
Riedizione dell'originale uscito nel 2005-2006, credo.
Potrei esordire con un classico lancio pubblicitario:"Tutta la verita' dietro a cento anni di conflitti mediorientali". Farei un pessimo servizio, e non renderei giustizia, a questo reporter di guerra (pare anche molto famoso, mi scuso della mia ignoranza), il cui scopo e' proprio quello di rompere i cliche' cui siamo abituati da decenni di media di una parte o dell'altra e raccontarci quello che ha visto di persona, dando agli eventi di cui e' stato testimone non solo la chiave di lettura politica, ma anche i nomi ed i cognomi, la dimensione personale, della gente che ci si e' trovata intrappolata e spesso ne e' stata vittima, stritolata, senza alcuna scelta e spesso senza consapevolezza. Spiegando cosi', piano piano, la crescita dei sentimenti delle popolazioni mediorientali nei "nostri" confronti.
Non e' un testo di storia contemporanea, l'autore prende evidentemente un partito: scelta obbligata, e' il partito dei sopraffatti e dei traditi.
Inutile dire che non e' un libro da villeggiatura e che in molte parti i resoconti - veri e documentati - sono al di la' di molti film horror.
Per capire, e' certamente almeno un buon punto di partenza.
P.S.: in realta' non ho letto esattamente questo libro. Dietro suggerimento di un amico, mi sono procurato in biblioteca l'edizione originale - non piu' in catalogo - che ha le stesse pagine ma il formato e' piu' grande, quindi il corpo dei caratteri e' un po' piu' grande, ed e' gia' piccolo cosi'.