Il lamento del prepuzio

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Brino Brucci
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Il lamento del prepuzio

Messaggio da Brino Brucci »

di Shalom Auslander.
Non so se scrivo nella pagine giusta, perchè questa non è una recensione, è una segnalazione flash, più che altro.
la recensione la lasciamo fare a quelli bravi, che, se vogliono, posso accomodarsi e scriverla qui.
Io posso solo dirvi che, se vi sono piaciuti:
Il lamento di Portnoy di Roth
La versione di Barney di Richler
&
la trilogia di Allen (saperla lunga, effetti collaterali, citarsi adosso)
questo libro lo dovreste proprio leggere.
io ve l'ho consigliato, poi fate vobis
saluti
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francesina
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Re: Il lamento del prepuzio

Messaggio da francesina »

Una serie di domande serissime -qual'è il ruolo della religione, qualunque essa sia, nelle nostre vite? Come la nostra personalità è influenzata dall'osservanza dei suoi precetti? Essere ferventi praticanti ci conduce davvero alla felicità in questa o almeno nella prossima vita?- sottendono a questo libro che, pure, è spassoso, cinico, irriverente, brillante.
Tra cibi kosher e junk food di Mac Donald, tra riviste pornografiche e studio della Torah, tra il rispetto dello Shabbat e furti nei centri commerciali, Shalom passa dalla pubertà all'adolescenza e poi fino all'età adulta in un continuo dialogo collerico e vendicativo con un Dio, che a parer suo, occupa il suo tempo osservandolo e giudicando i suoi comportamenti. Shalom lo provoca e lo sfida, ma lo teme anche, aspettandosi per ogni suo gesto una punizione o un premio da parte di un Dio che lui si immagina severo e onnipotente, ma che rappresenta con tratti decisamente umani. Leggiamo quindi di un Dio piegato in due dalle risate a vedere le gaffe del povero Shalom e che risponde alle sue invettive con espressioni ugualmente "terrene" e colorite. Dalle recensioni di Anobii ho letto che molti lamentano una certa ripetitività negli aneddoti, e pur capendo come alcuni passaggi possano risultare un po' stancanti, non ne condivido il giudizio. Il lamento del prepuzio è anche romanzo di formazione e seguire il passaggio all'età adulta del protagonista dà comunque ritmo alla narrazione e lo stile accattivante, uniti alle tante nozioni sulla religione ebraica hanno nel mio caso catturato la mia attenzione e reso questa lettura molto piacevole. E' poi stato bello leggerlo dopo Danny l'eletto, per vedere le due differenti modalità di vivere in maniera profonda una religione complessa come quella ebraica: certo il confronto può far impallidire (e in effetti mi sono chiesta spesso durante la lettura se Potok abbia mai letto qualcosa di Auslander) ma Danny, Reuven e le loro famiglie rappresentano proprio ciò da cui Shalom cerca di allontanarsi, senza però mai riuscirci completamente.

Shalom Auslander
Il lamento del prepuzio
Ed. Guanda- 2009
267 pp, € 15.50
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii
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ciucchino
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Re: Il lamento del prepuzio

Messaggio da ciucchino »

Uno dei libri più belli che abbia letto negli ultimi anni: un umorismo e un'ironia dissacrante che solo un grande scrittore riesce a fare senza cadere mai nella ripetizione noiosa o nella volgarità.
Auslander riesce a mettere in evidenza tutte le contraddizioni e le assurdità di chi vive in maniera acritica la religione: da cosa si può o non si può fare il sabato alla preghiere di benedizione. Per non parlare poi dell'assurdo di non guardare un nipote perchè circonciso nel giorno sbagliato.
Il continuo mercanteggiare con Dio poi è veramente esilarante, soprattutto quando cerca di contrattare la vittoria dei Rangers.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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