
Iperborea, 1991, 8870910210
Dagerman ci offre una raccolta di riflessioni. Una visione, quella estrapolata dai suoi occhi, tramutata poi in parole, a tratti satirica, a tratti tristemente realistica. E la realtà è difatti l'unico vero grande Male, da ella non si sfugge. Triste, deprimente e asfissiante al punto tale da trovare consolazione solamente nella morte. Dagerman muore suicida all'età di 31 anni. Il suo bisogno di consolazione non è stato ascoltato da nessuno se non dalla morte stessa (e da noi, giunti troppo tardi). Le sue care e amate parole, nelle quali confidava, non lo hanno aiutato. Ma possono aiutare noi, sono un monito dal quale trarne insegnamenti. «Dimenticatelo spesso».