Letto e segnalo con piacere “Se solo mia madre sapesse”, romanzo d'esordio di Davide Chiara.
Il protagonista, poco più che ventenne, Lorenzo, racconta in prima persona l'esperienza di un anno a Salamanca,come studente in Erasmus.Lo racconta come appare ai suoi occhi, da ragazzo di provincia catapultato da Catania in una sorta di Eden,che trova nello studio un alibi ed una legittimazione.Ed ecco scorrere- a ritmo narrativo serrato e con il linguaggio colloquiale e colorito,tipico del gergo studentesco- avventure, amicizie, quelle vere e quelle che durano il tempo dell'ennesima sbronza insieme, flirt. E poi persino un assaggio di primo grande amore, ovviamente all'insegna dell'integrazione culturale,con la francese Nicole, da cui è talmente preso da portarla con sé a Catania in visita alla famiglia.
Ed è a questo punto che le due vite di Lorenzo- quella piatta e noiosa di prima e quella brillante in Spagna- si reincrociano,si rispecchiano e si confrontano, fino alla chiusura del cerchio.Da questo momento, Salamanca e tutto ciò che ormai per lui rappresenta, non sarà più “la città che se solo qualcuno l'avesse vista dal cielo, avrebbe avuto l'impressione di guardare un'isola.Un posto sperduto in mezzo al nulla”. La fine dell'esperienza dorata in Erasmus si avvicina, ed è tempo di rimettere a posto i pezzi in allegro disordine ed alla rinfusa, e riconnetterli con un prima e con un dopo che presto verrà.
E lo studio?Rimane inevitabilmente sullo sfondo. Perché, come ammette lo stesso Lorenzo, sin dalle prime battute, “L'esame fu una farsa totale”. E la ricerca dell' “esperienza culturale”, probabilmente, anche.Quello che invece è vero, e come tale arriva al lettore, è la prima esperienza di vita.Il primo volo, la scoperta di aprire le ali, talvolta rimetterci le penne o incappare in bruschi atterraggi,ma saper e poter andare da solo.
Ed è proprio così che l'autore sceglie di lasciare il suo buffo, entusiasta e simpatico protagonista, ed i lettori con lui: di fronte ad un nuovo orizzonte aperto da conquistare, pronto a spiccare un volo nuovo, ma ormai senza pretesti, per scelta, per il gusto nuovo del rischio, non più da ragazzino inesperto ed impacciato,ma da uomo che – a suo modo- inizia a diventare.
-Se solo mia madre sapesse/Davide Chiara-
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-Se solo mia madre sapesse/Davide Chiara-
"Scrivere è cercare la calma e qualche volta trovarla.E' tornare a casa.Lo stesso che leggere".
A.M. Ortese
"Se siamo fortunati, autore e lettore insieme, finiremo l'ultima riga di un racconto e poi rimarremo seduti per un minuto, con calma..."....R.Carver
A.M. Ortese
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