Un libro molto bello che si apre con una vicenda apparentemente molto banale: due fidanzati provenienti da famiglie borghesi e benestanti si amano e si sposano con il benestare delle famiglie. Già dalle prime pagine però la scrittrice, attraverso gli occhi del cugino Silvio che racconta la vicenda, ci fa capire che dietro l'apparente tranquilla e noiosa vita di provincia il sangue scorre nelle vene e le passioni possono esplodere con violenza e senza pietà per chi le intralcia.
I personaggi sono molto ben caratterizzati e lo stile asciutto riesce a esprimere perfettamente la passione e la violenza della storia.
"Strana follia! L'amore a vent'anni somiglia a una crisi di febbre, a un attacco di delirio. Quando è finito, si fa fatica a ricordare.... Il calore del sangue è destinato a spegnersi presto."
"Un gruppo di persone in età matura emana un senso di imperturbabilità: i loro organismi danno l'impressione di avere digerito tutte le portate pesanti, amare o piccanti della vita, eliminato tutti i veleni, e per 10 o 15 anni si trovano in uno stato di equilibrio perfetto, di invidiabile salute morale. Sono soddisfatti di sè. Il faticoso e vano lavorio con cui la giovinezza tenta di adattare il mondo ai propri desideri l'hanno già compiuto. Hanno fallito e ora si riposano. Dopo qualche anno tornerà a invaderli una sorda inquietudine, e stavolta sarà quella della morte: essa altererà i loro gusti in modo imprevedibile, li renderà indifferenti, stravaganti o bistetici, impenetrabili per le loro famiglie, estranei ai loro figli. Ma tra i 40 e i 60 anni queste persone godono di una effimera pace."
"Non so se gli esseri umani siano in grado di foggiare la propria vita, ma di certo ciò che un uomo ha vissuto finisce col trasformarlo: una vita calma dà al viso un'aria amabile e composta, un dolce calore che forma una sorta di patina, simile a quella di un ritratto."
"... non possiamo vivere al posto dei nostri figli (anche se a volte ci accade di desiderarlo). Ciascuno deve vivere e soffrire per conto proprio. Il più grande favore che possiamo fare loro è tenerli all'oscuro della nostra esperienza."
Il calore del sangue - Irène Némirovsky
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