"Il sorriso di Angelica" by Camilleri

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Mariantonietta
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"Il sorriso di Angelica" by Camilleri

Messaggio da Mariantonietta »

Spero di non crear doppioni, se fosse così chiudete un occhio non fosse altro per il mio rincitrullinimento presenile.
Sto terminando di leggere questo giallo ( credo l'ultimo) di Andrea Camilleri.
http://www.lafeltrinelli.it/products/97 ... lleri.html

Alle spalle mi lascio "Il nipote del negus" che non mi ha entusiasmato.
Per amor di cronaca, insieme ho acquistato anche "Gocce di Sicilia" dello stesso autore.
Ne esporrò presto il mio giudizio qui.
Non posso riservare a Il sorriso di Angelica opinioni negative come quella espressa su un altro thread
viewtopic.php?f=12&t=24560

Ma nemmeno posso affermare che la trama sia convincente. No, non lo è.
Se ne "La caccia la tesoro" si scadeva nella mediocrità , oscillando tra il genere horror e lo splatter, qui poco manca e si va sul genere commedia sexy con un personaggio femminile seduttivo ed un Montalbano ringalluzzito dalle grazie femminili.
Qua e là l'autore ci riporta alla realtà ( ne avevamo tanto bisogno? :think: ) con riferimenti precisi a recenti misure finanziare ed alla cronaca politica, ma non basta.
Il plot è poco più che sufficiente a chi è affezionato lettore di Camilleri al quale, forse, una bella pausa non guasterebbe affatto.
Sono consunti tutti dalla goffagine del buon Catarella agli sforzi dell'infaticabile Fazio.
Perfino Livia finisce con l'essere abbastanza noiosa con le sue cacciate e le scenate di gelosie.
Tutto sa di ritrito.
Insomma, a nessuno riesce di partorir sempre dei capolavori di ingegno.
Nemmeno a lui! :roll:
Ma scendere da cavallo ora sarebbe un bel gesto, caro signor Camilleri.
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Gahan
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Re: "Il sorriso di Angelica" by Camilleri

Messaggio da Gahan »

Faccio una premessa: di Camilleri ho letto tutti i romanzi e i racconti con protagonista Montalbano. Ho provato a leggere altri suoi romanzi (Il birraio di Preston, Un filo di fumo, Il colore del sole...) e non mi hanno entusiasmata, ma ogni volta che esce un nuovo romanzo con Montalbano protagonista sono tra la prime a correre a comprarlo e in genere in due giorni lo leggo.
Devo dire però che "Il sorriso di Angelica" mi ha delusa un po'.
Here be spoilers
Ho apprezzato che l'invecchiamento del protagonista non fosse la tematica predominante (come invece è accaduto in romanzi precedente) ma ormai l'ammazzatina, le ennesime corna piazzate a Livia, gli strafalcioni di Catarella, le minuziose descrizioni dei vari pranzi e cene, hanno stufato...
Ho trovato superfluo anche il tentato omicidio della ragazza verso il finale.
Insomma, un romanzo un po' fiacco. :sleep:
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Towandaaa
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Re: "Il sorriso di Angelica" by Camilleri

Messaggio da Towandaaa »

Confesso che quando ho visto entrare in scena la bellona di turno, e puntualmente cadere ai suoi piedi Montalbano mi sono detta: “Ci risiamo: ecco di nuovo il vecchio e abusato cliché del commissario che si scanta della vicchiaglia, e si lascia manipolare come un pupazzo”……….. e iniziavo già a storcere il naso, perché la storia olezzava di trito e ritrito. Procedendo nella lettura invece ho cambiato sensibilmente opinione.
Le “sparate” di critica politica avulse dal contesto che più volte mi avevano infastidita (non per la loro sostanza ma per il fatto di essere letteralmente prese e messe lì senza alcun ruolo nello sviluppo della storia) sono state piuttosto contenute; la sensazione di leggere una sceneggiatura per una trasposizione televisiva piuttosto che un romanzo (anche questa, nota dolente, secondo me, degli ultimi romanzi della serie) è stata più attenuata del solito (e ormai inizio a farmene una ragione). Lo sviluppo del protagonista nel senso della vecchiaia che incalza, affiancandosi a modi e momenti di scoraggiamento molto umani sebbene piuttosto cupi mi è piaciuto, perché su esso l’autore non ha calcato troppo la mano come in altri casi, e non ha dato l’impressione di una involuzione, ma di una naturale mutamento della personalità. E mi è piaciuto molto il rilievo avuto da Fazio, non solo nelle indagini ma più in generale nell’affiancarsi anche come amico al commissario: ho sempre pensato che fosse un personaggio che meritava maggiore attenzione e questa volta finalmente l’ha avuta (ma era proprio necessario mettere in licenza Augello per creare maggiore spazio a Fazio ?!).
L’uso del dialetto mi è apparso ancora più stretto e frequente, ma mi ha dato anche una sensazione di congruità: vi ho visto cioè una sorta di metafora che esalta non solo la cupezza dei momenti di riflessione di Montalbano ma anche i passaggi in cui agisce in quel modo a volte fuori dagli schemi, proprio del suo carattere così ribelle e sanguigno che è la caratteristica precipua del famoso commissario.
Se è vero che quando si tocca il fondo non si può far altro che risalire……….con questo ultimo romanzo, secondo la mia modestissima opinione, Camilleri sta tornando non dico ai livelli dei primi libri della serie ma sta prendendo le distanze dalla bruttissima prova de “La caccia al tesoro” (o, almeno, lo spero !).
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