La protagonista cresce in una famiglia numerosa, troppo numerosa, tra genitori poco presenti, fratelli a dir poco molesti. Appartiene alla generazione di chi era troppo giovane per il 77 e troppo vecchia per lo sbrillucichio degli anni ’80. Romanzo di formazione, o di memorie, narra dell’immenso disagio sofferto dalla protagonista, di tante ferite familiari difficili da risanare, amicizie che vanno e vengono, come gli amori, dei problemi a scuola, delle vacanze.
Scrittura asciutta e densa, come piace a me, frasi secche, niente giri inutili di parole.
Straconsiglio
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..."E’ stata la nuova manifestazione di una malattia autoimmunitaria, generata dal nostro stesso organismo culturalmente pigro, che sempre preferisce affidarsi al “salvatore” e all’ “imbonitore” anziché cercare di salvarsi da solo, uno per uno, e poi insieme, nella faticosa e spesso ingrata diligenza del quotidiano."... (V. Zucconi)