Questo romanzo è una delle più belle ed avvincenti letture fatte di recente. L’autrice, nigeriana trasferitasi negli Stati Uniti per compiere gli studi universitari, è diventata sempre più nota negli ultimi anni, soprattutto per il rilievo e l’ispirazione dati dai suoi libri sul femminismo e sul razzismo. E sul razzismo (anche, ma non solo) è incentrato proprio questo lungo ma avvincente romanzo che seguendo per quasi venti anni la giovane Ifemelu, mette in luce le difficoltà che tuttora affrontano i neri in America, ma anche una serie di tematiche meno note e che io ho trovato appassionanti. Mi riferisco alla fragile struttura della società nigeriana dopo la guerra del Biafra, la difficoltà ad emergere di un paese martoriato da scioperi e immobilismo o al razzismo che esiste anche tra gli stessi neri in base al loro luogo di nascita o alla nazione dove hanno compiuto gli studi. Molto interessanti anche tutti quei passaggi che possono sembrare più “leggeri” ma che di fatto svelano come sia spesso inconsapevolmente radicato il “white racism”, tra cui il canone di bellezza impostato sulla popolazione bianca e che anche le nere più affermate inseguono.
Per il lungo tempo di azione del romanzo e per l’età dei due protagonisti Ifemelu e Obinze (splendido personaggio maschile- le sue pagine di inserimento a Londra mi hanno veramente rapito) potrebbe essere considerato un romanzo di formazione ed in effetti in un certo senso lo è, se non fosse che in realtà il passaggio all’età adulta di Ifemelu si caratterizza da tutta una serie di decisioni decisamente controcorrente.
Un romanzo lungo, ma scorrevolissimo, ricco di spunti di riflessione ed approfondimenti e decisamente ben “gestito” nell’alternanza dei tempi di azione e degli squarci di vita dei vari personaggi. Assolutamente da leggere.
Chimamanda Ngozi Adichie, Americanah
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- francesina
- Olandese Volante
- Messaggi: 2461
- Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
- Località: Padova
Chimamanda Ngozi Adichie, Americanah
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii