Nick Hornby - Un ragazzo

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
`°`~Shasa~·`°`
Corsaro Rosso
Messaggi: 537
Iscritto il: mer gen 15, 2003 2:18 pm
Località: napoli
Contatta:

Nick Hornby - Un ragazzo

Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Di Hornby ho letto "Un Ragazzo"...prima che diventasse film... :wink:
Ho trovato lo scrittore molto ironico, ricordo che in alcune scene ho riso come una matta, la scena dell'anatra uccisa dalla pagnotta, è esilerante!
Mah...c'è un mah...
Passi per la solita storia del 30enne che si decide a crescere ( ma crescerà mai sto trentenne? :? )...
Non mi è piaciuto il finale...o meglio la sua morale...
Alla fine lui consiglia a Marcus di "omologarsi" agli altri, per non essere più deriso.
Di vestire Adidas, il cappellino Nike...rendersi anonimo, e non particolare come prima.
Ora posso capire che probabilmente il ragazzino si vestiva "strano" perchè influenzato dalla madre, e che lui forse avrebbe fatto scelte diverse, ma ciò non toglie che il protagonista gli abbia dato una soluzione semplicistica ai suoi problemi esistenziali di adolescente...
Confonditi nella massa, così non sarai preso di mira...
Non era meglio una morale del tipo," sii te stesso, fregatene di tua madre, dei compagni di scuola,e scegli di essere ciò che vuoi essere solo TU" ?!

Non so....ripeto, benchè mi abbia divertito molto come libro, mi ha lasciato con un senso di superficialità. :roll:
~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°
La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~ ~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`·`°

Blog: ~ Il Tempo delle Farfalle ~
Avatar utente
Churra
Re del Mare
Messaggi: 1615
Iscritto il: mar ott 22, 2002 1:13 pm
Località: Melzo
Contatta:

Messaggio da Churra »

merylu ha scritto:Non era meglio una morale del tipo," sii te stesso, fregatene di tua madre, dei compagni di scuola,e scegli di essere ciò che vuoi essere solo TU" ?!
Sì, ok...ma Marcus per tutto il libro non è quello che vuole essere lui, a me pare sia solo quello che vuole sua madre e soffre per quello. Capisco il rivendicare una propria personalità - è giustissimo. Ma uno non può essere se stesso se veste Nike e fa le cose che fanno altre 100 persone? Personalmente, ai piedi porto delle Adidas come tantissime altre persone e come loro tutte le mattine prendo un trenino per andare al lavoro, vado al cinema il mercoledì...ma non per questo mi sento omologata. Essere se stessi non vuol dire essere per forza fuori dalla massa.
"Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn't do than by the ones you did. So throw off the bowlines... Explore. Dream". Mark Twain
http://supermaison.clarence.com
Avatar utente
LuLù Lupetta
Corsaro Nero
Messaggi: 1114
Iscritto il: mar dic 03, 2002 10:18 am
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da LuLù Lupetta »

Churra ha scritto:
merylu ha scritto:Non era meglio una morale del tipo," sii te stesso, fregatene di tua madre, dei compagni di scuola,e scegli di essere ciò che vuoi essere solo TU" ?!
[cut]

Essere se stessi non vuol dire essere per forza fuori dalla massa.
Beh il discorso è più complesso di quanto sembri... ci sono mille sfumature che fanno la differenza... non si può essere completamente nella massa nè completamente al di fuori di essa, gli estremismi creano sempre dei mostri. Però essere coerenti questo sì... fare delle scelte e conviverci anche vivendo nel gregge non fa di noi pecore nere nè bianche, ma danno un senso a chi noi siamo... Almeno io la penso così.

LuLù
«Avere un libro che ti accompagna è meraviglioso, è il miglior compagno di viaggio: sta zitto quando non vuoi che parli, parla quando vuoi sentir dire qualcosa, ti dà senza chiedere. Se lei viene nella mia biblioteca li vede, i miei veri grandi amici sono lì.»
(Tiziano terzani)
Avatar utente
liberliber
amministratrice ziaRottenmeier
Messaggi: 20395
Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
Località: Milano
Contatta:

Messaggio da liberliber »

da ex studentessa sfigata in quanto non seguivo le mode, io capisco Marcus. Se non solo le tue idee sono diverse, ma anche come appari, la tua vita sociale da adolescente può diventare un vero incubo. Fidatevi sulla parola.
Più sul merito: io ho interpretato il finale diversamente. Entrambi i protagonisti (chi è il VERO ragazzo, a dir la verità? Quello anagrafico o quello mentale?) sono 'sfasati' rispetto alle comuni regole sociali: di Marcus si è detto, Will cmq lo è perché non ha una carriera ecc., diciamo che non ha nessuna delle ambizioni codificate dalla società (avete visto Fight Club? Secondo me un punto di vista, un po' diverso certo, ma sullo stesso tema). E alla fine entrambi rientrano, parzialmente, in queste convenzioni sociali. Parzialmente però. Rimarranno cmq diversi, indipendentemente dagli abiti o dall'essere parte di una coppia. E questo non vale per tutti? Bisogna scavare per trovare la peculiarità di ciascuno. Se no sarebbe troppo facile - e banale! Almeno io la penso così. :D
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)


NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Avatar utente
`°`~Shasa~·`°`
Corsaro Rosso
Messaggi: 537
Iscritto il: mer gen 15, 2003 2:18 pm
Località: napoli
Contatta:

Messaggio da `°`~Shasa~·`°` »

Churra ha scritto:Personalmente, ai piedi porto delle Adidas come tantissime altre persone e come loro tutte le mattine prendo un trenino per andare al lavoro, vado al cinema il mercoledì...ma non per questo mi sento omologata. Essere se stessi non vuol dire essere per forza fuori dalla massa
Liber ha scritto:Bisogna scavare per trovare la peculiarità di ciascuno. Se no sarebbe troppo facile - e banale!
Concordo con quello che dite...però dal finale del libro non trapela...
Io credo che la conclusione, poteva essere trattata meglio, pur rimanendo concettualmente con quello che avete detto voi.

Io non dico che l'individualità della persona si valuta dal vestire, o dalle sue stranezze...ogni soggetto è unico, anche nella sua conformità alla società.
Io parlo del romanzo, e di come il tema poteva essere trattato, dato che mi era piaciuto molto l'inizio, mi aspettavo che fosse calcata un pò più la mano sull'individualità intellettiva di una persona, e non sul messaggio che io ho raccolto e cioè "confonditi, così non dai nell'occhio e superi indenne la tua adolescenza".
Ovviamente ognuno recepisce in un modo personale ciò che legge...anche questa è individualità :wink:
Ciao!
~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°
La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta
~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~ ~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`~·`°`·`°

Blog: ~ Il Tempo delle Farfalle ~
Avatar utente
Towandaaa
Olandese Volante
Messaggi: 9299
Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
Località: Peccioli (Pisa)

"Un ragazzo" - Nick Hornby

Messaggio da Towandaaa »

[ho visto che questo argomento compare già nell'elenco delle recensioni per autore e titolo, ma il relativo link rinvia al thread su "Alta fedeltà" e io non sono riuscita a trovare il thread relativo a "Un ragazzo": spostate pure questo mio post in coda al thread già esistente, e scusatemi se non l'ho trovato io !]

E pensare che ho conosciuto Hornby solo grazie al bookcrossing: come avevo fatto a non notare prima questo autore che ogni volta mi colpisce con il suo umorismo acuto, disincantato e sempre portatore di riflessioni applicabili alla vita di tutti i giorni ?!
I personaggi di questa storia sono tutti un po' sopra (o sotto ?!) le righe, ma hanno comunque una loro umanità, una loro ragion d'essere, un messaggio da trasmettere al lettore.
Marcus, il cui candore nasconde talvolta una maturità precoce, ben superiore a quella dei coetanei, raggiunta un po' troppo precocemente a causa delle strampalate circostanze in cui si è trovato a crescere e destinata a scontrarsi con l'uniformità che contraddistingue i compagni di scuola, nell'ambito di quelle dinamiche scomposte tra il desiderio di differenziarsi e di omologarsi rispetto agli altri che caratterizzano da sempre la pre-adolescenza.
Fiona, sempre in cerca di un equilibrio tra la propria condizione di madre (portata alle estreme conseguenze di voler plasmare un po' troppo a propria immagine e somiglianza il figlio, inculcandolgi scelte alimentari, musicali, nel vestire e nel comportamento nelle quali sembra esaurirsi il proprio compito educativo) e il proprio essere persona autonoma rispetto al figlio.
Will, che sembra il depositario di quelle istruzioni per l'uso della vita che Marcus cerca altrove (nell'impossibilità di riceverle dalla madre e dal padre) ma che finisce per rivelarsi invece piuttosto all'oscuro delle dinamiche reali e positive che muovono le relazioni interpersonali, al di là di quei meccanismi di condotta piuttosto egoistici che avevano fino ad allora caratterizzato il proprio modo di porsi nei confronti degli altri.
E tutti gli altri personaggi, nei cui comportamenti e scelte è facile talvolta identificare se stessi o persone che ci circondano, in un quadro complessivo che illustra vicende semplici, comuni, ma mai banali.
Alla fine della storia tutti hanno cambiato un po' di se stessi, ed hanno contribuito al cambiamento degli altri, in un reciproco scambio nel cammino di crescita e maturazione che si svolge a prescindere dall'età anagrafica (fattore di secondaria importanza) fondandosi invece sulla esperienza personale diretta. A questo proposito mi chiedo (e chiedo agli altri lettori): quel "ragazzo" che figura nel titolo.....è Marcus ?..........oppure.......è Will ? L'articolo indeterminativo "un" forse sta lì proprio con lo scopo di suggerire che in fondo l'identificazione non ha importanza, e che non si finisce mai di mettere alla prova e di mutare la propria personalità.
La mia libreria

La mia lista dei desideri

Towandaaa su aNobii

"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
Momo
Re del Mare
Messaggi: 1770
Iscritto il: mar nov 23, 2004 6:06 pm
Località: roma
Contatta:

Messaggio da Momo »

Questo è uno di quei libri a cui sono arrivata attraverso il film.
Ossia, ho visto il film , m ha incuriosita, e ho cercato/letto il libro.
Per Alta Fedeltà ho fatto l'opposto.
Cmq, ho conosciuto così Hornby e quando posso continuo a leggerlo volentieri.
Spesso i personaggi di libri diversi hanno caratteristiche simili, ma questa cosa non mi spiace, mi sembra quasi di spiare in una comunità di amici!
E'un autore che si presta bene alle trasposizioni cinematografiche...
magari non fedelissime, magari meglio non far paragoni, ma i film sono comunque piacevoli
La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare
Sono un clown e colleziono attimi
Non disegnarmi di un solo colore, lasciami essere arcobaleno
Avatar utente
liberliber
amministratrice ziaRottenmeier
Messaggi: 20395
Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
Località: Milano
Contatta:

Messaggio da liberliber »

la recensione di un ragazzo linka ad Alta fedeltà perché in quel thread si parla di entrambi i libri, in maniera così inestricabile che è impossibile separarli :P
http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... .php?t=308
appena posso anzi unisco anche questo :D

Per me 'un ragazzo' è volutamente fraintendibile - ancora più evidente nell'inglese 'About a boy' - e ricordo di aver chiuso il libro proprio chiedendomi chi, in realtà, fosse il ragazzo ;)
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)


NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Avatar utente
Towandaaa
Olandese Volante
Messaggi: 9299
Iscritto il: mer nov 15, 2006 2:44 pm
Località: Peccioli (Pisa)

Messaggio da Towandaaa »

la zia ha scritto:Per me 'un ragazzo' è volutamente fraintendibile - ancora più evidente nell'inglese 'About a boy' - e ricordo di aver chiuso il libro proprio chiedendomi chi, in realtà, fosse il ragazzo
la stessa cosa che è successa a me ! :wink:
La mia libreria

La mia lista dei desideri

Towandaaa su aNobii

"Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a chilometraggio illimitato"
S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
Avatar utente
orsomarso2
Re del Mare
Messaggi: 1301
Iscritto il: dom mag 23, 2004 11:07 pm
Località: L'Aquila

Re: Nick Hornby - Alta fedeltà e Un ragazzo

Messaggio da orsomarso2 »

finito di leggere da poco "un ragazzo" davvero un bel libro. Interessante veloce da leggere, divertene, ma anche con molti punti in cui fa riflettere.
Avatar utente
Therese
moderatrice
Messaggi: 5748
Iscritto il: mer feb 05, 2003 8:33 pm
Località: Perugia
Contatta:

Re: Nick Hornby - Un ragazzo

Messaggio da Therese »

thread diviso dalla recensione "Alta fedeltà" [intervento di moderazione di Therese]
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

cinefila integralista

Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
Rispondi