Un romanzo molto bello e ricco di riflessioni sulla memoria (che cosa si ricorda e cosa si dovrebbe dimenticare), sulla storia (in particolare la caduta del muro di Berlino e la Germania nazista), sul dolore psichico rappresentato fisicamente dalla cicatrice di una dei protagonisti, sull’amicizia, sulla filosofia e sulla sofferenza immensa di chi perde gli affetti più cari (il protagonista perde la moglie e il figlio in un incidente aereo).
E poi il film che il protagonista vuole costruire per rappresentare la vita: un insieme di inquadrature di cose ordinarie (piedi che passeggiano su marciapiedi, parchi, orme sulla neve etc) che vengono dimenticate e non registrate dalla Storia.
Sicuramente non è un libro scorrevole o “da spiaggia”, ma è molto profondo e da centellinare pagina per pagina.
Il giorno dei morti - Cees Nooteboom
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