"Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
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"Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Ancora non ho ben chiare le sensazione che questa lettura mi ha ispirato…..la più fastidiosa, anche perché la più definita, è che tutta la costruzione fatta attorno alla “trovata” dell’indeterminatezza sessuale dell’io narrante (su cui calca molto la mano anche la presentazione in seconda di copertina) sa di artificioso. Cioè: mi è sembrato che, una volta scelto il tema del romanzo (le gioie e i dolori dell’amore), e constatato che su di esso erano già stati versati oceani di inchiostro, l’autrice abbia pensato di rendere più originale il romanzo con questo espediente che a mio avviso rimane, appunto, una “trovata” di scarsa efficacia. Rischia infatti di attirare su di sé tutta l’attenzione del lettore, di trasformarlo in un investigatore a caccia degli indizi che facciano individuare il protagonista come uomo o donna, e di lasciarlo alla fine deluso sia nel caso in cui si sia fatto una propria idea al riguardo (io ho avuto fin dall’inizio l’impressione che si tratti di un uomo) sia nel caso in cui tale indagine non lo abbia portato a niente di certo. Perché una chiara rivelazione a questo proposito non c’è, ma soprattutto perché, anche se ci fosse stata, forse non sarebbe stata importante. E dirottare su questo particolare l’attenzione significa anche mettere in secondo piano alcuni passaggi interessanti, alcune espressioni davvero poetiche, che indubbiamente ci sono……….ma che rischiano anche di perdersi tra pagine e pagine di cui ho faticato a capire lo scopo e l’utilità, ai fini della narrazione.
Bello, struggente, e a tratti anche divertente (alcuni ricordi delle precedenti esperienze sentimentali del protagonista avevano dell’umoristico, secondo me), ma solo in modo saltuario: in definitiva, sabbia che ti scorre fra le dita, lasciando pochi granelli dietro di sé.
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
ero molto curiosa di leggere la tua opinione riguardo un libro della winterson.
questo non l'ho ancora letto, ma ne ho letti altri due (arte e menzogne e il sesso delle ciliegie), che mi hanno colpita "saltuariamente", come giustamente dici tu, per alcune descrizioni molto poetiche e per un lirismo quasi commovente... ma poi tutto il resto mi è sembrato slegato. li ho definiti "romanzi invertebrati", privi di una struttura solida, e devo ammettere che a me piacciono le cose imponenti e ben costruite, non quelle gelatinose, alla winterson, per intenderci!
questo non l'ho ancora letto, ma ne ho letti altri due (arte e menzogne e il sesso delle ciliegie), che mi hanno colpita "saltuariamente", come giustamente dici tu, per alcune descrizioni molto poetiche e per un lirismo quasi commovente... ma poi tutto il resto mi è sembrato slegato. li ho definiti "romanzi invertebrati", privi di una struttura solida, e devo ammettere che a me piacciono le cose imponenti e ben costruite, non quelle gelatinose, alla winterson, per intenderci!
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
mi piace, ed è azzeccatissima, la definizione di "romanzi invertebrati": mi sa che la riutilizzerò (naturalmente, citando la fonte ! )
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Scritto sul Corpo credo abbia un suo senso, far passare il messaggio che non è necessariamente fondamentale sapere o capire se si parla di un uomo o una donna quando si parla di storie d'amore non è una cosa così banale, e far riflettere sul perchè per tutto il romanzo chi legge si sente spinto/a a fare da investigatore e assegnare un genere al/la protagonista è altrettanto cruciale: cioè, perchè poi ci imputiamo così a voler capire se è uomo o donna? Che differenza e che importanza può avere per noi che leggiamo e per la storia? Farsi domande del genere e provare a rispondere fa parte secondo me dell'idea del libro. In altro modo e con altri risultati rifletteva su argomenti del genere anche Ursula Le Guin in La mano sinistra delle tenebre (fantastico, in tutti i sensi).
L' "artificio" di Scritto sul Corpo in sè direi che richiede tra l'altro una abilità linguistica non indifferente (immaginatelo in lingua originale -inglese- ....). Ed infatti la Winterson abbonda di abilità linguistiche.
A me ha colpito molto quando l'ho letto anni fa. Tant'è che ho letto quasi tutti gli altri suoi.
Onestamente comunque, consiglierei particolarmente Simmetrie Amorose, o Passione (per perdervi nelle calli e i canali di Venezia, tra l'altro) , o Powerbook. Questi sono i miei preferiti. Aggiungerei Argenta nel tornado del tempo (per bambini/ragazzi), Gli dei di pietra (una storia d'amore nel futuro), e Non ci sono solo le arance (romanzo più autobiografico).
Arte e menzogne se non erro non è un romanzo, ma una raccolta di saggi...
E questa era la mia modesta opinione....
Miki
L' "artificio" di Scritto sul Corpo in sè direi che richiede tra l'altro una abilità linguistica non indifferente (immaginatelo in lingua originale -inglese- ....). Ed infatti la Winterson abbonda di abilità linguistiche.
A me ha colpito molto quando l'ho letto anni fa. Tant'è che ho letto quasi tutti gli altri suoi.
Onestamente comunque, consiglierei particolarmente Simmetrie Amorose, o Passione (per perdervi nelle calli e i canali di Venezia, tra l'altro) , o Powerbook. Questi sono i miei preferiti. Aggiungerei Argenta nel tornado del tempo (per bambini/ragazzi), Gli dei di pietra (una storia d'amore nel futuro), e Non ci sono solo le arance (romanzo più autobiografico).
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Forse non ho spiegato bene quello che intendevo.
Sul fatto che non sia poi importante stabilire se protagonista di una storia d'amore sia un uomo o una donna sono parzialmente d'accordo con te. Infatti, se in senso assoluto è vero che la passione e i tormenti ci sono a prescindere, è anche vero che saranno diversi nel caso di legame etero o omo, se non altro per le difficoltà a cui vanno incontro gli omosessuali, con ripercussioni nella loro sfera emotiva.
Quello che più mi ha infastidito, dandomi la sensazione di artificiosità, è il calcare la mano, l'invitare il lettore a calarsi nei panni dell'investigatore. Cioè, se di questa particolarità del romanzo non si fosse fatta menzione, secondo me, ogni lettore lo avrebbe letto facendosi una propria idea, a posteriori, sul sesso della voce narrante, mentre così si rischia di partire fin dall'inizio con le indagini (perdendosi o non gustandosi pienamente, magari, le belle pagine che ci sono qua e là). E' un po' come se qualcuno mi dicesse: "leggendo questo libro stai bene attenta e rifletti su questo punto !"........Ehi, quando leggo un libro, e lo dico senza alcuna malcelato senso di superiorità, sto attenta a cosa mi pare e rifletto su cosa mi pare, ecco !
Ritornando a quanto dici, mikime, sono anch'io dell'opinione che
Semplicemente, mi è sembrato un po' "furbetto" l'uso che di questo messaggio è stato fatto (e su questo punto, naturalmente, non escludo la possibilità di aver semplicemente ricevuto un'impressione sbagliata !)
Sul fatto che non sia poi importante stabilire se protagonista di una storia d'amore sia un uomo o una donna sono parzialmente d'accordo con te. Infatti, se in senso assoluto è vero che la passione e i tormenti ci sono a prescindere, è anche vero che saranno diversi nel caso di legame etero o omo, se non altro per le difficoltà a cui vanno incontro gli omosessuali, con ripercussioni nella loro sfera emotiva.
Quello che più mi ha infastidito, dandomi la sensazione di artificiosità, è il calcare la mano, l'invitare il lettore a calarsi nei panni dell'investigatore. Cioè, se di questa particolarità del romanzo non si fosse fatta menzione, secondo me, ogni lettore lo avrebbe letto facendosi una propria idea, a posteriori, sul sesso della voce narrante, mentre così si rischia di partire fin dall'inizio con le indagini (perdendosi o non gustandosi pienamente, magari, le belle pagine che ci sono qua e là). E' un po' come se qualcuno mi dicesse: "leggendo questo libro stai bene attenta e rifletti su questo punto !"........Ehi, quando leggo un libro, e lo dico senza alcuna malcelato senso di superiorità, sto attenta a cosa mi pare e rifletto su cosa mi pare, ecco !
Ritornando a quanto dici, mikime, sono anch'io dell'opinione che
infatti non ho detto che sia banale il messaggio, ed ho aggiunto chefar passare il messaggio che non è necessariamente fondamentale sapere o capire se si parla di un uomo o una donna quando si parla di storie d'amore non è una cosa così banale
.una chiara rivelazione a questo proposito non c’è, ma soprattutto [...] anche se ci fosse stata, forse non sarebbe stata importante
Semplicemente, mi è sembrato un po' "furbetto" l'uso che di questo messaggio è stato fatto (e su questo punto, naturalmente, non escludo la possibilità di aver semplicemente ricevuto un'impressione sbagliata !)
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
arte e menzogne è un romanzo composto da tre monologhi che in qualche modo dovrebbero intrecciarsi ma non me lo ricordo molto bene. la raccolta di saggi sull'arte è un'altra.
comunque è interessante conoscere le diverse opinioni dei lettori. so benissimo che quello che a me non piace, farà impazzire qualcun altro e il confronto mi incuriosisce sempre.
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Infatti non ero sicura, mi confondo sempre con i titoli in italiano (io li ho letti quasi tutti in inglese).MartinaViola ha scritto:arte e menzogne è un romanzo composto da tre monologhi che in qualche modo dovrebbero intrecciarsi ma non me lo ricordo molto bene. la raccolta di saggi sull'arte è un'altra.
comunque è interessante conoscere le diverse opinioni dei lettori. so benissimo che quello che a me non piace, farà impazzire qualcun altro e il confronto mi incuriosisce sempre.
Towandaaa, non so quanto sia calcata la mano su questo punto nella copertina del libro o altrove, io l'ho praticamente scoperto da sola mentre leggevo.
Era questa la tua frase con cui non sono molto d'accordo:
A me non sembra una trovata di scarsa efficacia, e neanche mi sembra che lo scopo dell'autrice fosse di rendere più originale il romanzo (detto così, sarebbe uno scopo un po' banale). Se suscita le domande di cui parlavo sopra (al di là di cosa dice la copertina) e altre ancora, non direi che è inefficace. E ho già parlato di quale sia in realtà l'idea dietro il romanzo secondo me.mi è sembrato che, una volta scelto il tema del romanzo (le gioie e i dolori dell’amore), e constatato che su di esso erano già stati versati oceani di inchiostro, l’autrice abbia pensato di rendere più originale il romanzo con questo espediente che a mio avviso rimane, appunto, una “trovata” di scarsa efficacia
L'amore in tutte le sue forme è sempre al centro delle opere di Jeanette Winterson. Ciò che secondo me le caratterizza e dà loro un'originalità tutta particolare (e questa è una loro caratteristica, non il loro scopo) sono il modo e lo stile in cui ne parla, i contesti in cui le colloca, i personaggi che ne sono protagonisti.
Detto ciò, a ognuno i suoi gusti!
Miki
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
certo, ma quanto è bello confrontarli !
del resto, siamo qui anche per questo, no ?!
del resto, siamo qui anche per questo, no ?!
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Ma certamente! E sarei curiosa di sapere cosa pensate di altri libri suoi, appunto! Se capita, fatemi sapere...Towandaaa ha scritto:certo, ma quanto è bello confrontarli !
del resto, siamo qui anche per questo, no ?!
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
mettendo da parte i temi trattati dalla winterson, che sono anche molto interessanti, io non amo il suo modo di esplorarli.
come dicevo prima, amo le cose "strutturate", mi vengono in mente i romanzi di mcewan per esempio, e questi blob gelatinosi di pensieri un po' slegati mi spiazzano. mi è successo soprattutto con l'ultimo che ho letto, il sesso delle ciliegie; mentre arte e menzogne mi ha proprio infastidito perché non riuscivo proprio a raccapezzarmi e a trovare un "senso" in questi tre monologhi, il sesso delle ciliegie mi ha colpito molto in alcuni punti, quindi pensavo che mi sarebbe piaciuto, invece anche in questo caso il romanzo si perde...
si perde nel senso che io spesso non capivo chi era che parlava in quel momento, una cosa che mi fa imbestialire, e poi c'erano scene di sesso truculente piene di violenza, che non mi sembravano per niente attinenti con i personaggi o "utili" in qualche modo nell'economia del romanzo. sembravano messe lì solo per farci vedere che l'autrice è in grado di osare e di parlare di cose che superano l'immaginazione più sfrenata. peccato... alcune riflessioni e alcune immagini sono davvero belle e affascinanti.
scritto sul corpo ce l'ho già in libreria, quindi prima o poi lo leggerò e vedremo se sarà il mio ultimo incontro con questa autrice.
come dicevo prima, amo le cose "strutturate", mi vengono in mente i romanzi di mcewan per esempio, e questi blob gelatinosi di pensieri un po' slegati mi spiazzano. mi è successo soprattutto con l'ultimo che ho letto, il sesso delle ciliegie; mentre arte e menzogne mi ha proprio infastidito perché non riuscivo proprio a raccapezzarmi e a trovare un "senso" in questi tre monologhi, il sesso delle ciliegie mi ha colpito molto in alcuni punti, quindi pensavo che mi sarebbe piaciuto, invece anche in questo caso il romanzo si perde...
si perde nel senso che io spesso non capivo chi era che parlava in quel momento, una cosa che mi fa imbestialire, e poi c'erano scene di sesso truculente piene di violenza, che non mi sembravano per niente attinenti con i personaggi o "utili" in qualche modo nell'economia del romanzo. sembravano messe lì solo per farci vedere che l'autrice è in grado di osare e di parlare di cose che superano l'immaginazione più sfrenata. peccato... alcune riflessioni e alcune immagini sono davvero belle e affascinanti.
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Diversi suoi romanzi hanno questo stile un po' "slegato", impressionistico, o in cui non è chiaro chi dice cosa (non a caso, ovviamente). A me questo piace e affascina, in realtà. Parte del divertimento è il contributo che io lettrice devo (voglio) mettere per trovare un (mio) senso al romanzo. Alcune pagine le rileggo più e più volte per provare a capire di chi sono i ruoli e le battute. Le scene di sesso piene di violenza non sono affatto frequenti, le scene di sesso in generale forse sì... Sicuramente sono rari i suoi romanzi "strutturati", organizzati in modo "canonico" come quelli di McEwan. Forse Simmetrie Amorose e Non ci sono solo le arance sono abbastanza lineari (forse). Diciamo che non metterei mai McEwan e Winterson nella stessa categoria di romanzieri (se non una generica tipo "Letteratura & fiction")
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
invece io mi sento confusa da questo suo stile impressionistico. sembra che ci siano solo elucubrazioni sulla carta che, fuori da un contesto narrativo ben preciso, mi sembrano solo pensieri in libertà.
insomma non fa per me...
almeno sono felice di sapere che non sono io che non capisco, ma sono i romanzi ad essere criptici.
insomma non fa per me...
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Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
Ti quoto, mi era piaciuto moltissimo questo libro e condivido in pieno le tue riflessioni. Io non ho avvertito nessuna artificiosità, ma solo l'urgenza di, come hai detto benissimo tu, fare passare un messaggio che non è per nulla banale.mikime ha scritto:Scritto sul Corpo credo abbia un suo senso, far passare il messaggio che non è necessariamente fondamentale sapere o capire se si parla di un uomo o una donna quando si parla di storie d'amore non è una cosa così banale, e far riflettere sul perchè per tutto il romanzo chi legge si sente spinto/a a fare da investigatore e assegnare un genere al/la protagonista è altrettanto cruciale: cioè, perchè poi ci imputiamo così a voler capire se è uomo o donna? Che differenza e che importanza può avere per noi che leggiamo e per la storia? Farsi domande del genere e provare a rispondere fa parte secondo me dell'idea del libro.
Re: "Scritto sul corpo" - Jeanette Winterson
In breve:
Non ho trovato coerente la personalità dei personaggi con gli eventi e le loro azioni.
Troppa confusione per? Infatti... per cosa? Mi sembra non mi abbia lasciato niente.
Una scrittura che in alcuni momenti mi ha reso difficile la comprensione (grazie MartinaViola e Mikime per avermi fatto capire non essere un mio problema).
Per i miei gusti un finale pessimo.
Ottima definizione quella di MartinaViola: “romanzo invertebrato”, per me lo è questo libro.
Versione approfondita, con spoiler:
Io credo che questo romanzo non possa essere definito come neutro. Esponente dell'amore incondizionato e asessuato, o come definizione ed esplorazione dell'amore generico. Io l'ho letto dimenticando il motivo per cui lo scelsi: a suo tempo lessi le recensioni estremamente positive, la descrizione così convincente, l'idea di un protagonista asessuato che ti faccia capire il senso dell'amore al di la del genere. Delusione totale! A parte delle frasi (soprattutto nella prima metà del libro) che ti prendono.
Non ho trovato neppure giusto definirlo asessuato il protagonista, dall'inizio l'ho pensato fosse maschile e alla prima possibilità di relazione omosessuale l'ho trovato fuori luogo, sbagliato...per favore non fraintendetemi! Non sto parlando dell'omosessualità in se, ma di come è stato strutturato nel romanzo. Notate le differenze di descrizione delle relazioni con le donne e quelle con gli uomini, le descrizioni con gli uomini sono quasi distaccate, superflue, brevi senza molte specifiche. Tanto che arrivati alla prima relazione omosessuale sono andato di qualche pagina indietro per cercare di capire se avessi sbagliato a capire qualcosa, se i nomi precedenti fossero maschili e non femminili.
Ecco! Tutta questa parte la trovo una nota stonata, perchè nei rapporti con gli uomini non ho percepito niente di questo grande amore, di questa grande passione; di un trattamento narrativo uguale a quello per le donne.
Per me la visione degli eventi è molto legata al genere sessuale del protagonista, trovo strani gli eventi con Elgin nel caso stessimo parlando di una protagonista e più reale se stessimo parlando di un protagonista: la scoperta di un tradimento della tua moglie con un'altra donna o con un'altro uomo credo ci siano differenze sostanziali, tirare un cazzotto nello stomaco una volta che l' “aggressore” ti lascia andare (sto parlando verso la fine, quando il protagonista sta per soffocare Elgin e poi lo lascia andare) e una volta a terra colpirlo pure sugli stinchi, da un'idea differente immaginandoci una donna o un uomo.
La personalità del protagonista la trovo strutturata male, molte delle sue azioni mi danno la sensazione di essere irreali.
In questo libro non trovo si parli d'amore, forse, oserei dire che parli di passione, ma niente di così profondo o di così poetico.
Il finale... Il finale mi ha sorpreso in negativo, che razza di finale è? Vorrei capire le meccaniche di come appaia magicamente Louise. In pratica le ultime pagine si tratta della disperazione del protagonista nella ricerca di Louise e poi così dalla rassegnazione a “una pacca sulla spalla, era tutto uno scherzo! lei sta già qui che ti aspetta!”? Che vuol dire? Ho saltato qualche parte, qualche spiegazione?
Prima nel romanzo, alla separazione dice: “Cercai di confondere le tracce in modo che Louise non potesse trovarmi.” Ok, non è che possiamo pensare sia infallibile, ma non mi aiuta molto nella logica degli eventi...
Alla fine questo romanzo non mi ha lasciato niente, a parte qualche frase non male (soprattutto all'inizio) ma comunque da non trascriverle tra le citazioni da ricordare.
Non mi ha lasciato l'idea ne di amore, ne di passione, solo un amaro inaspettato.
Non ho trovato coerente la personalità dei personaggi con gli eventi e le loro azioni.
Troppa confusione per? Infatti... per cosa? Mi sembra non mi abbia lasciato niente.
Una scrittura che in alcuni momenti mi ha reso difficile la comprensione (grazie MartinaViola e Mikime per avermi fatto capire non essere un mio problema).
Per i miei gusti un finale pessimo.
Ottima definizione quella di MartinaViola: “romanzo invertebrato”, per me lo è questo libro.
Versione approfondita, con spoiler:
Io credo che questo romanzo non possa essere definito come neutro. Esponente dell'amore incondizionato e asessuato, o come definizione ed esplorazione dell'amore generico. Io l'ho letto dimenticando il motivo per cui lo scelsi: a suo tempo lessi le recensioni estremamente positive, la descrizione così convincente, l'idea di un protagonista asessuato che ti faccia capire il senso dell'amore al di la del genere. Delusione totale! A parte delle frasi (soprattutto nella prima metà del libro) che ti prendono.
Non ho trovato neppure giusto definirlo asessuato il protagonista, dall'inizio l'ho pensato fosse maschile e alla prima possibilità di relazione omosessuale l'ho trovato fuori luogo, sbagliato...per favore non fraintendetemi! Non sto parlando dell'omosessualità in se, ma di come è stato strutturato nel romanzo. Notate le differenze di descrizione delle relazioni con le donne e quelle con gli uomini, le descrizioni con gli uomini sono quasi distaccate, superflue, brevi senza molte specifiche. Tanto che arrivati alla prima relazione omosessuale sono andato di qualche pagina indietro per cercare di capire se avessi sbagliato a capire qualcosa, se i nomi precedenti fossero maschili e non femminili.
Ecco! Tutta questa parte la trovo una nota stonata, perchè nei rapporti con gli uomini non ho percepito niente di questo grande amore, di questa grande passione; di un trattamento narrativo uguale a quello per le donne.
Per me la visione degli eventi è molto legata al genere sessuale del protagonista, trovo strani gli eventi con Elgin nel caso stessimo parlando di una protagonista e più reale se stessimo parlando di un protagonista: la scoperta di un tradimento della tua moglie con un'altra donna o con un'altro uomo credo ci siano differenze sostanziali, tirare un cazzotto nello stomaco una volta che l' “aggressore” ti lascia andare (sto parlando verso la fine, quando il protagonista sta per soffocare Elgin e poi lo lascia andare) e una volta a terra colpirlo pure sugli stinchi, da un'idea differente immaginandoci una donna o un uomo.
La personalità del protagonista la trovo strutturata male, molte delle sue azioni mi danno la sensazione di essere irreali.
In questo libro non trovo si parli d'amore, forse, oserei dire che parli di passione, ma niente di così profondo o di così poetico.
Il finale... Il finale mi ha sorpreso in negativo, che razza di finale è? Vorrei capire le meccaniche di come appaia magicamente Louise. In pratica le ultime pagine si tratta della disperazione del protagonista nella ricerca di Louise e poi così dalla rassegnazione a “una pacca sulla spalla, era tutto uno scherzo! lei sta già qui che ti aspetta!”? Che vuol dire? Ho saltato qualche parte, qualche spiegazione?
Prima nel romanzo, alla separazione dice: “Cercai di confondere le tracce in modo che Louise non potesse trovarmi.” Ok, non è che possiamo pensare sia infallibile, ma non mi aiuta molto nella logica degli eventi...
Alla fine questo romanzo non mi ha lasciato niente, a parte qualche frase non male (soprattutto all'inizio) ma comunque da non trascriverle tra le citazioni da ricordare.
Non mi ha lasciato l'idea ne di amore, ne di passione, solo un amaro inaspettato.
Vecchio nickname: JonLeo
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
(Arthur C. Clarke)
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
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