Memorie di un sognatore abusivo - Paolo Pasi
Edizioni spartaco - € 14.00
Nel 2035 saranno abolite tutte le tasse, tranne quella sui sogni, vale a dire l'Imposta sul Valore Onirico. In una società che strizza l'occhio a quella raccontata da altri romanzi distopici, il protagonista si trova indebitato a tal punto da dover lasciare la moglie a causa di un problema singolare: sogna troppo e spesso i suoi sogni sono di natura eversiva.
Inevitabile la ricerca di un'alternativa, trovata in una macchina capace di ingannare il fisco onirico e il controllo che esso effettua sulla vita dei cittadini.
Di sfondo stanno un Presidente onnipresente, un manipolo di sovvertitori dell'ordine e un controllo quasi totale delle vite dei cittadini sia in fase di veglia che di sonno.
L'autore non eccede con l'ambientazione cyberpunk o futuribile, si spinge solo un po' oltre la nostra epoca e non cade nella faciloneria inventandosi ambientazioni e nomi anglosassoni; tutto si svolge in territorio plausibilmente italiano (anche se la società è diventata la Comunità) con tanto di vizi e virtù.
Romanzo di buona fattura e autore promettente.
Memorie di un sognatore abusivo - Paolo Pasi
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Memorie di un sognatore abusivo - Paolo Pasi
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.