
Texas Orientale, 1958. Stanley Mitchell è un tredicenne da poco trasferitosi nella cittadina di Dewmont ancora carico di delusione (e un pizzico di rancore) per aver da poco scoperto che nè Babbo Natale nè la Fatina dei Denti esistono: quale brusca "uscita dall'infanzia", questa. Quello che Stanley ancora non sa è che il risveglio vero, l'attraversamento della sottile linea scura che divide l'innocenza dalla sua perdita, non è ancora arrivato, ma è alle porte: la scoperta fortuita vicino casa di un rudere bruciato e di alcune lettere d'amore datate una quindicina di anni prima. Di chi è la casa e perchè è bruciata portandosi via con il fumo la vita di una ragazzina legata al suo letto? Chi ha assassinato, la stessa notte dell'incendio, una coetanea della ragazza, giù lungo i binari del treno? Chi sono i misteriosi M e J delle lettere, pronti ad occuparsi di un bambino che sta per nascere fuori dal matrimonio?
Parte da queste domande e della noia di un'estate afosa la maturazione di Stanley: la scoperta del sesso, dell'odio raziale, della violenza e della morte ... e lui che era turbato perchè Babbo Natale è una finzione!
Qui e lì il libro presenta alcune sbavature: alcuni commenti decisamente troppo moderni sulla bocca dei genitori e un passato al limite del credibile per Buster (l'aiuto detective di colore di Stanley che conosce il jūjutsu!!).
A parte questo un libro da leggere


Joe R. Lansdale
La sottile linea scura
2006
Super ET
pp. 296
€ 12,00
ISBN 9788806185008
Traduzione di Luca Conti
«Dovevo aver sicuramente offeso gli dèi del male, dovevo aver fatto loro varcare di gran carriera la sottile linea scura che separa i misteri delle tenebre dalla realtà».