola criminalità, mezzi segreti, interventi del parroco e dell’appuntato dei carabinieri che agiscono più in base al buon senso che alle leggi divine o umane, piccole invidie e torti da vendicare, con un ritmo sempre brillante, con un linguaggio sempre ben calibrato in base alle caratteristiche del personaggio che lo esprime, con il ricorso dosato e sapiente ad espressioni dialettali come nota di colore, con capitoli brevi che si susseguono come tante piccole inquadrature su scene diverse di un film, ma in cui la fine del precedente è sempre collegata all’inizio del successivo, quasi a dimostrare che in un piccolo centro le storie individuali sono indissolubilmente legate tra loro, anche se ogni personaggio viene presentato in base al proprio punto di vista, sulla sua condotta e su quella altrui. Ed anche i personaggi secondari, sui quali l’attenzione dello scrittore si sofferma solo brevemente, appaiono in tutta la loro consistenza, diventano dei piccoli camei e concorrono a definire quella che è la nota precipua dei romanzi di Vitali: la coralità.
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